Andar per parchi, giardini e vivai: si tratta di una delle ultime tendenze che, proveniente dal mondo anglosassone, si sta affermando decisamente anche in Italia. All’estero questo fenomeno ha già una precisa denominazione: garden tourism, o anche horticultural tourism. Nel Regno Unito i visitatori dei giardini di proprietà del National Trust sono stati circa 20 milioni tra 2013 e 2014, in Francia i soli giardini del castello di Villandry annoverano 350 mila ingressi all’anno, mentre negli Stati Uniti i visitatori di parchi e giardini superano addirittura quelli di Disneyland. Per quanto riguarda il nostro paese, Grandi Giardini Italiani – l’associazione nata 20 anni or sono riunendo 12 soggetti per un totale di 200 mila visitatori, oggi supera gli 8 milioni e raggruppa 125 soggetti distribuiti in 12 diverse regioni, di proprietà pubblica o privata. Solo a luglio scorso al network nazionale si sono aggiunti cinque nuovi parchi di elevato pregio ed importanza: sul Lago Maggiore Isola Bella, Isola Madre, Rocca di Angera e Villa Pallavicino, nonché il Castello di Torcrescenza a Roma.
Un notevole trend di crescita, con viaggiatori italiani e stranieri, per un turismo ecologico nella natura che è al tempo stesso ambientale, paesaggistico e culturale, capace di valorizzare il territorio e non di distruggerlo. Non è un caso che i colossi del florovivaismo nostrano abbiano aperto al loro interno dimore di charme o bed and breakfast, per poter offrire ai propri ospiti esperienze di giardinaggio, corsi, laboratori e workshop. Un trend captato in particolare da Flormart, il salone internazionale del florovivaismo, architettura del paesaggio e infrastrutture verdi, la cui 68° edizione si svolgerà a Padova dal 21 al 23 settembre 2017, con l’intento di qualificarsi sempre di più per le aziende italiane come perno per le iniziative di sviluppo a sostegno del settore.
In quest’ottica va annoverata la partnership tra Flomart e Radicepurafestival, che ha debuttato quest’anno a Giarre in Sicilia e si concluderà il 21 ottobre; design e natura, ma anche installazioni artistiche, workshop e laboratori sono gli ingredienti di una rassegna lanciata dalla famiglia Faro che, tra l’Etna e il mare Ionio, gestisce una delle più importanti Aziende florovivaistiche italiane, oltre ad un parco botanico composto da 14 giardini con 800 specie e 5 mila varietà di piante. Un’attività diversificata che arriva fino all’ospitalità alberghiera, con la dimora ottocentesca Donna Carmela (www.donnacarmela.com/), una serie di natural lodge costruiti secondo i dettami della bioarchitettura, a cui fanno da corollario un ristorante e le cantine Pietradolce. Il binomio vivai-turismo sta crescendo pure nel principale distretto florovivaistico italiano, quello di Pistoia, complice anche il fatto che quest’anno la città toscana è stata riconosciuta come Capitale italiana della Cultura. Qui tra i vivai più antichi si trova Mati 1909, al cui interno ospita l’Accademia italiana del Giardino e un rinomato ristorante agrituristico. Al Mati la voglia di sperimentare non manca mai, tanto che ha appena lanciato un “Giardino terapeutico” dedicato alle persone affette da Alzhaimer.
Nell’Agro Pontino in Lazio, per iniziativa dei vivai Aumenta, sta nascendo poi l’ambizioso progetto di un parco botanico che riunisca in un unico luogo le principali piante del patrimonio florovivaistico terrestre; si chiama il Parco dei Continenti e punta a rappresentare la biodiversità presente in Europa, Asia, Africa, America ed Oceania in un solo luogo ubicato al centro della penisola. Infine risulta opportuno ricordare che Padova, sede del Flormart, possiede il più antico orto botanico universitario del mondo, fondato nel lontano 1545 e da vent’anni inserito dall’Unesco nel Patrimonio dell’Umanità. Quest’anno la rassegna patavina sarà aperta anche al pubblico e non soltanto agli addetti ai lavori, e ospiterà un settore di 700 mq interamente dedicato alle orchidee, con fiori rari provenienti da Asia e America Latina.
Concludiamo ricordando che la XV° edizione del concorso nazionale “il Parco più bello d’Italia”, al quale hanno partecipato oltre mille concorrenti, ha visto come vincitori Villa Durazzo Pallavicini a Genova Pegli e Villa la Foce in Val d’Orcia. L’intento del concorso consiste nel fare scoprire un prezioso patrimonio ad oggi ancora poco conosciuto e del tutto degno di una maggior valorizzazione. Il network “Il Parco più bello d’Italia” conta oltre mille luoghi incantevoli in tutta la nazione ed è attivo con tutte le informazioni necessarie per visite, eventi e molto altro, anche attraverso la propria guida online www.ilparcopiubello.it.
Info: www.flormart.it/, www.radicepurafestival.com/it/, tel. 095 96 41 56, www.mati1909.com/, www.agriturismoaumenta.it/il-parco-dei-continenti/, www.grandigiardini.it/, tel. 031 76 900 57.
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