I piccoli agricoltori e gli artigiani del cibo, che producono rispettando la biodiversità, il paesaggio e la cultura alimentare del territorio della Bassa Bresciana, si incontrano domenica 20 marzo al Castello di Padernello, nella Bassa Bresciana, storico maniero quattrocentesco, per un evento enogastronomico imperdibile: il Mercato della Terra® di Padernello.
Gli spazi e le corti del Castello, espressione di rinascita del territorio per essere tornato a nuova vita dopo anni di abbandono e fulcro di cultura e di economia circolare, si animano di contadini e produttori della grande famiglia Slow Food che mettono in mostra le loro produzioni tipiche in un luogo di alleanze e di scambi che crea consapevolezza in chi acquista. Un mercato caratteristico che è divenuto una comunità, in cui coesistono produttori e consumatori, la comunità del Mercato della Terra® Slow Food di Padernello, frutto di una collaborazione tra artigiani del cibo, la Fondazione Castello di Padernello e la condotta Slow Food Bassa Bresciana. Ortofrutta, carni, pane, vini, tartufi, agro ittici, formaggi tipici come il bagòss con lo zafferano, Presidio Slow Food, e tante specialità sono in esposizione per i visitatori che possono fermarsi a parlare con i produttori per conoscere l’origine del cibo e i valori con cui viene coltivato, partecipare a degustazioni, ma anche a laboratori per grandi e piccoli.
Delizie nate da filiera corta e nel rispetto delle tradizioni locali che caratterizzano il Mercato della Terra® di Padernello, uno dei 7 Mercati della Terra che si svolgono in Lombardia, con i seguenti orari e giorni: dalle 9.30 alle 18.00, nelle domeniche del 20 marzo, 10 aprile, 15 maggio, 19 giugno, 16 luglio (sabato serale, dalle 19.30), 18 settembre, 16 ottobre, 20 novembre e 18 dicembre 2022.
Il Mercato della Terra® di Padernello contribuisce alla campagna internazionale “Food for Change”, che attraverso l’agricoltura sostenibile, propone soluzioni per adattarsi al cambiamento climatico e vivere il cibo come piacere e prendersi cura del pianeta.
Testo/Claudio Zeni – foto fornite dalla struttura