I subacquei sono gente strana. Possono attraversare il mondo intero per fare un tuffo particolare, per vedere animali, relitti, buchi nella roccia di cui hanno sentito solo parlare. Queste persone normalmente sane ed equilibrate, sono capaci di fare 10.000 km per mettersi alla caccia di pericolosi animali di grossa taglia, ma anche al contrario di piccolissimi gamberetti, oppure di resti di navi ed aerei affondati spesso per cause belliche, o infine di oscure grotte piene di insidie fuori e dentro l’animo del subacqueo. Esplorazione, caccia al tesoro, ambientalismo, amore per la natura, sport e cultura? Si, un po’ di tutto questo. Esistono però alcuni luoghi al mondo in cui è possibile fare un’immersione diversa, fuori dal comune. Sono quei siti letteralmente creati dall’uomo, per un’inedita forma artistica oppure per una catastrofe naturale: non si tratta propriamente di relitti, ma di qualcosa che non si immagina possa trovarsi sotto la superficie. In fin dei conti siamo abituati a camminare sulla terraferma, e qua stiamo parlando di andare a visitare Atlantide. Non ve ne sono molti, la ricerca documentaria anche in internet non è facile, ma ve ne sono alcuni addirittura in Italia. Proviamo quindi a stilare una classifica delle immersioni possibili alla ricerca di manufatti creati dall’uomo, che per sua natura sarà imprecisa, non esaustiva e necessaria di nuovi contributi; tralasciamo invece quei luoghi che non è possibile visitare sott’acqua perché vietati dalle autorità, o per evidenti problemi logistici.
Il Parco Archeologico sommerso di Baia, in Campania. Si tratta di uno dei pochissimi parchi archeologici sommersi visitabili al mondo; insieme al parco sommerso di Gaiola è un esempio unico in Mediterraneo di protezione archeologica e naturalistica subacquea. Baia era una fiorente stazione climatica durante il periodo romano, con la presenza addirittura di una villa imperiale; la zona è però soggetta al fenomeno vulcanico del bradisismo, che ha fatto affondare la città di circa sei metri sotto la superficie del mare. Grazie alla creazione del parco nel 2002 e di un accordo fra la soprintendenza e l’Assodiving Flegreum, è possibile fare immersioni guidate alla scoperta di questa città antica, dei suoi mosaici, strade e statue sommerse. Una vera Atlantide italiana. www.parcoarcheologicosommersodibaia.it
Il Cristo degli Abissi, San Fruttuoso, Parco di Portofino. È l’immersione di fine corso di buona parte dei subacquei del nord Italia, che quindi la ricorderanno sempre con affetto. Si tratta di una statua di bronzo fatta posare su iniziativa di Duilio Marcante nel 1954 a memoria dell’amico Dario Gonzatti qui scomparso nel 1947. La statua, alta 2,5 metri, è posta a 17 metri di profondità e raffigura il Cristo benedicente con le mani aperte, rivolte in segno di pace verso il cielo. Copie sono presenti a Key Largo in Florida, nell’isola caraibica di Grenada e sotto la superficie del lago Palù in Valmalenco.
Molinere Underwater Sculpture Park, isola di Grenada, Caraibi. Nelle acque dell’isola caraibica, al largo della costa occidentale è presente una collezione di arte subacquea contemporanea creata nel 2006 dallo scultore britannico Jason deCaires Taylor. Le figure rappresentano singoli individui, ma anche un anello di bambini che si tengono per mano, e sono state costruite in cemento con lo scopo di creare un ulteriore reef artificiale. L’effetto, guardando le fotografie, è però un po’ impressionante. www.puregrenada.com
MUSA, Cancun, Messico. Nel 2009 a Cancun è stato creato il monumentale Museo Subacquatico de Arte, comprendente 500 statue a grandezza naturale create da sei diversi scultori, che hanno rappresentato figure umane ed oggetti creati dall’uomo, come un Maggiolino Volkswagen. Sembra essere molto frequentato ed il più grande del mondo nel suo genere. I gusti sono gusti. www.musamexico.org
Museo Atlantico di Lanzarote, isole Canarie, Spagna. L’esperienza di Grenada è stata replicata anche in Europa, a Lanzarote, dove lo stesso Jason deCaires Taylor ha replicato a Playa Blanca l’emozionante realizzazione di Grenada. www.underwatermuseumlanzarote.com
Lago di Capo d’Acqua, Capestrano (AQ), Abruzzo. Il lago, di proprietà privata, si trova all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, ed è stato creato negli anni ‘60 come riserva idrica ed in seguito utilizzato per la produzione di energia elettrica da parte dell’ENEL. Immerso in una natura incontaminata e con acque di una limpidezza straordinaria, cela al suo interno due molini di epoca medievale, visitabili tramite il diving Atlantidesub. www.atlantidesub.com
Alessandria d’Egitto. Alessandria d’Egitto fu fondata da Alessandro Magno nel 332 a.C., divenendo in breve tempo una grande e bellissima città, famosa per la sua cultura, la Biblioteca, il Faro e la sua ricchezza, nonché per essere la città di Cleopatra. Parte di essa affondò sotto la superficie del mare per un fenomeno di bradisismo intorno al 300 d.C. Negli ultimi anni si sono susseguite campagne di scavo sottomarino alla ricerca del Faro e del Palazzo di Cleopatra, soprattutto grazie alle scoperte dell’archeologo dilettante francese Franck Goddio. Ora pare sia possibile effettuare immersioni in queste acque, purtroppo dotate di scarsa visibilità e non grande pulizia, avvalendosi di alcuni diving certificati come www.submarindiving.com
Port Royal, Giamaica. Nel seicento la città di Port Royal era la capitale mondiale della pirateria, insieme all’isola di Tortuga. Qui si incontravano i pirati di mezzo mondo, attirati dalle donne, dal gioco e dal rhum, fino a quando il 7 giugno 1692 un devastante terremoto, seguito da uno tsunami, fecero affondare mezza città sotto le onde del mare. Adesso è possibile fare immersioni, ma solo con il difficile ottenimento di uno specifico permesso. Si può provare attraverso un diving center locale, come www.yardieconserve.com
Le città perdute del lago Qiandao, Cina. Questa notizia farà venire l’acquolina in bocca a molti subacquei. Nel 1959 i cinesi, nella contea di Chun’an che si trova nella provincia di Zhejang, hanno creato una diga che ha formato un immenso lago di 573 kmq, sul quale vi sono addirittura 1078 isole. Oltre a paesi e villaggi moderni, sono rimaste sott’acqua due antiche città, riscoperte solo nel 2007: la più antica si chiamava He Cheng ed è risalente alla dinastia Han Dong (25-200 d.C.), la seconda è la favolosa Shi Cheng, costruita dalla dinastia Tang nel 621 d.C., chiamata anche la Città del Leone. Sono ancora presenti le strutture architettoniche, 5 porte e svariate torri difensive, archi e statue intarsiate. Nel 2011 il lago è stato dichiarato territorio protetto dalla provincia di Zhejiang, ma è possibile effettuare immersioni guidate dai pochi centri autorizzati. Uno di questi si trova a Shangai, a circa 400km di distanza. www.big-blue.cn/dive_trips.php#qiandao_lake-china
Vanuatu underwater post Office, Oceania. Nell’isola melanesiana è stato aperto nel 2003 il primo ufficio postale subacqueo. Situato davanti all’isola di Efate, all’interno dell’Hideaway Marine Park, è posto a tre metri di profondità, accessibile a subacquei e snorkelisti; quando l’ufficio è aperto, una boa segnala la presenza dell’impiegato sommozzatore. Altrimenti è possibile lasciare la posta nell’apposita buca delle lettere; chiaramente sono state create delle corrispondenze impermeabili all’acqua.
www.vanuatupost.vu/index.php/en/underwater-post
Pavlopetri, Grecia. Tra la costa del Peloponneso e l’isola di Elafonissos, l’isola dei cervi, si trovano sott’acqua i resti dell’antichissima città “di Pietro e Paolo”, Pavlopetri. Si tratta di una città fondata intorno al 3.000 a.C., uno più antichi centri abitativi sommersi del mondo, di grandi dimensioni (c’è chi in rete parla di oltre 80.000 mq). Probabilmente finì sott’acqua a causa di tre terribili terremoti intorno all’anno mille. In realtà attualmente non si possono fare immersioni sul sito, ma si può nuotare e fare snorkeling sopra di esso. In questo momento si sta studiando la possibilità di continuare le indagini sottomarine e di creare un parco archeologico subacqueo come a Baia, proprio con l’aiuto degli archeologi e subacquei partenopei.
Yonaguni, Giappone. Il mistero della piramide a gradoni. L’isola di Yonaguni è la più occidentale del Giappone, tra Okinawa e Taiwan. Nel 1987 alcuni subacquei che studiavano la popolazione locale di squali martello, scoprirono per caso delle strutture sommerse fatte a gradoni che ricordano nettamente la piramide di Saqqara in Egitto. Il dibattito prosegue, ma osservando le fotografie sembra in effetti una spiegazione plausibile quella della mano dell’uomo; in più la zona risulta altamente soggetta a terremoti subacquei, con innalzamento od abbassamento del livello costiero e dal punto di vista storico/geologico: si suppone che un tempo l’isola potesse essere unita a Taiwan o addirittura al continente. È possibile fare immersioni, considerando però la presenza frequente di forti correnti. www.yonaguni.jp/en
Valle Antrona, Verbania. In questa valle che si dipana dalla Val d’Ossola, a 1073 metri d’altezza si trova il lago d’Antrona, utilizzato oggi come bacino idroelettrico. L’invaso ha avuto origine da una frana del 27 luglio 1642, che distrusse 40 edifici del vecchio paese di Antrona provocando 95 morti e che bloccò la strada al torrente Troncone; questo continuando a defluire, finì per formare un lago. Logico quindi supporre che ci possano essere ancora dei resti sommersi, o così pensammo molti anni fa quando un amico di un amico (forse) ottenne i permessi per immergerci. Trovammo molto freddo, un ambiente più buio di un grande lago ed una sensazione negativa, opprimente, ma niente altro, malgrado i giri in lungo ed in largo fatti sott’acqua. Probabilmente non eravamo destinati ad essere gli scopritori dell’Atlantide del Nord Italia. Ma non andò meglio a quell’amico che cercò un ingresso subacqueo al famoso campanile di Resia, a Bolzano. C’era andato apposta, e ebbe in cambio solo grasse risate. Il mestiere di Indiana Jones continua ad essere difficile ed irto di pericoli.
Testo/Paolo Ponga – Foto/Paolo Ponga e Google Immagini