Con le festività natalizie la stagione dello sci entra in pieno fervore con il tutto esaurito, anche se il meglio le piste lo offrono più avanti, in febbraio marzo, quando fa un po’ meno freddo e le giornate tendono ad allungarsi. Sarà per la presenza massiccia di Alpi ed Appennini, ma gli italiani amano parecchio lo sci: su una popolazione attiva compresa tra 18 e 65 anni (circa 39 milioni), 2 milioni praticano lo sci alpino, 1 milione lo snowboard, 1,8 lo sci di fondo ed oltre un milione altre attività sulla neve, per un totale di 6 milioni, pari a circa un sesto del totale, cioè il 16, 2 %. In Europa soltanto svizzeri ed austriaci registrano dati superiori ai nostri, con rispettivamente l’80 ed il 66 %, mentre ultimi sono gli spagnoli con un misero 5 %.
A frenare un ulteriore sviluppo di questa pratica sono spesso i costi, a cominciare dall’ingente costo di attrezzatura ed abbigliamento, che se si vuole essere alla page può arrivare a cifre davvero ragguardevoli (e soltanto in parte può essere noleggiato), per finire con le spese di skilift e quelle di soggiorno, in genere relativamente alte. Proprio per cercare di abbassare le spese di queste due ultime voci Holidu, motore di ricerca per case vacanze con un patrimonio immobiliare in tutto il mondo di quasi dodici milioni di appartamenti,, ha redatto una classifica delle stazioni sciistiche italiane più economiche, o meglio quelle che costano un po’ di meno relativamente a skipass e soggiorno, precisando che l’alloggio in appartamenti e residence costano in genere un po’ meno che non quelli in hotel, ed ancora che in bassa stagione si può risparmiare qualcosa rispetto alle medie riportate.
La località più conveniente in assoluto risulta essere Pinzolo, in alta Val Rendena (Trentino), piccola località perfetta per destreggiarsi sugli sci lungo i 32 km di piste per ogni difficoltà e livello; intima ed accogliente, ma pure risparmiosa: in alta stagione lo skipass giornaliero costa 41 euro ed altri 35 si spendono per l’alloggio. Al secondo posto il comprensorio sciistico trentino della Val di Fiemme, nel cuore delle Dolomiti, dove il giornaliero in alta stagione costa solo 50 euro, mentre il pernottamento è il più economico in assoluto, a soli 28 euro a persona. La medaglia di bronzo tocca al comprensorio della Via Lattea in Piemonte, con lo skipass più economico di tutti, a soli 38 euro, mentre l’alloggio a 47 euro costa un po’ più della media; in compenso l’offerta risulta amplissima: ben 212 piste, per un totale di 400 km.
A seguire il comprensorio del Monte Rosa, tra Piemonte e Valle d’Aosta, con il giornaliero a 50 euro e l’alloggio a 38; quindi Folgaria-Lavarone Alpe Cimbria in Trentino con 66 piste per un lunghezza di oltre 100 km, dove si spendono 42 euro per lo skipass e tra 47 e 29 per l’alloggio; Passo del Tonale, tra Lombardia e Trentino, dove per il giornaliero si spendono 45 euro e l’alloggio varia da 28 a 44 euro, secondo il periodo; a Bormio in alta Valtellina (Lombardia), già sede di due campionati del mondo, lo skipass costa 43 euro, mentre per il pernottamento in alta stagione si spendono ben 56 euro, per scendere a 31 in bassa, nella trentina Val di Fassa, una delle più belle vallate delle Dolomiti, il giornaliero costa 53 euro e l’alloggio tra 35 e 47; il comprensorio Breuil-Cervinia-Valtournenche in Valle d’Aosta ai piedi del Cervino richiede 48 euro per sciare e tra 41 e 53 per l’alloggio; infine ancora la Valle d’Aosta con Cormayeur, ai piedi del Monte Bianco con vista sul Cervino e sul Rosa, la più cara tra queste, dove lo skipass costa 104 euro e l’alloggio tra 39 e 50. Le località più care in assoluto per sciare sono invece Livigno in alta Lombardia, Plan de Corones in Val Pusteria (Alto Adige), l’elegante Madonna di Campiglio in Trentino, la dolomitica Alta Badia (Alto Adige) di lingua e cultura ladina, la Val Gardena, ancora nelle Dolomiti (Alto Adige), per chiudere con la veneta Cortina d’Ampezzo, la più costosa in assoluto.
Fuori dai patri confini si possono trovare mete risparmiose, neppure troppo distanti, ad esempio in Francia ed in Germania. In quest’ultima troviamo una delle mete più economiche d’Europa: si tratta di Fichtelgebirge in Baviera, verso il confine con la Repubblica Ceca, dove per sciare e dormire si possono spendere in tutto 41 euro. Se si vuole restare invece sulle Alpi, nella Provenza francese si può trovare la località sciistica di Chabanon che è la più economica di tutte: per sci ed alloggio si spendono in totale 43 euro. Se poi ci si rivolge all’Europa dell’est si possono trovare prezzi ancora più competitivi: nella località sciistica e termale di Szczawnica, nel estremo sud della Polonia, probabilmente la più economica del continente, si possono spendere solo 33 euro per skipass e pernottamento.
Quali sono invece le località più esclusive, e quindi anche più costose d’Europa per sciare ? Austria, Svizzera ed Italia sono le tre nazioni che si contendono da sempre il primato, ed anche quelle che offrono i migliori comprensori sciistici, le piste migliori, la migliore esposizione e pure gli alloggi più confortevoli., non a caso tutte nell’arco alpino. La top 10 delle stazioni più costose vede ben quattro località austriache (Serfaus-Fiss-Ladis con 157 euro, St Anton am Arlberg 154, Kitzbuhel 147 ed Ischgl con 140), tre svizzere (Zermatt con 174 euro, la più costosa di tutte, St. Moritz 156 e Andermatt 144). A completare la spagnola Baqueira-Beret, nei Pirenei catalani con 145 euro, ed infine l’Italia con le esclusive Cortina d’Ampezzo (Veneto) e Val Gardena (Alto Adige), entrambe sotto le spettacolari Dolomiti.
Info: www.holidu.it –
Testo/Giulio Badini – Immagini Google