Roma è città d’arte e di musei. Non c’è che l’imbarazzo della scelta, tra gli indirizzi noti in tutto il mondo e le piccole meraviglie segrete che si scoprono nei luoghi più inaspettati. Per la sua imponenza assurta a simbolo stesso della città e per il suo significato storico e artistico, ogni visita di Roma non può prescindere dal Colosseo, il monumento che più di ogni altro desta l’ammirazione dei visitatori stranieri a bocca aperta al cospetto di una storia che testimonia la grandezza dell’epoca romana. Il Colosseo ha un percorso di visita ragionato, accompagnato da chiare spiegazioni e approfondimenti scritti in più lingue, la visita è godibile a tutte le età anche se comporta un bel po’ di scale ripide; perfino palpabile è l’emozione e l’entusiasmo delle scolaresche di bambini di ogni nazionalità perennemente in visita a frotte accompagnati da eroiche insegnanti che si prodigano in lunghe spiegazioni. Di particolare interesse ingegneristico nella visita il sistema di sollevamento dei grandi animali dai sotterranei al piano di combattimento, un’ingegnosa progettazione di piani inclinati e carrucole che ancora oggi desta ammirazione.
Il Colosseo è inserito insieme al colle Palatino nell’itinerario di visita del Parco archeologico dei Foro Romano diretto da Alfonsina Russo. Dopo aver ammirato l’imponente arco di Costantino del 315 d.C. da un separato ingresso a poche centinaia di metri si entra nella grandiosa zona archeologica in gran parte scoperta e fortunatamente provvista di un insieme di fontanelle per refrigerare i turisti dalla calura. Passato l’arco di Tito del I secolo, percorrere la via Sacra cantata nella prima satira di Orazio, vedere l’aula del Senato che per secoli dominò quasi tutto il mondo allora conosciuto, entrare nella basilica dei santi Cosma e Damiano dagli interni decorati, sostare davanti al monumento che ricorda la morte di Giulio Cesare pugnalato all’apice della sua gloria sono esperienze che ricollegano il presente al passato, sia nella storia con la S maiuscola di cui l’Italia di oggi è erede e protagonista, sia nella propria storia individuale e privata che fa affiorare magari dopo molto decenni cari ricordi dei banchi di scuola. Un inaspettato incontro nell’area domizianea del foro è la chiesa di Santa Maria Antiqua, uno dei più antichi luoghi di culto cattolici con straordinari e rarissimi affreschi su 250 metri quadrati molto ben conservati: risalgono all’Alto Medioevo dal VI al IX secolo.
Ancora una sorpresa attende il visitatore che si sobbarca la salita a piedi al retrostante colle Palatino: qui lo scenario cambia rispetto alla zona completamente urbanizzata del Foro Romano: è un’area verdeggiante e spaziosa, tutta fiorita a primavera, con resti di grandi costruzioni di epoca imperiale, ma soprattutto con terrazze panoramiche dalla vista imperdibile sulla zona archeologia e su tutto il centro di Roma. Il biglietto di ingresso combinato a Colosseo, Foro Romano e Palatino dura 24 ore e permette di godere con calma e a tappe la visita della vasta zona archeologica più famosa e più visitata al mondo. L’orario di apertura è dalle 9 alle 19: nella stagione estiva è bene evitare le ore più calde della giornata. Fino al 3 luglio nella visita è compresa la mostra temporanea “Giacomo Boni, l’alba della Modernità”.
Ma Roma non offre soltanto grandi destinazioni di rinomanza internazionale. Per gli intenditori che già conoscono i Vaticani, la Galleria Nazionale di Arte Antica a Palazzo Barberini, il Museo Nazionale Romano a Palazzo Massimo e gli altri indirizzi di grandi musei di arte antica, moderna e contemporanea meta di pellegrinaggio di turisti provenienti dal mondo intero, c’è sempre qualche suggerimento più nascosto che vale la pena di scoprire per chi ha il tempo per godersi alcuni aspetti più ricercati della visita di Roma lontano dagli itinerari di massa. Non lontano dal lungotevere, Villa Farnesina è una delle più nobili e armoniose realizzazioni del Rinascimento italiano. Commissionata a inizio Cinquecento dal banchiere senese Agostino Chigi all’architetto Baldassarre Peruzzi, fu affrescata da Raffaello, Sebastiano del Piombo, il Sodoma e dallo stesso Peruzzi. A fine secolo fu acquistata dal cardinale Alessandro Farnese da cui deriva il nome di Farnesina per distinguerla dal palazzo Farnese aldilà del fiume. Attuale è usata come di rappresentanza dell’Accademia Nazionale dei Lincei, ma è visitabile su prenotazione. Ce n’è motivo: la loggia di Galatea, entrando a destra nella palazzina è l’ambiente di maggior pregio, attualmente in fase di ultimazione di ristrutturazione. Questa loggia, oggi chiusa da vetrate, fu affrescata da diversi artisti e fu proprio Raffaello ad affrescare la grande e dolce figura di Galatea. Si visita anche la loggia di Amore e Psiche, che prende il nome dalla decorazione ad affresco dipinta nel 1518 da Raffaello della sua bottega per raffigurare episodi della storia di Psiche, ispirati all’opera l’Asino d’Oro di Apuleio. La narrazione è scandita da festoni di fiori e frutta, opera di Giovanni da Udine. Al primo piano si visitano la sala delle prospettive la sala delle nozze di Alessandro Magno e Roxane. Una curiosità, nella loggia di Galatea al piano terra, è una grande testa di giovane, schizzata a carboncino, apparentemente fuori contesto, ma perfetta: la leggenda la attribuisce alla mano di Michelangelo. Villa Farnesina è aperta da lunedì a sabato dalle ore 9 alle 17, con un’apertura straordinaria alla seconda domenica del mese. Sono disponibili anche visite guidate.
La Galleria del Palazzo Doria Pamphilj si trova invece nel centro geometrico di Roma, all’inizio di via del Corso, a pochi passi da piazza Venezia, dall’Altare della Patria, da piazza Montecitorio e dal Pantheon. E’ un palazzo di proprietà privata che ospita da secoli la collezione unica al mondo della famiglia omonima, uno dei nomi più nobili e più potenti che ha dato alla Chiesa papi e cardinali. Non è solo la qualità e il valore dei capolavori esposti a stupire, ma anche la loro quantità: le opere sono così tante da rivestire completamente le pareti dei saloni di rappresentanza dal soffitto incredibilmente alto, ma anche le ali della lunga galleria e degli appartamenti privati. La visita si svolge con un’audioguida in cui il discendente della famiglia dà il benvenuto e commenta in prima persona la storia del palazzo e la sua riapertura come sede museale per condividere la bellezza di questi capolavori con un pubblico curioso di ammirare uno dei più interessanti musei privati d’Italia. Tra gli artisti italiani conosciuti in tutto il mondo ci sono opere di eccezione di Caravaggio, Tiziano, Raffaello, Carracci e Bernini, ma sono presenti anche molte opere di maestri fiamminghi di epoca barocca. Tra i nomi stranieri non manca Diego Velázquez, l’artista spagnolo più rappresentativo dell’epoca barocca.
Parco Archeologico del Colosseo
Piazza Santa Maria Nova 53, Roma(RM)
Tel. 06 69984443
www.parcocolosseo.it
Villa Farnesina
Via della Lungara 230, Roma(RM)
Tel. 06 68027268
www.villafarnesina.it
Galleria Doria Pamphilj
Via del Corso 305, Roma(RM)
Tel. 06 679 7323
www.doriapamphilj.it
Testo/Leonardo Felician – Foto/Cynthia Beccari