C’è lo Spinosauro, con la sua fila di aculei sulla schiena, lo Pteranodonte, predecessore degli uccelli con membrane alari di 9 m di apertura, il Pachicefalosaurus con potenti corna e forti ispessimenti craniali ideali per il combattimento, poi i Brachiosauri dai colli e dalla coda lunghissimi (fino a 25 m) e dal peso di 50 tonnellate, l’Anchilosaurus dalla possente coda a martello usata per sfrondare la vegetazione e mettere in luce le prede, fino all’enorme Tirannosaurus Rex, il maggiore di tutti questi bestioni lungo 12 m ed alto 9, con denti affilatissimi come lame di spada ed una pressione mandibolare di 6 tonnellate, simbolo del mondo di 65 milioni di anni or sono. Sono solo alcuni dei nomi dei giganti preistorici in mostra a Milano fino al 3 febbraio 2019 presso la Fabbrica del Vapore, ex fabbrica dismessa di treni e tram oggi trasformata in centro di produzione culturale.
Dinosaur Invasion costituisce la rappresentazione ideale di un parco giurassico con una trentina di dinosauri a grandezza naturale, ricostruiti con la massima fedeltà fisica e comportamentale secondo le più recenti indicazioni degli studiosi del settore, ed ambientati con cura in 17 diverse isole scenografiche a narrare l’ambiente dal punto di vista ecologico dove vivevano, per coinvolgere bambini, ragazzi e famiglie. Il risultato è un formidabile viaggio a ritroso nel tempo, che parte dall’Era Mesozioca di 250 milioni di anni fa e risale nel tempo passando per il periodo Triassico, Giurassico e Cretaceo, accompagnando tutto l’arco evolutivo della terra in questo lungo arco di tempo, seguendo in particolare lo sviluppo dei suoi maggiori abitanti di ogni epoca, i dinosauri, fino alla loro estinzione avvenuta 65 milioni di anni or sono, in seguito agli sconvolgimenti climatici ed ambientali causati dall’impatto di un enorme meteorite con la superficie terrestre. Questi animali del passato, che tanto hanno inciso sulla fantasia dell’uomo moderno, sono noti alla scienza soltanto da poco più di un secolo e mezzo; il loro nome, dalle parole greche deinos e sauros = terribili lucertole, fu coniato dal paleontologo inglese Richard Owen nel 1842.
Grazie all’evoluzione della moderna tecnologia degli animatronics (tecnica che utilizza componenti elettronici e robotici per dare autonomia di movimento a pupazzi meccanici), i vecchi mastodontici dominatori della terra in esposizione a Milano muovono corpo, arti, testa, lingua, bocca, ali ed artigli come se fossero veri e vivi, con un enorme effetto di suggestione, completata dal contesto di giungla con un gran numero di piante tropicali artificiali dove queste meccaniche sono state collocate, dagli effetti speciali e luminosi robotizzati, in un tutto che riporta verosimilmente i visitatori all’habitat dell’ era giurassica.
Ma Dinosaur Invasion non è soltanto una mostra coinvolgente sotto l’aspetto emotivo: essa risulta infatti volutamente impostata su aspetti scientifici e divulgativi, capaci di affrontare tematiche di stretta attualità come la vita sulla terra, evoluzionismo, scomparsa di specie, cambiamenti climatici, biodiversità, nicchia ecologica, e tante altre. Una mostra non solo per vedere quindi, ma anche per ragionare.
La visita dura mediamente un’ora, con possibile uso di audio-video guide su testi esplicativi realizzati da Alessandro Cecchi Paone; volendo si possono prenotare visite guidate e Fast Track, con entrata senza fare la coda. Presenza di area ludica riservata ai bambini con giochi interattivi, laboratori didattici per scavi paleontologici e caffetteria.
Prezzi: adulti 13 €, bambini 3 – 12 anni, over 65 e studenti 10 €, gratis per bimbi inferiori.
Orari: da martedì a domenica ore 10 – 19; dall’8 dicembre 2018 al 6 gennaio 2019 aperto tutti i giorni.
Info: Fabbrica del Vapore, via Procaccini 4, Milano,
www.dinosaurimilano.it – info@dinosaurimilano.it – tel. 02 65 97 728 –
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