Quante volte, girando per le infinite strade secondarie del nostro affascinante paese, ci siamo rammaricati in presenza di tanti edifici pubblici (il discorso varrebbe anche per quelli privati, ma per questi vige unicamente la spietata legge del mercato) grandi o piccoli, importanti storicamente o no, in totale abbandono da gran tempo, quando invece – una volta restaurati – potrebbero essere destinati a qualsiasi uso sociale a favore della collettività locale, per ospitare e svolgere funzioni o servizi ora inesistenti. Il ripetuto coro di lagnanze deve essere evidentemente arrivato all’orecchio di un ente pubblico normalmente poco sensibile alle istanze popolari, l’Agenzia del Demanio statale, la quale forse in difficoltà nella gestione di un immenso patrimonio pubblico che, anche se in disuso e fatiscente, costa pur sempre danaro, ha deciso su suggerimento del Ministero dei beni culturali e il turismo, di aderire all’idea di alienare momentaneamente una piccola parte dei suoi possedimenti, affinchè adeguatamente ristrutturati possano essere proficuamente impiegati a scopo sociale, culturale, sportivo o turistico.
Ovviamente non un turismo consumistico, ma piuttosto quello slow legato ai percorsi di trekking e di pellegrinaggio storico lungo le antiche vie di comunicazione di un tempo. Ecco così nascere il progetto “Valore Paese – Cammini e Percorsi” per promuovere un turismo lento in aree poco battute ed attrezzate, offrendo un certo numero di strutture ora in disuso di proprietà dello Stato o di enti pubblici locali, in concessione gratuita per 9 anni (eventualmente rinnovabili), riservato esclusivamente a giovani, ad associazioni ed a cooperative di giovani under 40 anni. Si tratta in totale di 103 immobili disseminati per tutta la penisola e le isole, 43 di proprietà statale, 50 di enti locali e 10 dell’Anas, 44 situati lungo percorsi storici-religiosi e 59 lungo ciclovie: sono case cantoniere, antiche torri, ex caselli ferroviari, edifici scolasti dismessi, palazzi storici, piccole caserme nonché ex case del fascio e strutture di vario altro tipo.
Fino all’ 11 dicembre 2017 è possibile scaricare sul sito web dell’Agenzia del Demanio(www.agenziademanio.it/opencms/it/consultazionipubbliche/camminiepercorsi/) il relativo bando e tutta la relativa documentazione per gli edifici statali, mentre altrettanto dovrebbero fare anche gli enti locali. E’ la prima volta che il Demanio affida a privati propri beni in comodato gratuito. La valutazione si baserà sugli elementi qualitativi del progetto, che dovrà essere coerente con la filosofia e le finalità dell’iniziativa. L’ipotesi di recupero del bene dovrà prevedere nuove funzioni in grado di offrire servizi ai viaggiatori, oltre a tutelare il carattere storico e identitario dell’immobile e del contesto in cui risulta inserito. Si terrà poi conto della potenzialità sia in termini di sviluppo turistico e relativo beneficio economico e sociale per la località, sia in termini di promozione dello slow travel. Infine tra i fattori incidenti sul punteggio della proposta anche la sostenibilità ambientale della stessa e le azioni specifiche previste per la salvaguardia e la tutela dell’ambiente, come l’uso di materiali bio-eco compatibili e di tecniche e dispositivi bioclimatici, oltre ad un’elevata efficienza energetica con bassi consumi e produzioni da fonti rinnovabili.
L’Italia possiede un gran numero di percorsi, spesso sconosciuti dai più in quanto celati in zone interne, di escursionismo o ciclabile su percorsi di interesse ambientale, storico o religioso, come la Ciclopista del Sole di 3.000 km dal Brennero fino alla Sardegna, poi la Via Francigena attraverso la penisola, l’antica Via Appia romana, 600 km dalla capitale aii porti pugliesi, il Cammino di Francesco, 450 km tra Toscana, Umbria e Lazio, o la ciclovia Vento, Sole e Acqua lungo l’acquedotto pugliese. Tra i beni a disposizione le ex case del fascio di Ro Ferrarese (Ferrara) e Vinzaglio (Novara), il convento di San Marco a Sant’Angelo dei Lombardi (Avellino), la Torre Angelara a Salerno e la Torre della Battaglia a Serramazzoni (Modena), la casa cantoniera di Borgo Grappa a Latina, i caselli ferroviari di Altamura, Grumo Appula e Toritto (Bari), oltre alla struttura antiaerea presente ad Alghero (Sassari). E poi un fabbricato rustico in provincia di Lucca, il castello di Blera vicino a Viterbo, un vecchio mulino nel Pavese e una masseria ad Ugento (lecce). Il progetto “Valore Paese – Cammini e Percorsi”, che fa parte del Piano Strategico del Turismo e del Piano Straordinario della Mobilità turistica, dispone inoltre di un finanziamento del Ministero del Turismo di tre milioni di euro, onde poter fornire un tutoraggio alle start up partecipanti all’iniziativa ed accompagnarle nei primi due anni di vita.
In autunno è previsto pure un secondo bando relativo ad immobili pubblici di maggior pregio o maggiore consistenza, per essere offerti in concessione di valorizzazione fino a 50 anni e con un canone di affitto, per essere recuperati ed usati come piccoli hotel, punti di ristoro, centri di assistenza, luoghi per attività ricreative, culturali e di formazione,, botteghe artigianali, o anche spa e presidi medici, al fine di rispondere alle esigenze di accoglienza, sosta, svago, relax e ristoro per turisti, pellegrini e ciclisti.
Info: www.agenziademanio.it, info@camminiepercorsi.it
Testo/Giulio Badini– Foto/Google Immagini