L’occasione per visitare a Bologna Fico Eataly World è stata data a May-Britt Moser, grazie alla sua presenza come relatrice al ‘IV Festival della scienza medica’, che si è svolto nella città felsinea, nel Palazzo Re Enzo dal 3 al 6 maggio 2018, e che quest’anno ha avuto come tema ‘Il Tempo della cura’. Un evento importante, nato con l’intento di rendere accessibile al grande pubblico la cultura medico-scientifica e che, da quattro anni, dà appuntamento a scienziati e studiosi di fama internazionale e massimi esperti nei molti campi della ricerca e dell’innovazione, come il virologo Roberto Burioni, l’infettivologo Claudio Viscoli, i neuroscienziati Fiorenzo Conti e Chiara Cirelli. O come il medico statunitense Robert Lefkowitze, che nel 2012 ha vinto col collega Brian Kobilka il Nobel per la chimica e, appunto, May-Britt Moser, premio Nobel per la Medicina nel 2014, per i suoi studi sul sistema di navigazione dei mammiferi.
Il 4 maggio la neuroscienziata norvegese ha visitato il Parco dell’agroalimentare più grande del mondo, accolta da Tiziana Primori, amministratore delegato di Fico-Eatalyworld. Una visitatrice d’eccezione, annoverata tra quel primo milione di persone che dal giorno dell’inaugurazione, il 15 novembre 2017, in poco meno di 6 mesi ha stabilito «Un record di presenze inaspettato», come disse in conferenza stampa a febbraio scorso la stessa ‘Ceo’. Perché, se a soli tre mesi dal taglio del nastro, questa «Disneyland italiana del cibo» – come la definì il deus ex machina di Eataly, Oscar Farinetti – aveva già raggiunto circa 750mila visitatori, è stato solo grazie a un lavoro certosino e collegiale che ha portato a Bologna – dall’Italia e dall’estero – migliaia di persone e intere scolaresche. Non solo per visitare la Torre degli Asinelli, la fontana del Nettuno o la Basilica di San Petronio, ma principalmente per vivere questo innovativo e più grande parco tematico al mondo sulla cultura del cibo e l’agroalimentare, capace finora di alimentare un giro d’affari superiore ai 13 milioni di euro. Le previsioni calcolano che a regime si dovrebbero toccare i 6 milioni di visitatori.
Se Bologna risulta rinomata per i tortellini, le lasagne, le tagliatelle al ragù o il tradizionale e ricco carrello con i bolliti, che puoi trovare ‘Da Bertino’, il ristorante non distante dalla stazione centrale dove un tempo era facile pranzare con Lucio Dalla, anche grazie a Fico Eataly World la città felsinea è diventata un leader dell’enogastronomia mondiale. E non sembra dunque un caso se il 2018 è stato proclamato l’anno del cibo italiano, e a novembre, proprio a Bologna, si terranno i primi ‘Stati generali internazionali della dieta mediterranea’. Nel frattempo i progetti di Eataly sono quelli di espandersi il più possibile all’estero, con la creazioni di consistenti punti vendita sul modello di Fico nelle principali capitali e città straniere, a cominciare da quell’immane mercato in crescita che è la Cina. Per affermare e consolidare sempre di più il primato agro-alimentare del Made in Italy di qualità.
Info: www.eatalyworld.it
Testo/Maurizio Ceccaioni – Foto/Fico Eataly World e Google Immagini