Natale, tempo di presepi (e di alberi) con cui addobbare ogni abitazione, ogni chiesa o ogni altro locale comune, per festeggiare degnamente una delle maggiori ricorrenze del cristianesimo, vale a dire la Natività di Gesù. Ognuno utilizzando il meglio a disposizione, per ottenere il miglior risultato: le vecchie statuine di terracotta, antico patrimonio di famiglia, poi la grotta-stalla dell’evento con gli angeli ed i pastori, i Re Magi e gli artigiani, il ponte ed il mulino sul fiume di carta stagnola, le lucette intermittenti, la stella cometa ed il cielo di carta blu. Poi, salendo d’importanza, si possono trovare nelle cattedrali e nei santuari i presepi meccanizzati, veri capolavori d’arte e di tecnica, fino ad arrivare ai presepi animati, quelli concepiti come capostipiti dal modello di San Francesco a Greggio ancora nel lontano Medio Evo. Poi, nel tempo e nello spazio, parecchi si sono divertiti a realizzare presepi di ogni forma e dimensione, utilizzando le materie prime più curiose ed improbabili, più per sfida che per devozione, come possono testimoniare musei e rassegne specializzate, presenti un po’ in tutto il mondo. Tra queste ci ha colpito in particolare l’impiego di una nelle materie prime più fragili ed inconsistenti in assoluto, quasi un assurdo a pensare di utilizzarla per un simile impiego, vale a dire la sabbia delle nostre spiagge, punto finale di un lunghissimo processo di disgregazione di rocce antichissime, quella stessa usata da sempre dai nostri bambini ogni estate per fare piste e castelli sulle spiagge.
Eppure, per quanto incredibile possa sembrare, anche un materiale tanto incoerente, se trattato come si deve da appositi specialisti, può dare risultati strabilianti, come dimostra il fatto che da qualche anno a questa parte alcune importanti località balneari italiane abbia deciso di realizzare a Natale il loro presepe di sabbia, tanto che l’iniziativa ha un po’ finito per perdere nel tempo lo smalto della curiosità e dell’inusuale iniziale. Dove risieda il tornaconto – perché ogni azione umana risulta sempre ispirata da un tornaconto – non mi è ancora ben chiaro: forse insegnare ai bambini cosa si può fare con della semplice rena, oppure sottolineare inconsciamente agli adulti l’inscindibile binomio spiaggia-località, secondo l’imperativo canoro “per quest’anno non cambiare, stessa spiaggia stesso mare”. Qualunque sia la motivazione, se continua ad essere fatta vuol dire che funziona.
Capitale indiscussa di questa specialità, dove si può dire sia nata in Italia, risulta essere Rimini ed un po’ tutta la Riviera Adriatica dal Po fino a Gabicce, con iniziative a volte estemporanee. Ad essere coinvolta è tutta la città balneare, con Marina Centro e il Lungomare Tintori, e poi a Torre Pedrera. Se volete andare sul sicuro, recatevi ai bagni 64 e 65, sulla spiaggia libera accanto al villaggio natalizio ed alla pista di ghiaccio, dove potrete ammirare uno dei più spettacolari e suggestivi presepi di sabbia italiani, con gruppi scultorei realizzati a grandezza naturale. Inoltre potrete visitare l’insolito Presepe della Marineria alla nuova Darsena, il Presepe del Sale nelle celebri saline di Cervia, ancora presepi di sabbia a Marina di Ravenna, Bellaria ed Igea Marina, ancora un presepe galleggiante della Marineria nel porto canale di Cesenatico scavato da un certo Leonardo da Vinci, allestito su antiche imbarcazioni da pesca, per finire con il presepe subacqueo nell’Acquario di Cattolica. www.riminiturismo.it/Eventi/Manifestazioni – tel. 331 522 41 96 – https://www.icevillagerimini.it –
Proseguendo verso Nord-Est ecco Jesolo, nella laguna di Venezia, nota per la sua spiaggia. Qui si festeggia la magia del Natale con Jesolo Sand Nativity 2020, il grande presepio di sabbia dedicato quest’anno alle storie della Bibbia, allestite con emozionanti sculture nel centro storico, mentre una monumentale scultura viene esposta in contemporenea anche nella piazza di San Pietro in Vaticano a Roma, culla della cristianità nel mondo. Per la sua realizzazione vengono chiamati i migliori artigiani a livello internazionale, ma sarebbe più esatto parlare di artisti. Qualche dato: superficie espositiva 470 mq, sabbia utilizzata 1.000 mq, scultori all’opera tra 15 e 25 novembre, visitatori complessivi oltre 100 mila. Aperto dal 2 dicembre al 10 febbraio 2020. www,comune.jesolo,ve.it/jesolo-sand-nativity- 2018 – tel. 334 62 32 066 – comunicazione@comune.jesolo.ve.it
Proseguendo ancora sempre in direzione est, ecco infine Lignano Sabbiadoro in Friuli – Venezia Giulia (UD) nell’Alto Adriatico, altra importante stazione balneare del turismo mitteleuropeo, con il suo presepe di sabbia giunto alla 17 ° edizione, iniziativa clou dei festeggiamenti dedicati al “Natale d’A…Mare”, visitato lo scorso anno da 60 mila turisti provenienti da tutta Europa. Quella friulana costituisce una delle più antiche e vanta un rapporto di collaborazione con l’Accademia della Sabbia, una squadra affiatata di artisti provenienti dalle più diverse contrade, italiane e non, e capaci di realizzare i loro capolavori senza l’uso di colle o di altri materiali simili e che per la produzione vengono usati unicamente sabbia, acqua e le capacità professionali. Il vero segreto per la conservazione dei manufatti risiede infatti nel comprimere per giorni tutta la sabbia con grande cura. www.presepedisabbia,it – www.lignanosabbiadoro,com/eventi/mostra-8/presepedisabbia-72 – tel. 329 748 53 34.
Gran balzo geografico fino all’estremo sud-est della penisola, nel cuore del Salento, verso il paese di Scozzano (Lecce) che, a differenza di tutti i precedenti, non si trova sul mare bensì in colina, su un acuminato spuntone di roccia calcareo-carsica, con le rocce affacciate sul mare Adriatico ad est distante 20 km, e le spaziose spiagge sullo Ionio ad ovest a 24. Per iniziativa dell’associazione Promuovi Scozzano, dallo scorso anno allestisce un presepe di sabbia, alloggiato nel chiostro del Convento degli Agostiniani ed a Palazzo De Iacoveris, dedicato quest’anno a tre uomini di buona volontà secondo l’espressione del Vangelo di Luca, per l’esattezza a don Tonino Bello, sacerdote emerito locale, a San Francesco patrono d’Italia ed infine al pacifista indiano Mahatma Gandhi, nel 150 ° anniversario della sua nascita. https://www.viaggiareinpuglia.it/localita/Scozzano – www.pugliaturismo.com/tag/scozzano
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