C’era una volta, quarant’anni fa, un giovane professore di lettere veneziano, come tanti lagunari appassionato di viaggi e di avventure, ma che con lo stipendio di insegnante sarebbe però andato poco lontano. A quell’epoca tra i giovani avventurosi – soprattutto francofoni – andavano di moda i “peugeotari”: in estrema sintesi erano ragazzi che in autunno compravano un’auto Peugeot scassata e in gruppo con due soldi in tasca partivano per gli stati del Magreb; in Africa si può vivere con poco, il fumo era buono e facile da trovare (in Algeria anche vino e liquori), scorazzavano per mesi su strade e piste del Sahara divertendosi come matti poi, a primavera, vendevano l’auto a prezzi stramaggiorati e se ne tornavano in Europa con un piccolo gruzzolo e un gran bagaglio di esperienze. Qualcuno si è innamorato perdutamente dell’Africa, intuendo come da un gioco avrebbe potuto derivarne una professione. Erano nati il turismo sahariano ed i viaggi d’avventura: con circa un milione di lire si volava da Parigi o da Roma nel cuore del Sahara, e dormendo in tenda si esploravano con i fuoristrada dei tuareg per una settimana tutte le infinite meraviglie del deserto.
Il nostro amico veneziano Sergio Scarpa fu in Italia tra i primi a capirlo ed a praticarlo, e assieme ad una dozzina di compagni dette vita a Kel12 (tribù in lingua tuareg). Nel tempo questo tour operator di nicchia, più volte passato di mano, si è affermato come uno dei migliori nel campo del turismo di avventura, di scoperta e culturale, con un catalogo dedicato a coprire ogni angolo del pianeta, arrivato a diventare tra i grandi viaggiatori un vero oggetto da collezione, sia per i contenuti che per le straordinarie immagini. Il meglio del meglio da parte di esperti professionisti.
Meno necessario di presentazione invece il National Geographic Expeditions, brand di viaggi ad elevato contenuto culturale e accompagnati da esperti, facente capo alla celebre associazione geografica americana, fondata 130 anni fa ed editrice dell’altrettanto celebre omonima rivista. Per la sua espansione in Italia ed in Europa, il tour operator statunitense ha compiuto un’attenta analisi del mercato italiano dei viaggi, durata ben tre anni, arrivando alla fine ad identificare in Kel12 l’operatore ideale per prodotti e per organizzazione adatto alla propria clientela. Ne è scaturito un accordo, valido almeno fino al 1922, in base al quale i due operatori usciranno (a settembre 2018) con un unico catalogo a doppio marchio, ma proponendo gli stessi itinerari. A maggio invece sarà in edicola, allegato alla rivista National Geographic, una sintesi di catalogo ridotto, mentre dallo stesso mese si potrà trovare on line il nuovo catalogo comune.
Fiore all’occhiello dell’offerta viaggi targati Kel12 – National Geographic Expeditions saranno le Land Expeditions, tour accompagnati da esperti di tradizioni locali, geologi, vulcanologi, biologi e archeologi; dedicate invece a chi preferisce un viaggio individuale saranno le Private Expeditions, mentre le Family Expeditions sono rivolte a quanti, pur avendo bambini, non vogliono rinunciare ad una vacanza di qualità. Non mancano infine le proposte europee e quelle italiane, per chi può fuggire solo per pochi giorni o preferisce non spostarsi troppo, le Active Expeditions per la pratica di sport attivi all’aria aperta, e poi le Photography Expedition, guidate da esperti fotoreporter per gli appassionati di fotografia e di cinematografia.
I grandi viaggiatori nostrani, quelli che non si accontentano, da questo connubio avranno a disposizione nuove straordinarie opportunità.
Info: www.kel12.com – info@kel12.com – tel. 02 281 81 11
ByTerreIncognite – FOTO/KEL12 e GOOGLE IMMAGINI