La penisola sorrentina offre un’infinità di possibilità per trascorrere una vacanza indimenticabile: si può fare il bagno nelle acque cristalline del mar Tirreno, praticare sport acquatici, fare escursioni a piedi o in bicicletta, usufruire di veloci servizi di navigazione della società NLG-Navigazione Libera del Golfo per raggiungere via mare e senza lo stress di strade affollate Napoli o le isole del golfo universalmente note di Capri, Procida e Ischia, visitare i borghi marinari della Costiera Amalfitana e le città d’arte della zona, comprese aree archeologiche uniche al mondo come Pompei, Ercolano e Oplontis raggiungibili comodamente con la ferrovia Circumvesuviana. Durante la bella stagione, che dura da marzo a inizio novembre grazie al clima mite e solatio della costiera, un flusso ininterrotto di turisti di ogni nazionalità con lo zainetto in spalla si muove quotidianamente in ogni direzione.
Al centro della penisola si trova la cittadina di Sorrento, un gioiello antico che brilla ancora oggi, che incanta i visitatori con il suo fascino senza tempo. Nascosta tra limoneti rigogliosi e terrazze panoramiche, questa gemma della Campania vanta una storia millenaria che s’intreccia con leggende e avvenimenti che hanno segnato il corso della civiltà in Italia. Le origini affondano le radici nella notte dei tempi. Secondo la tradizione greca, le sirene, creature mitologiche metà donna e metà pesce, avrebbero abitato le scogliere circostanti, ammaliando i marinai con i loro canti incantatori, una leggenda che contribuisce a creare un’aura magica intorno a questa città. Ma se è difficile trovare le sirene, archeologi e storici hanno rinvenuto tracce d’insediamenti delle prime colonizzazioni risalenti all’Età del Bronzo, a testimonianza di una presenza umana in questa zona da tempi remoti.
In seguito, la città fu colonizzata dai greci, che ne apprezzarono la posizione strategica e le risorse naturali, introducendo in queste terre la viticoltura e l’olivicoltura, attività che ancora oggi caratterizzano abbondantemente il paesaggio e l’economia locale.
La posizione
Alta e sospesa tra cielo e mare Sorrento è adagiata su un’imponente parete tufacea che si erge a picco sul Mar Mediterraneo. Questa posizione strategica, frutto di millenni di processi geologici, ha conferito alla città un fascino unico e un panorama mozzafiato. La formazione della parete di tufo è legata all’attività vulcanica che ha caratterizzato tutta la zona intorno al Vesuvio in tempi remoti. Le eruzioni hanno depositato strati e strati di polveri e materiale vulcanico che, nel corso del tempo, si sono compattati e cementati, dando origine a questa roccia porosa e leggera, facile da scavare, su cui oggi si erge la città. L’azione erosiva del mare e degli agenti atmosferici ha poi modellato la parete, creando le caratteristiche scogliere e calette che oggi si ammirano e si fotografano particolarmente bene dal mare. La posizione elevata offre panorami spettacolari, mentre la natura porosa del tufo ha contribuito a definire il paesaggio costiero, un contesto geologico affascinante, frutto di milioni di anni di storia.
Mantenendo la spiegazione a livello semplice, la geologia di Sorrento ha radici calcaree, poiché fa parte della dorsale carbonatica dei Monti Lattari, una catena montuosa formatasi principalmente da rocce calcaree e dolomitiche. Queste rocce sedimentarie si sono depositate sul fondo di antichi mari tropicali, grazie all’accumulo di gusci di organismi marini. A seguito di complessi processi geologici, l’intera penisola è stata sollevata, emergendo dalle acque e dando origine alla penisola sorrentina. Nonostante la città non sia situata direttamente su un vulcano attivo, la sua posizione geografica risente di un’impronta vulcanica che la rende sensibile all’influenza dei Campi Flegrei e del Vesuvio le cui eruzioni, tra cui rilevante è quella di quaranta mila anni fa, ben prima della tragedia di Pompei, hanno depositato strati di materiale vulcanico che ha ricoperto le rocce calcaree preesistenti. Il Tufo Grigio Campano depositandosi in una conca preesistente ha contribuito a formare la piana di Sorrento. L’azione degli agenti atmosferici non è stata meno importante: il costante lavorio delle onde del mare ha modellato le scogliere tufacee, creando calette, grotte e faraglioni. Se l’erosione ha reso il paesaggio costiero di Sorrento particolarmente frastagliato e suggestivo, l’azione della pioggia e del vento ha contribuito a scolpire il paesaggio, creando forme arrotondate e terreni fertili: di conseguenza, la sovrapposizione di strati calcarei e tufacei ha dato origine a una serie di terrazze naturali, su cui si sono sviluppati i centri abitati e le coltivazioni, mentre la permeabilità del tufo ha favorito la formazione di sorgenti e falde acquifere, che hanno sempre rappresentato una risorsa fondamentale per la popolazione. Il toponimo Sorrento deriva, infatti, dal latino Surrentum ed è ben documentato in epoca classica, anche da fonti greche. Potrebbe derivare dalla forma greca Συρρεντόν, Syrrentón, dal verbo συρρέω, syrréo, che significa “confluire”, in riferimento alle acque che scendono dalle strette valli nelle vicinanze: è quindi luogo di confluenza delle acque, e infatti nuotando anche a pochi metri dalla riva nel caldo mare estivo si percepiscono di tanto in tanto correnti di acqua fredda, in maniera simile alle acque dei fiumi carsici che si immettono nel golfo di Trieste.
La storia
In epoca romana, Sorrento divenne una rinomata località di villeggiatura per i patrizi campani, che vi costruirono lussuose residenze e apprezzarono la bellezza del paesaggio e la mitezza del clima. Resti di ville romane, mosaici e cisterne sono ancora oggi visibili e testimoniano la grandezza di questo periodo storico. Durante il Medioevo, Sorrento subì le invasioni barbariche e le lotte tra le diverse potenze locali. Nonostante le difficoltà, la città riuscì a mantenere la sua identità e a sviluppare una fiorente attività artigianale, famosa in tutta Europa per la lavorazione del legno e soprattutto dell’intarsio, che fa bella mostra di sé ancora oggi nelle botteghe degli artigiani locali lungo la passeggiata delle vie centrali intorno a corso Italia. Il Rinascimento fu un periodo di grande splendore per Sorrento, che divenne un importante centro di cultura e di arte: molti artisti e letterati vi trovarono qui ispirazione. Tra questi, il nome più importante è quello di Torquato Tasso, il poeta della Gerusalemme Liberata, che nacque proprio qui e che campeggia da una statua nella piazza centrale della città.
L’Ottocento segnò la nascita del turismo a Sorrento. Intellettuali, artisti e nobili edi tutta Europa scoprirono le bellezze della costiera e la scelsero come meta per le loro vacanze. La costruzione di alberghi di lusso e di ville signorili contribuì a trasformare la località in una delle stazioni turistiche e di villeggiatura più ambite del Mediterraneo. Anche nel Novecento Sorrento continuò a crescere e a svilupparsi, mantenendo intatto il suo fascino e la sua autenticità: purtroppo la città fu colpita dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, ma riuscì a risorgere dalle proprie rovine e a rilanciare il turismo con investimenti coraggiosi nel primo dopoguerra, negli anni ’50 durante il boom economico italiano. Oggi, Sorrento è una città moderna e dinamica che ha saputo coniugare la tradizione con l’innovazione. I visitatori possono ammirare i monumenti storici, rilassarsi sulle spiagge, fare shopping nei negozi di artigianato locale e gustare la cucina tipica: Da vedere c’è sicuramente il centro storico, un gradevole labirinto di vicoli caratteristici, piazze animate, bar, ristoranti, negozietti di artigianato e souvenir locali. Numerose chiese di impronta originale romanica e arredo barocco vanno ammirate durante l’esplorazione: la più rilevante è la basilica di Sant’Antonino, cui la popolazione locale è molto devota.
La Villa Comunale è un parco pubblico affacciato sul mare, ideale per una passeggiata rilassante. Ma chi è interessato all’arte e alla cultura non può mancare di visitare il Museo Correale di Terranova, un grande palazzo nobiliare che ospita su tre piani una ricca collezione privata d’arte con dipinti, sculture, porcellane, mobili unici di alto artigianato. E’ una delle più importanti collezioni del genere d’Italia, nel ristretto club di musei privati che comprende ad esempio il famoso Poldi-Pezzoli di Milano, e proprio nel 2024 festeggia il centenario della sua istituzione, dovuta ai due fratelli mecenati che ne vollero la fondazione. Una sala al piano sotterraneo del museo raccoglie un piccolo gruppo di materiali che narrano la storia della necropoli preromana.
Il recupero di queste preziose testimonianze antiche avvenne tra fine Ottocento inizio Novecento durante i lavori di costruzione della palazzina detta la “Rivale” nel giardino dell’albergo Excelsior Vittoria, l’unico cinque stelle lusso di Sorrento, da 190 anni di proprietà della famiglia Fiorentino. La donazione al museo di questi reperti datata 1924 con un’aggiunta successiva nel 1926 porta, infatti, la firma di Onorato Fiorentino, bisnonno degli attuali proprietari. Affacciato in posizione spettacolare sul porto di Sorrento in mezzo a un parco lussureggiante, con ottanta lussuosissime camere e suite, l’Excelsior Vittoria è formato da tre palazzine dalla nobile architettura liberty: l’originale Vittoria, la più piccola Favorita e appunto l’ultima nata, la Rivale, che completa la sagoma inconfondibile di un hotel simbolo del gran tour, con un palmarès lunghissimo di ospiti famosi e teste coronate di tutta Europa.
Info:
www.museocorreale.it
www.excelsiorvittoria.com
www.nlg.it
www.eavsrl.it
Testo/Leonardo Felician – foto/Cynthia Beccari