Può sembrare strano, ma uno dei treni più lussuosi al mondo, cugino esotico dell’Orient Express, ma tra ben altri paesaggi, non sferraglia tra le contrade d’Europa o del nord America, bensì tra le savane africane, nell’estremo meridionale del continente. Si tratta del Rovos Rail, the Pride of Africa, con base a Pretoria in Sudafrica, da dove una serie di sbuffanti locomotive trascinano eleganti vagoni in stile vittoriano anche attraverso altre nazioni australi limitrofe, consentendo di ammirare l’Africa dal finestrino, ma anche di scoprirla durante le soste con escursioni e safari, attraverso un viaggio estremamente elegante e confortevole, per pochi eletti.
Tutto inizia nel 1989, quando l’imprenditore sudafricano Rohan Vos (da cui l’acronimo Rovos), commerciante di automobili in una piccola città carbonifera, appassionato di motori e di treni che aveva già salvato dalla rottamazione e restaurato varie locomotive a vapore e vecchie carrozze in legno, decide di agganciare alcune delle sue carrozze ai convogli nazionali per viaggiare assieme a parenti ed amici. L’idea risulta valida, ma capisce in fretta che, per affermarsi come imprenditore nel settore, non può agganciarsi ai convogli pubblici, ma deve creare dei convogli autonomi di grande eleganza che viaggiano esclusivamente a scopo turistico, secondo le esigenze dei viaggiatori internazionali. Per quanti non lo sapessero, il Sudafrica è la nazione con la maggior estensione della rete ferroviaria di tutto il continente. Evidentemente l’idea incontrò un successo maggiore del previsto, se dieci anni dopo il Rovos viaggiava in permanenza con due convogli da venti carrozze ciascuno, spingendosi fin oltre i confini patri nei deserti della Namibia, alle cascate Vittoria in Zimbabwe e in un safari di oltre sei mila chilometri fino alla Tanzania. Oggi conta 250 dipendenti e la locomotiva più vecchia in attività risale al 1894. I grandi capannoni annessi alla stazione ospitano, su una superficie di 10 mila mq, le officine di riparazioni con 15 linee di binari, cucine, lavanderie e altri servizi connessi, nonché un piccolo museo storico.
L’atmosfera e l’eleganza cominciano fin dalla stazione privata di Capital Park, antica stazione pubblica di Pretoria ora base della compagnia, che con colonnati, balconi, aiuole e fontane tutto sembra fuorché una stazione, in un contesto assai old british, con una sala d’aspetto in stile coloniale rigorosamente vintage: comodi divani Chesterfield in pelle, poltrone in tessuti gobelin, moquette con decori Old England, mobili primi Novecento, stampe d’epoca alle pareti. La locomotiva sui binari sbuffa, l’impeccabile capotreno chiama all’appello i passeggeri, i facchini in livrea verde caricano i bagagli, schiere di guardarobiere sfilano veloci con pile di biancheria che lascia una scia di fragranze. L’accoglienza a bordo è quella che ci si aspetterebbe di trovare in una dimora patrizia britannica: venti carrozze anni Venti e Trenta e trentasei cabine-suites, per un massimo di 72 passeggeri, con pannelli in mogano alle pareti capaci di creare un’atmosfera calda e ovattata. Un lusso understated che si sposa con un’elegante raffinatezza d’altri tempi. Nelle suites il decoro vecchio stile, che ha permesso di recuperare accessori originali del periodo edoardiano come vasche da bagno, lavabi in acciaio con vetuste rubinetterie inglesi, maniglie d’ottone, ventilatori e plafoniere art dèco, ha dovuto fare qualche concessione alla moderna tecnologia: aria condizionata e frigobar nascosti nella scrivania, pieni delle proprie bevande preferite. Tutto si presenta lussuoso, ma di un lusso discreto, raffinato, mai eccessivo e volgare. Niente radio e televisione, malvisti in pubblico cellulari, tablet e pc, ragazzi solo oltre i 13 anni e rigorosa separazione tra fumatori e non. Solo tre tipologie delle 36 suite, tutte climatizzate e con bagno privato: Pullman di 7 mq, Deluxe di 10 e Royal di 16, con bagno a vasca e doccia.
Nella dining car si cena al lume di candela tra decori liberty, fiori esotici, piatti di porcellana, posateria d’argento e bicchieri di cristallo di Boemia. Di giorno, per le escursioni, passa un abbigliamento casual, ma di sera a cena di rigore l’abito elegante. Pranzi e cene, annunciati dal suono di un going, sono un trionfo di alta cucina locale e internazionale, accompagnata da selezioni dei migliori vini sudafricani. La vettura in fondo al treno è invece un salotto panoramico dalle grandi vetrate che funge da punto d’incontro tra l’eterogenea varietà dei passeggeri, da sala da gioco e di lettura, per il rito del the con torte e biscotti caserecci. Quella centrale a cielo aperto consente invece di ammirare di giorno il succedersi dei paesaggi, di notte la romantica volta stellata, alla ricerca di Orione e della Stella del Sud. Alle stazioni di sosta schiere di jeep con i ranger attendono i passeggeri per visite, escursioni e safari. Il Rovos Rail costituisce sicuramente una delle situazioni più affascinanti e di charme che sia dato di vivere sulle rotaie, e al tempo stesso per sentirsi parte integrante della storia dell’Africa.
Si può scegliere tra diversi itinerari, da 2 fino a 15 giorni: il Pretoria-Cape Town di tre giorni, 1.600 km in grado di offire un buon spaccato sul paese, attraversa le zone aurifere di Witvatersrand, visita a Kimberly il Museo dei Diamanti e la miniera diamantifera a cielo aperto del Big Hole, la cavità artificiale più profonda al mondo; il Pretoria-Cascate Vittoria in Zimbabwe in quattro giorni; il Pretoria-Durban, tre giorni per raggiungere la costa sull’oceano Indiano, con visita a due riserve naturali; il Cape Town-Gorge, due giorni lungo la Garden Route tra vigneti, cantine e distilleri; The African Collage, un percorso di nove giorni da Pretoria a Cape Town, con numerose visite e safari; il Namibia Safari di 9 giorni; il Dar as Salam di 15 giorni fino in Tanzania e infine il Golf Safari, nove giorni tra Pretoria, Durban, San City e Pretoria per cimentarsi sui migliori green del Sudafrica, ma anche con intenso programma di visite per gli accompagnatori.
Le quote variano a seconda della durata, della sistemazioni a bordo, delle attività a terra e della stagione. In ogni caso sono sempre all inclusive, comprendono cioè davvero tutto: escursioni, attività, bevande di ogni tipo e lavanderia. In Italia alcuni tour operator offrono pacchetti completi voli e treno: tra questi Atacama (www.atacama.it), Serena Tourist Service (www.serenatourist.it) e Viaggiamo (www.viaggiamo.it). Da alcuni anni la Rovos dispone anche di tre pittoresche guesthouse sul mare lungo la costa di False Bay presso Cape Town.
Info: www.rovos.com/ reservations@rovos.co.za www.stjamesguesthouses.com
Testo/Giulio Badini – Foto/Google Immagini