Colori caldi, profumi avvolgenti e un’eredità secolare. Questo, e molto altro, è il rum di Barbados, il distillato più antico del mondo che ha avuto origine proprio sull’isola nel lontano 1703, anno in cui venne fondata la prima distilleria, Mount Gay. Con i suoi oltre trecento anni di storia, il rum di Barbados è considerato un prodotto genuino e di qualità ed è parte integrante della vita dei Bajan, tanto che per intenditori ed appassionati.
La produzione di rum a Barbados si deve all’estesa produzione di canna da zucchero, che sull’isola cresce ottima e abbondante grazie al clima mite e all’azione benefica del mare. Introdotta nel 1637, questa coltivazione, oltre a dare origine a un sottoprodotto – lo zucchero – la cui vendita era assai redditizia, permetteva di estrarne una bevanda, il rum appunto. Inizialmente il distillato era destinato esclusivamente al consumo locale e il suo sapore era forte, tutt’altro che raffinato, tanto che i lavoratori delle piantagioni coniarono il soprannome di “Kill-Devil”, letteralmente “ammazza diavolo”. Dopo secoli di vita sottotraccia, lo scrittore inglese Richard Ligon, in visita a Barbados nella prima metà del XVII secolo per conto della corona, portò alla luce il rum. Dopo anni di progressi nella distillazione e nella raffinazione, coincidenti con l’aumento della domanda, nacque di una vera e propria industria, il cui prodotto è esportato, apprezzato e riconosciuto in tutto il mondo per la sua qualità.
Originariamente chiamata Mount Gilboa, dal nome del monte nella parrocchia di St. Lucy dove è situata, la distilleria era di proprietà di John Sober e della sua famiglia. Successivamente, Sober affidò la gestione dell’azienda a Sir John Gay Alleyne, Bajan da quattro generazioni, che rivoluzionò la produzione rendendola molto più innovativa.
I miglioramenti furono così evidenti che si decise di ribattezzare la distilleria in suo onore: nacque così la Mount Gay, la distilleria dalla più antica produzione continuativa nel mondo.
Il rum Mount Gay ha un sapore distintivo e intenso derivato da una combinazione di acqua purissima e melassa di Barbados (conosciuta come “oro nero”) che scorre negli alambicchi tradizionali in cui avvengono distillazione e fermentazione. Per approfondire la storia di Mount Gay, osservare da vicino il procedimento di produzione del rum e degustarlo, è d’obbligo una tappa al centro visitatori, tra i luoghi iconici di Barbados: qui, accanto alle degustazioni, è possibile visitare la distileria, seguire workshop di mixology a base di rum oppure abbinare il distillato a un tipico piatto Bajan.
Testo/Claudio Zeni .- foto fornite da Barbados Tourism- foto d’apertura/Barbados. St.Nicholas Abbey