Nell’estate del 2015, ripetuta poi anche nel 2016, un gruppo di noti musicisti italiani di jazz capitanati dal noto trombettista sardo Paolo Fresu organizzò a L’Aquila un grande concerto, per richiamare l’attenzione del mondo sui molteplici problemi rimasti ancora insoluti nel capoluogo abruzzese dopo il terremo del 2009, e per testimoniare vicinanza e solidarietà alla popolazione. Un’idea vincente per un evento epocale, capace di coinvolgere un gran numero di artisti – 600 musicisti, 100 concerti per 12 ore di musica – e qualcosa come 60 mila spettatori, senza precedenti in Italia. “La maratona per l’Aquila è stato un inaspettato successo di musica ed emozione – dichiara Fresu – talmente forte e pregnante che, forse, la storia del jazz italiano si potrà d’ora in poi dividere tra un prima e un dopo l’Aquila”. I tragici avvenimenti sismici che, a partire dal 24 agosto 2016, hanno colpito l’Appennino in quattro regioni dell’Italia centrale, seminando distruzioni e morti tuttora in atto a causa di uno sciame di scosse ancora attivo, ha spinto i sensibili e solidali jazzisti italiani ad affiancare quest’anno all’ormai tradizionale concerto per l’Aquila un qualcosa di più organico a favore di Amatrice e di tutti gli altri centri distrutti o danneggiati dai recenti terremoti.
Un’idea che, sotto l’etichetta di “Il Jazz italiano per Amatrice e i territori del sisma” ha raccolto l’adesione entusiasta di parecchi enti, associazioni e comuni, a partire dal Ministero per i Beni culturali e il Turismo, la Siae, l’associazione I-Jazz, il MIDJ – Musicisti italiani di Jazz e la romana Casa del Jazz, oltre al Comune de l’Aquila ed a numerosi comuni italiani, dalla Valle d’Aosta fino a Lampedusa. E, soprattutto, la partecipazione gratuita di oltre 750 artisti impegnati in almeno 350 concerti in almeno 18 località diverse con ingresso ad offerta volontaria di solidarietà (le adesioni al riguardo continuano ancora a pervenire), una maratona musicale senza precedenti con grande conclusione serale domenica 4 settembre 2017 con il concerto finale a l’Aquila, nella suggestiva cornice della piazza della danneggiata Basilica di Collemaggio, dove sono previste 100 mila persone. Tra i tanti nomi degli artisti di maggior rilievo, sotto la direzione artistica dell’ideatore Paolo Fresu, Tullio De Piscopo, Fabrizio Bosso Quartet, Maurizio Gammarco Trio, Raphael Gualazzi, l’Orchestra Sinfonica abruzzese, Fabio Zeppetella Quartet, Gabriele Mirabassi e Roberto Taufic, Giorgio Li Calzi, Barbara Casini Quartetto, Motus Trio, Patrizia Scascitelli e moltissimi altri. E poi Peppe Servillo, Mario Biondi, Roy Paci, Gegè Telesforo, Franco Ambrosetti, Dado Moroni, Big band, solisti, jam session provenienti da tutta Italia, in rappresentanza di generi, età, stili e ispirazioni diversi.
Le esibizioni cominciano il 31 agosto da Scheggino in Umbria, perla della Val Nerina, per proseguire l’ 1 settembre a Camerino nelle Marche, con sede nella Rocca Borgesca, il 2 settembre ad Amatrice nel Lazio, il luogo più duramente colpito e divenuto simbolo stesso di questo terremoto, per concludersi il 4 settembre per tutta la giornata con esibizioni a Roma presso la Casa del Jazz e, in serata, la conclusione della kermesse a l’Aquila in Abruzzo. Contemporaneamente negli stessi giorni si terranno esibizioni e concerti in numerose città italiane grandi e piccole; tra queste Milano, Torino, Napoli, Novara, Parma, Catania, Courmayeur, Pisa, Cantalupo Sabina, Barrga, Empoli, Fano, Lecce, Nuoro, Sant’Anna Arresi, Lampedusa, ma le adesioni sono ancora in corso e l’elenco risulta quindi destinato a rimpolparsi. L’intento di tutte le manifestazioni, oltre ad una manifestazione di solidarietà per fare si che su quei luoghi non cali il sipario dell’indifferenza, è anche quello pratico di raccogliere fondi per la ricostruzione del Cinema Teatro Comunale di Amatrice, luogo simbolo della cultura locale, fondamentale per la ricostruzione del tessuto sociale di uno dei centri storici maggiormente colpiti dal sisma. “Jezz italiano per Amatrice” sarà seguito dai canali nazionali e locali della Rai Tv, da Radio Rai e raccontato in uno speciale di Rai Cultura. Non mancherà neppure una partita organizzata dalla nazionale di calcio “Jazzisti”, per raccogliere fondi da destinare all’acquisto degli strumenti musicali per la Banda di Amatrice, distrutti da sisma.
Anche il Festival internazionale di Musica di Ascoli Piceno nelle Marche, in programma dal 2 al 18 settembre, in un territorio fortemente danneggiato dal recente terremoto, renderà esplicito omaggio a tutte le vittime del disastro. Saranno 13 i concerti distribuiti in tre settimane, di cui due riservati agli allievi. In totale saranno 60 gli artisti coinvolti provenienti, tra l’altro, da Italia, Usa,Cina, Svizzera, Germania, Olanda e Inghilterra. Info: www.ascolipicenofival.org/
Info con calendario e programma delle esibizioni su www.casajazz.it/eventi/il-jazz-italiano-per-amatrice
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