Con alle spalle quarant’anni di storia, nel primo decennio del Duemila il gruppo abruzzese Carlo Maresca ha consolidato la sua attività sia nel settore turistico-ricettivo che in quello immobiliare, concludendo il programma di riorganizzazione societaria con la costituzione di una holding di partecipazioni, la Carlo Maresca s.p.a. (www.carlomaresca.it), e con la concentrazione delle attività operative principalmente su tre società: Bluserena nel settore alberghiero (4.000 camere per 10.000 posti-letto per dieci villaggi quattro stelle e due resort cinque stelle, in Sicilia, Sardegna, Puglia, Calabria, Abruzzo); Cantieri Italiani in quello immobiliare per edilizia commerciale e residenziale; e l’ultima nata, Blunova, nel campo delle energie rinnovabili, fotovoltaico e eolico, che, tra il resto, ha fatto sì che l’azienda, nel 2018, sia stata la prima italiana a realizzare, in full equity, il primo parco fotovoltaico in Iran, nell’isola di Qeshm.
Dal 2015 tutte le società che fanno capo alla holding sono fisicamente state riunite sotto lo stesso tetto, nel nuovo quartier generale di via Caravaggio a Pescara, nato dalla riqualificazione della secolare e pregevole fornace Forlani (1880), sita tra il centro città e il verde della collina pescarese, all’atto pratico un investimento di 12 milioni di euro per 6.700 metri quadrati di superficie destinati a uffici, 2.000 metri quadrati a verde e 3.300 metri quadrati a parcheggio. A questo punto, da imprenditori illuminati, i Maresca hanno sentito il bisogno di valorizzare il territorio anche per mezzo dell’arte, ma creata esclusivamente da giovani artisti contemporanei: detto fatto, nel 2017 ha debuttato il progetto in progress, che viene ampliato e variato di estate in estate, intitolato I Giardini d’arte di via Caravaggio, dove, ad oggi, ci sono 22 lavori d’arte installati. Perché – come spiega Silvio Maresca, amministratore unico di Bluserena – “credo che un’impresa che prospera e crea ricchezza, contragga un debito con la comunità in cui si è affermata (…) Promuovere l’arte e renderla accessibile è un contributo di ritorno”. Di conseguenza, I Giardini d’arte di via Caravaggio sono nati dalla volontà di “offrire opportunità ai giovani artisti non inseriti nel mercato dell’arte e di arricchire, con le loro opere, le aree verdi che circondano la sede della nostra società”.
Finora e per tre edizioni – 2017, 2018. 2019 – la selezione dei giovani autori è avvenuta attraverso il coinvolgimento di alcuni docenti che esercitano nelle accademie di Belle Arti italiane (dalla milanese Accademia di Brera, all’Albertina di Torino), i quali segnalano gli allievi più brillanti, cui viene poi chiesto di presentare un progetto site-specific, valutato da un comitato interno all’azienda; selezionati i finalisti, eccoli invitati a Pescara per una residenza d’artista che porta infine alla realizzazione della loro installazione. Il tutto è coordinato dal giornalista e storico dell’arte pescarese Ivan D’Alberto. Inoltre, durante la seconda edizione del progetto, è anche stato presentato Street, una serie di sei murales in via Caravaggio, firmati da altrettanti writers internazionali – coinvolti dal notissimo graffiti artist lancianese Antonello Piccinino (in arte Macs) – che hanno realizzato sul muro della ferrovia, adiacente al gruppo Maresca, sei pannelli di 2 metri d’altezza per 3 di larghezza. E’ stata infine anche lanciata la YAG, Young Artist Gallery, cioè uno spazio espositivo di 1.300 metri quadrati nel seminterrato dell’azienda, che è stato suddiviso in due aree: quella dedicata alla collezione permanente d’arte, frutto di acquisizioni, da parte dell’azienda, a seguito dell’invio di portfolio da parte di artisti appena diplomati, mentre l’area riservata alle esposizioni temporanee segue una programmazione stabilita su cinque mostre personali l’anno, e ha debuttato con la ‘personale’ Fragile Eterno di Martina Cioffi.
Dopo tre edizioni organizzate grazie all’apporto di accademie e giovani autori, nel marzo di quest’anno, appena prima del lockdown nazionale, era prevista presso YAG/garage (www.yag-garage.com), una mini-fiera nuova fiammante, YAG – Arte Futura, dedicata appunto a giovani talenti emergenti che vogliono farsi conoscere dal collezionismo locale: insomma, uno spazio di condivisione per giovani artisti, che il Covid-19 ha purtroppo cancellato, quanto meno per quest’anno. In ogni caso – come spiega Silvio Maresca – “continueremo a promuovere concorsi annuali con la collaborazione di tutte le accademie italiane e ad organizzare mostre personali e collettive con giovani artisti, anche gemellati a ‘maestri’. Ma stiamo anche pensando nuovi format: stiamo infatti mettendone a punto uno ‘semi-virtuale’ che prevede contest, interamente on-line, di giovani artisti di Paesi esteri, ma con successiva acquisizione delle opere vincitrici e relativa, tangibile mostra in via Caravaggio. E, per ciò che riguarda i nuovi sviluppi, ci piacerebbe fare diventare i ‘giardini dell’arte’ un ‘parco dell’arte’, estendendoli agli spazi contigui, che sono sempre di nostra proprietà”.
Idealmente, I Giardini d’arte di via Caravaggio si collocano nella tradizione degli sculpture gardens europei, vale a dire ragguardevoli giardini o parchi privati valorizzati dalla presenza di opere d’arte, abitualmente firmate da artisti noti a livello nazionale o anche di chiara fama internazionale. Limitandoci all’Italia, c’è da sottolineare che, a differenza de La Marrana arte ambientale di Montemarcello (Sp), che annovera autori importanti tra cui Jan Fabre, Joseph Kosuth, Kengiro Azuma, del Giardino di Daniel Spoerri sul Monte Amiata (Gr), che espone opere vecchie glorie come Nam June Paik, Jean Tinguely, Arman, del Parco di scultura del Chianti di Pievasciata (Si), della Ca’ la Ghironda di Zola Predosa (Bo), del Parco Kalenarte di Casacalenda (Cb), questi giardini pescaresi – aperti gratuitamente al pubblico, previo appuntamento telefonico (tel. 085 83699) – annoverano esclusivamente opere di giovanissimi diplomandi o diplomati di accademie di Belle Arti nazionali: rappresentano dunque un’ottima opportunità per i giovani talenti emergenti e – chissà – potrebbero veramente anche fungere da trampolino di lancio per una nuova generazione di artisti. Insomma, un po’ come ha fatto trent’anni fa a Londra Charles Saatchi (fondatore della celebre agenzia pubblicitaria Saatchi & Saatchi), “the man who reinvented art”, con gli Young British Artists (YBAs), che oggi sono stelle (miliardarie) del firmamento mondiale dell’arte contemporanea.
I Giardini d’arte di via Caravaggio
c/o gruppo Carlo Maresca
via Caravaggio, 125
65125 Pescara
tel. 085 83699
info@bluserena.it, www.bluserena.it
Testo/Olivia Cremascoli