Quanti hanno avuto la fortuna di vederla sostengono che non esiste in natura nessuno spettacolo più intrigante ed affascinante, unico e neppure lontanamente comparabile, con questi fasci di luci incredibili giallo-verdi saltellanti nell’atmosfera per tutta la notte, mentre il cielo assume dominanti psichedeliche inimmaginabili. Ma, soprattutto, un fenomeno estremamente vario, mai uguale a se stesso, impossibile da descrivere per la continua trasformazione e l’assoluta irrealtà. Stiamo parlando dell’aurora boreale (o aurora polare), un complesso fenomeno ottico ed astrofisico dell’atmosfera terrestre di origine solare, caratterizzato da bande luminose di un’ampia gamma di forme e colori rapidamente mutabili nel tempo e nello spazio, avvistabili unicamente a causa del campo magnetico in due ristrette fasce attorno ai poli magnetici della Terra, l’uno a nord e l’altro a sud.
Il fenomeno viene prodotto dall’interazione di particelle (protoni ed elettroni) di origine solare, che al contatto con la ionosfera emettono luci di varia lunghezza d’onda. Rilevante il fatto come l’origine delle aurore si trovi a ben 149 milioni di km dalla Terra, sulla superfice del Sole, da cui partono trasportati dai venti solari le particelle energetiche emesse dal Sole, le quali in circa 50 ore raggiungono la ionosfera terrestre (situata ad un’altezza di 100 – 500 km dal suolo), viaggiando ad una velocità stratosferica di 400 – 800 km al secondo e portandosi dietro una parte del campo magnetico solare. Le aurore possono presentarsi con forme molto varie. In genere si presentano sotto forma di archi e raggi di luce brillanti giallo-verdognolo (ma anche rossi o di altri colori), ad un’altezza di almeno 100 km sopra la superficie terrestre, si muovono nel cielo per centinaia di chilometri lungo il campo magnetico e possono stare fermi oppure muoversi, emettendo suoni elettrofonici sotto forma di sibili.
Una delle località a noi più vicine e con maggiori probabilità di potervi ammirare aurore boreali strabilianti risulta costituito dalla cittadina di Tromso, situata a 350 km a nord del Circo Polare Artico e maggiore città della Norvegia settentrionale, un insieme di fiordi, montagne ed isole a 70° di latitudine nord, in un luogo ideale per svolgere diversi tipi di pratica di avventura artica come escursioni in slitta trascinate da mute di cani esquimesi oppure tirate da renne, safari fotografici in mare alle balene, passeggiate con racchette da neve o sci di fondo, tour in motoslitta nelle foreste, con la natura a due passi dal centro, con aquile, balene e foche a mezzora d’auto. Non a caso nell’800 era definita “la porta dell’Artico”, in quanto utilizzata come punto avanzato di partenza per le spedizioni artiche ed al Polo Nord. Da settembre ad aprile è il momento migliore per avvistare le aurore boreali, mentre da maggio a luglio regna il fenomeno del sole di mezzanotte, con il giorno che non finisce mai, così come in inverno non è mai proprio buio del tutto. Tromso rappresenta anche l’unica destinazione a nord del Circolo Polare Artico più facile da raggiungere, essendo collegato da diversi voli giornalieri con Oslo e buone coincidenze anche per Londra, Helsinki e Stoccolma.
L’operatore torinese “Explorando” (www.explorandoviaggi.it – info@explorandoviaggi.it , tel. 011 54 05 20), specializzato in viaggi culturali con accompagnamento qualificato, propone un breve soggiorno attivo nella natura artica di Tromso di 4 giorni – 3 notti, con partenza il 16 gennaio 2019. Il programma prevede una mattinata di escursioni in slitte trainate da cani husky, una sera e notte per ammirare l’aurora boreale, una giornata per attività opzionali quali tour in motoslitte, crociere per avvistamento balene, escursioni su slitte trainate da renne, visita ad un villaggio tradizionale di Sami ed alle loro renne, oppure visita della città ed in particolare del Museo Polaria, dedicato alla fauna ed all’esplorazione artica. Quote da 1.295,00 euro con volo Lufthansa da Torino, alloggio in hotel 4 stelle con colazioni, due cene ed un pranzo, accompagnatore ed attività indicate.
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