A Milano i 13Giugno una volta erano due (uno in via Goldoni, l’altro in piazza Mirabello), ora c’è invece il ristorante 13Giugno ed il bistrot 13Giugno, attigui e affacciati entrambi su via Goldoni, a pochi metri dal centro-città (Porta Venezia e San Babila), comunque e sempre battenti bandiera siciliana. Il bistrot, va da sé, si presenta come un ambiente più informale, con gastronomia siciliana di mare o di terra (anche da asporto, con consegne anche a domicilio) ed eccelsa pasticceria isolana (cassata siciliana, cannoli alla siciliana, semifreddi alle mandorle o ai pistacchi di Bronte, granite, croccanti di mandorle, tegoline e scorzette d’arancia candite, panettone tradizionale siciliano), mentre il ristorante di “vera cucina naturale marinara siciliana” è un locale più classico, con sale raccolte, specchiere, ceramiche di Caltagirone, giardino d’inverno ed un’atmosfera quasi d’antan (luci soffuse, ma anche luci naturali di candela e sottofondo live al pianoforte), attualmente accentuata dai tradizionali addobbi per le festività di fine anno, che culmineranno il 31 dicembre nel fantasmagorico Gran gala di Capodanno ‘à la mode sicilienne’ (155 euro per quattro antipasti, due primi, due secondi, quattro dolci, pani e focacce fatte in casa, vini siciliani, champagne francese, cotillons, lotteria e danze).
Dunque cucina siciliana altamente verace, con profumi d’arancia, d’origano, di cappero e di cannella che si mixano armoniosamente con quello del mare, producendo piatti accuratamente amalgamati, d’antica tradizione siculo-mediterranea, come: arancine, panelle, crochette ed antipasti freschi di pesce (tonno, spada, spigola, ricciola, gamberi, scampi, frutti di mare, ostriche); primi quali pasta con le sarde o coi ricci di mare, tortiglioni spada melanzane e mentuccia, maccheroncini alla Norma, risotto con capesante e champagne, linguine all’astice, zuppa di cozze e vongole o ai frutti di mare e crostacei; secondi quali involtini di pesce spada, sarde a beccafico, straccetti d’orata, cous-cous di pesce alla trapanese, fritto misto di paranza, falsomagro di vitello ripieno, involtini di melanzane al forno, caponata di melanzane. Sono tutti firmati dal collaudato tandem (25 anni) dei due storici chef del locale, Damiano Sorgiovanni e Virgilio Zacarias, coadiuvati in sala da Edoardo Dolcimascolo (scuola alberghiera di Glion, in Svizzera, e varie esperienze nella ristorazione europea), figlio del fondatore e oggi supervisore del ristorante Saverio Dolcimascolo, ristoratore dal lontano 1977 e appassionato di musica, al punto che, quando si sente in vena, intona persino dei motivi evergreen sulle note del pianoforte.
Ed è grazie al profondo amore filiale ma, forse, anche un po’ alla superstizione che il suo ristorante ha voluto battezzarlo con la data di nascita del padre, lui che, oltretutto, era l’ultimo di 13 fratelli. Il 13 porta notoriamente fortuna, infatti così è stato per questo palermitano innamorato della “cucina del sole”, della sua nobile tradizione culinaria tramandata per generazioni, della genuinità dei prodotti (e alla loro scarsa manipolazione), nonché di un servizio ineccepibile. La cantina conta 250 etichette, dove primeggiano i vini siciliani, in primis Tasca d’Almerita. E non è neanche escluso che, in futuro, il 13Giugno si allarghi sull’Inghilterra, dato che là c’è un’altra erede Dolcimascolo che promette molto bene.
Info: 13Giugno, via Goldoni 44, 20129 Milano. Telefono ristorante 02 71 96 54, telefono bistrot 02- 70 100 311 – ristorante13giugno.goldoni@gmail.com – www.ristorante13giugno.it
Testo/Olivia Cremascoli – foto/courtesy ristorante 13Giugno