Dopo il grande successo della manifestazione dedicata al Torrone, ecco che Cremona –città padana lombarda al confine con l’Emilia – lancia un’altra sfida con un originale evento rivolto questa volta ai formaggi, altro vanto della produzione gastronomica locale; non a caso la kermesse s’intitola “Formaggi&Sorrisi” – Cheese & Friends Festival, e si terrà dal 12 al 14 aprile 2019 con la sua prima edizione. Ed ancora una volta la città sarà al centro di un importante e imperdibile appuntamento, destinato non solo agli addetti ai lavori ma pure al grande pubblico, ai bambini ed alle famiglie, con l’obiettivo di far conoscere il considerevole mondo dei formaggi attraverso degustazioni dei migliori prodotti territoriali.
“La scelta di Cremona, ha dichiarato Libero Giovanni Stradiotti (nella foto), Presidente del Consorzio del Provolone della Valpadana e promotore della manifestazione, non è affatto casuale. Qui siamo nel cuore del distretto lombardo dei formaggi e qui nascono alcuni dei più interessanti tra le oltre 400 varietà prodotte nel nostro Paese. Che noi vogliamo presentare ed offrire al pubblico in modo nuovo, legandoli al loro territorio d’origine, dal quale hanno derivato le loro peculiari specificità”
Nei tre giorni dunque, le strade, i portici, i negozi e le piazze della città saranno palcoscenico di produttori caseari e non, i quali offriranno la possibilità di far assaggiare ed acquistare i loro manufatti. Inoltre sono previsti show cooking dove chef stellati esporranno in maniera creativa, “fuori dall’ordinario”, tutto ciò che si possa fare con il formaggio, mentre il confronto sarà affidato agli esperti di opposte opinioni, con sfide tra formaggi neri e bianco latte, in una coinvolgente partita a Dama vivente, oppure tra formaggi impiccati o appesi come il Caciocavallo e quelli sotterrati, come il Fossa di Romagna e molto altro ancora. Oltre a ciò è prevista anche un’altra competizione: “Cheese to cheese: gli agriturismi lombardi si sfidano”. Si tratta di un gruppo scelto di aziende agricole delle diverse provincie lombarde che si contenderanno i formaggi bianchi e dove alla fine verrà decretato il miglior formaggio artigianale, realizzato negli agriturismi lombardi selezionati con cura dal giornalista Giorgio Cannì, esperto in food e tempo libero.
Infine durante l’evento, in molte location della città, ci saranno altri momenti ed occasioni per degustare i formaggi con abbinamenti classici e/o ricercati e particolari, onde esaltarne tutte le sue qualità, oltre a teatri di strada a cielo aperto con giocolieri, mangiafuoco, musiche, danze, equilibristi e saltimbanchi per la gioia dei bambini. A proposito: mascotte della kermesse, probabilmente, sarà “Provolino”
Info: www.formaggiesorrisi.it
La storia centenaria del Provolone Valpadana, legata indissolubilmente alla sua terra d’origine, vale la pena raccontarla. Ha ottenuto l’appellativo D.O.P. per il suo sapore unico ed inconfondibile, grazie a tutte le persone che, negli anni, hanno saputo mantenere inalterati sapore e genuinità, ma anche e soprattutto le antiche tradizioni di produzione, ragione per cui si è meritato a livello internazionale la medaglia al gusto ed al sapore. Il Provolone (in quanto provola di grandi dimensioni) nasce nella seconda metà del XIX secolo, dall’unione tra la cultura casearia delle “paste filate” proveniente dall’Italia del Sud, e la vocazione lattiero-casearia della Valle Padana. Nel 1861 l’unificazione d’Italia rende possibile il superamento delle barriere tra le diverse aree della penisola, e quindi l’insediamento nella Valle Padana di imprenditori provenienti dall’Italia meridionale, determinati nel promuovere ed a diffondere in tutto il territorio nazionale la cultura e il consumo dei formaggi a pasta filata.
Info: Consorzio Tutela Provolone Valpadana, Piazza Marconi,3 – 26100 Cremona
tel. +39 37230598, www.provolonevalpadana.it, segreteria@provolonevalpadana.it
Ciò che rende Cremona unica e famosa nel mondo, a parte torrone e formaggi, è sicuramente l’arte della liuteria, nata ad opera prima di Andrea Amati nel XVI secolo, poi con i Guarneri e dulcis in fundo con Antonio Stradivari, il più grande di tutti, nel XVIII secolo, per finire ai giorni nostri con i lituai i quali hanno continuato instancabilmente a coltivarla, dando così alla città un imprinting particolare. Per gli amanti del genere e per i visitatori colti e curiosi, segnalo il Museo del Violino, situato in Piazza Marconi, dove risulta possibile conoscere e scoprire in maniera più approfondita la storia di questa meravigliosa arte.
Info: www.targetturismo.com, info@targetturismo.com
Testo e foto/Anna Maria Arnesano