Il Castello di Postignano, le cui origini risalgono al IX secolo, è uno dei borghi più belli dell’Umbria. Situato nel comune di Sellano (Pg), nel cuore della Valnerina, terra di santi, fate e antichi manieri, fu abbandonato nei primi anni sessanta a causa dell’emigrazione. Il borgo sorge in pendio lungo il fiume Argentina e all’ombra dei Monti Sibillini, sulla strada che collega Spoleto a Foligno, Norcia e Assisi. Immerso in un ambiente naturale e in un contesto paesaggistico unici e di grande emozione, il Castello fu originariamente di proprietà della famiglia Trinci di Foligno e conteso a lungo tra Foligno e Spoleto, alla quale nel 1429 fornì uomini e mezzi per la guerra contro i ghibellini.
Qui il territorio è denso di storia e spiritualità, come testimoniano le vite dei molti santi nati nell’area – San Francesco e San Benedetto tra tutti – ma è anche custode geloso di miti profondamente radicati nella cultura popolare. Tra le danze delle fate nelle notti di plenilunio e le leggende sul vicino Lago di Pilato, uno tra i rarissimi laghi glaciali dell’Appennino, il Castello di Postignano ha vissuto secoli di prosperità e splendore fino all’abbandono nei primi anni sessanta dello scorso secolo.
I successivi terremoti lo avevano reso un complesso di ruderi, ma il Borgo, immortalato tra l’altro dal celebre fotografo e architetto americano Norman Carver Junior nel libro Italian Hilltowns, che lo definì l’archetipo dei borghi collinari italiani, dedicandogli anche la copertina, è tornato a vivere grazie ad un’attenta opera di restauro durata molti anni, a cura degli architetti Gennaro Matacena e Matteo Scaramella, che con una sapiente e meticolosa opera ne hanno fatto un suggestivo relais diffuso con piscina e Spa.
Le suites del Castello di Postignano, ognuna diversa dall’altra, sono arredate con uno stile elegante e accogliente, con oggetti di antiquariato e tessuti umbri dai colori caldi e con vista delle colline circostanti, sistemazione ideale per chi vuole trascorrere una vacanza esperienziale nell’incantevole paesaggio umbro.
Il ristorante La Casa Rosa, ‘sancta sanctorum’ dell’executive chef Vincenzo Guarino e della lady chef Maria Massimiani, è il vero cuore del Castello di Postignano, grazie ad una cucina gourmet anche la cui filosofia culinaria ha una particolare attenzione alle tradizioni e alla qualità della materia prima.
«Alcuni appartamenti del borgo sono location per esposizioni temporanee di fotografie, dipinti, oggetti d’arte – ricorda Gaetano di Bonito, Direttore del Castello di Postignano – altri per mostre permanenti: documentazione della storia del borgo, foto di Castello di Postignano dell’architetto e fotografo americano Norman Carver Jr. scattate tra il 1967 e il 1972 e foto di Gennaro Matacena Sr.»
All’interno del borgo, oltre ad una chiesa dove è possibile celebrare matrimoni civili, la Terrazza Café aperta anche agli ospiti esterni e La Bottega di Angela, che propone un collezionismo intrigante e l’eleganza semplice delle cose realizzate a mano, tanti libri e oggetti vintage per condividere le passioni racchiuse in questo scrigno.
Trascorrere qualche giorno ala Castello di Postignano è un’occasione unica per rivivere ritmi e atmosfere di una volta.
Testo/Claudio Zeni – Foto fornite dalla struttura