Con Alessandro Vergari, uno dei maggiori camminatori italiani, ci conosciamo da una decina d’anni e abbiamo condiviso viaggi a piedi singolari e ricchi di rare e variegate suggestioni. Dall’Albania più remota ed arcaica, al Galles ventoso e silenzioso; dalle misteriose vie cave maremmane, ai borders scozzesi; dal remoto Maramures rumeno alle nostrane vie del Rinascimento calcate da Leonardo da Vinci. La poliedricità di Alessandro non è certamente compatibile con una descrizione sintetica che lo caratterizzi. Tuttavia, tempo fa è stato lui stesso a dare un’illuminante definizione di sé, quale “cacciatore di sentieri”. Ottima sintesi, che mette in risalto il suo particolare tipo di ricerca di situazioni e luoghi gratificanti ed insoliti dove muovere i propri passi. Nel corso delle sue “battute di caccia”, Alessandro collega tra loro sentieri, strade, tratturi, mulattiere e li fa vivere attraverso i passi suoi e delle persone che accompagna. Poi amalgama il tutto con ben studiati incontri, storie e suggestioni locali, che vanno a intersecarsi con i percorsi tracciati. Alessandro è da vent’anni una guida escursionistica ambientale e l’intuizione per ideare nuovi itinerari per camminatori è spesso frutto di un “iter” ben preciso.
L’intuizione di un nuovo percorso di viaggio a piedi gli viene in genere dopo aver letto qualche descrizione di un luogo particolare, oppure dopo essersi immerso nella lettura di qualche libro di viaggio poco conosciuto. A questo punto, gli scatta dentro la voglia di ricalcare quello che l’autore ha percorso, magari decine o centinaia d’anni prima. «Bastano parole come sconosciuto, remoto, difficile, rurale, arcaico per far balenare una scintilla nella mia testa del tragitto del viaggio a piedi che sperimenterò», puntualizza. I sentieri troppo battuti non sono il suo forte: «molte guide si limitano a portare i loro clienti su percorsi ben segnalati e collaudati, ma io devo sempre trovare qualche altra soluzione e mi sento un po’ come un cuoco che legge sì la ricetta, ma poi improvvisa con quello che ha e aggiunge sempre una spezia diversa». Conoscendolo, la pietanza che ne viene fuori risulta di sicuro tra le più gustose e prelibate. Ma Alessandro i suoi passi li muove anche tra le righe, oltre che sui sentieri. Infatti, è autore del libro intitolato non a caso “Social Trekking”, dove riunisce gli itinerari e le suggestioni di alcuni dei suoi viaggi e ne riassume lo spirito e le particolarità. Vediamo di farci dare proprio da lui qualche input per meglio comprendere lo spirito della sua pubblicazione. «Il libro è nato dalla necessità di descrivere e dare forma ad un’ esigenza, di un certo tipo di camminatore, quella dell’incontro e della conoscenza. Il vero valore del cammino infatti risiede nell’incontro con l’altro, con il compagno di strada, con le persone che s’incontrano lungo la stessa».
La pubblicazione in questione (A.Vergari: Social Trekking, 36 modi di camminare e fare rete insieme, Terre di Mezzo editore) dà spazio proprio a queste esperienze, raccontandole e proponendole al lettore. Ma vi è anche un’altra maniera in cui Alessandro avvicina i camminatori al suo particolare mondo escursionistico: social trekking, infatti, oltre che un libro costituisce anche una sorta di movimento di liberi camminatori responsabili e consapevoli, i quali si incontrano periodicamente, almeno una volta l’anno, in varie località d’Italia. Dal 23 al 25 febbraio 2018 sarà la volta di Salerno ad ospitare l’ottava edizione di questa manifestazione corale, cui partecipano in genere centinaia di persone. Lui naturalmente sarà in prima fila, insieme agli altri soci della cooperativa Walden Viaggi a piedi, di cui è vice presidente, che da sempre supporta l’iniziativa. La tre giorni salernitana riserverà parecchie sorprese, dai cammini multisensoriali dei bio-sentieri a quelli multietnici e multiculturali, alle più classiche escursioni sulle alture circostanti la città. Camminare rappresenta un atto di consapevolezza troppo spesso trascurato, nella società attuale; farlo con lo stile e la filosofia del social trekking costituisce un valore aggiunto per il proprio spirito e per il territorio attraversato dai socialtrekkers.
Info: http://www.socialtrekking.it/social-trekking-2018-salerno/
http://wwwwaldenviaggiapiedi.it
Testo e foto di Raffaele Basile – Responsabile editoriale del blog Socialtrekking