Ferrara ha certamente subito un isolamento territoriale per la posizione geografica che la vede distante dalla via Emilia, la principale arteria commerciale della regione che da Piacenza giunge a Rimini. La posizione però non ha influito sul suo evolversi culturale e architettonico, che oggi infatti la pone ad essere uno dei poli turistici emiliani che più attrae visitatori da ogni parte del mondo.
La città ha origine nel VII secolo d.C. Il massimo splendore lo ebbe, però, da un punto di vista umanistico, nel XV e XVI secolo, sotto il ducato della Casa d’ Este , e per questo motivo venne ritenuta dagli storici una tra le più colte e raffinate corti d’Europa. Tutto il centro storico è parzialmente circondato da mura medioevali, tant’è che la città ha il pregio di apparire ancora oggi un perfetto insediamento medioevale- rinascimentale , come se avesse deciso di fermare il trascorrere del tempo. L’ UNESCO, infatti, ha riconosciuto il centro storico della città Patrimonio dell’Umanità (1995).
La Ferrara medioevale che fa sognare abitanti e visitatori, cela ai più un segreto: il territorio agricolo ferrarese considerata una madia ricolma di frutti della terra che l’agricoltore sapientemente coltiva e che trasforma in prodotti agroalimentari ed enogastronomici, ospiterà, per tre giorni, dal 5 al 7 novembre, il 1° Ferrara Food Festival organizzato dalla “ Strada dei Vini e dei Sapori della Provincia di Ferrara ” e dal Comune di Ferrara con il supporto logistico degli allievi dell’Istituto alberghiero Orio Vergani della città. Si tratta del primo grande evento gastronomico culturale istituito nella città, con i suoi prodotti tipici oltre alle eccellenze gastronomiche provenienti da tutta Italia. Il programma prevede degustazioni, show cooking, performance artistiche ed enogastronomiche.
I protagonisti che già hanno aderito e che si esibiranno sul palco allestito nella Ferrara medioevale sono i seguenti: la Vongola di Goro, l’Aglio di Voghera, il Pane ferrarese di Bondeno, l’Anguilla di Comacchio.
Il comune Terre del Reno propone leccornie condite con la zucca alla fava di cacao e tutto in sintonia con la birra ed il miele. Jolanda di Savoia è la regina del Delta del Po: ha sposato il riso . Il Comune di Cento propone la coltivazione di cereali e la macinazione delle farine IGP, e quello di Copparo la macinazione di cereali biologici anche a pietra. Fanno parte della kermesse anche la Coppia ferrarese IGP, la Pera della Emilia-Romagna IGP, il Panpepato tradizionale di Ferrara IGP e il Vino del Bosco Eliceo DOP. Quest’ultimo, grazie, all’umidità, le nebbie, l’aria e il terreno salmastro in prossimità del mare Adriatico formano il carattere dei quattro vini D.O.C. del Bosco Eliceo: Fortana DOC Bosco Eliceo, Merlot DOC Bosco Eliceo, Bianco DOC Bosco Eliceo e Sauvignon DOC Bosco Eliceo.
Chef, giornalisti del settore e critici gastronomici saranno le star all’interno dell’area eventi, in pratica l’ossatura dello show cooking, delle degustazioni, delle interviste, delle lectiones e delle premiazioni.
Gli ospiti sono ancora segreti ma di due abbiamo i nomi: Il primo è Giancarlo Vissani la cui arte si incendia sui fornelli e la cui passione è il cooking show. Ha detto sì anche “ Sua Eccellenza Gastronomica ” Edoardo Raspelli, che si esibirà in una” lectio magistralis” sugli aspetti che legano un territorio alle sue tradizioni.
Appuntamenti da non perdere
La sfida all’ultima fetta, ovvero gara tra salami emiliani.
Confronto tra la cucina di ieri e quella di oggi, con la partecipazione virtuale di Cristoforo Messisbugo , celebre cuoco alla corte di Alfonso d’Este (Prima metà del 500)
L’ Accademia della Sfoglia di Ferrara, si esibirà nella realizzazione del Tortellaccio ripieno di zucca dalle dimensioni e fattezze di una statua, del Cappellaccio di Ferrara e del tradizionale Tortello alla mantovana nella versione ferrarese (antagonisti da sempre). Ed infine prepareranno una mega sfoglia dalle dimensioni spettacolari che, come vuole la tradizione, si tramuterà in tagliatelle che verranno vendute al pubblico a scopo di beneficenza.
Le vie del centro storico ospiteranno la rievocazione del matrimonio tra Alfonso d’Este e Lucrezia Borgia (1493), esibizione accompagnata da sbandieratori, spettacoli con giochi di fuoco e con la famosa infiorata che in tempo reale riprodurrà un’ opera d’arte dedicata ad un simbolo della città.
Tutti gli esercizi pubblici di ogni ordine e grado, ristoranti, trattorie, osterie, bar, fornai, pasticcerie, offriranno al meglio le specialità di Ferrara e del territorio ferrarese.
Ecco alcune delle specialità più note della cucina ferrarese:
La salama da sugo accompagnata da purè di patate
I cappellacci alla zucca serviti con ragù o con burro e salvia
Il tortellaccio ripieno
I cappelletti ferraresi asciutti o in brodo
Il pasticcio ferrarese
Il Salame ferrarese
Il Salame all’aglio di Zia Teresa
Il Salame ferrarese Delizia
La coppia ferrarese IGT
I Dolci:
La torta tenerina o tacolenta
Il Panpepato
La ciambella
I Vini :
Vini Doc del Bosco Eliceo
Testo/Lamberto Selleri – foto Pierluigi Benini
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