Parecchi tour operator scrivono nei loro cataloghi, oppure sui loro programmi di viaggio: “accompagnamento qualificato”, ben sapendo quanta importanza possa rivestire per il buon esito di un tour di gruppo la figura dell’accompagnatore, soprattutto su certe destinazioni nel terzo mondo. Si tratta di mettersi d’accordo sul significato da attribuire all’aggettivo “qualificato”: qualche volta può trattarsi di archeologi, di naturalisti o di studiosi di storia dell’arte, con un bagaglio di esperienze in materia, di capacità didattiche e di guida di gruppi, talaltra di giovani appassionati di viaggi, con qualche nozione linguistica ed una lettura accelerata all’ultimo momento di una guida sulla destinazione. Tra i due estremi parecchie possibili vie di mezzo, in grado di determinare il buon esito – o meno – di un viaggio, anche in relazione alle difficoltà intrinseche. E pure di giustificare una differenza di prezzo tra un viaggio ed un altro apparentemente uguale: un professore universitario non può costare quanto uno studente.
Se si vuole partire con il piede giusto per un tour di un certo impegno, la prima voce da approfondire – prima ancora del dove si dorme e con chi si vola – sarebbe proprio quella sull’accompagnatore, sulle sue conoscenze specifiche e sulle sue esperienze pregresse; invece, il più delle volte, lo si scopre soltanto in aeroporto. E potrebbe essere troppo tardi, in un itinerario disseminato di problemi e di ostacoli, specie in periodi di punta, in destinazioni che non sono la Svizzera. E la differenza tra un tour operator serio ed affidabile, ed uno meno, parte proprio dall’accompagnatore.
Per non avere poi di che pentirsi, conviene quindi scegliere il meglio in partenza, anche se può costare qualcosa di più: “chi più spende, meno spende” recita un proverbio, e doversene pentire in giro per il mondo non è proprio il massimo. Al riguardo possiamo segnalare un’iniziativa novella ed ancora poco conosciuta, cioè “I Viaggi di Ca’ Foscari”, vale ad dire un accordo di collaborazione in atto da un paio d’anni tra i tour operator milanese Best Tours e quello mestrino Metamondo, due pilastri nel settore con una buona fama, è l’Università veneziana di Cà Foscari, particolarmente affermata in alcune facoltà come Architettura, attraverso la Fondazione universitaria omonima ed il Cà Foscari Travellers Club.
In pratica i docenti dell’università veneziana, con sede in un elegante palazzo gotico sul Canal Grande, propongono ai due tour operator dei viaggi in pool di particolare valenza culturale, in poche specifiche destinazioni da loro ben conosciute, impegnandosi poi a guidare in loco i gruppi dei viaggiatori. Il calendario per il 2019 prevede il 19 aprile una partenza per l’Armenia, il 7 giugno l’Azeirbajian, il 4 ottobre l’Iran, quindi il 26 dicembre un’Etiopia ed in contemporanea un Thailandia – Laos. Ad esempio il viaggio in Armenia sarà guidato dal prof. Aldo Ferrari, docente di Lingua e Letteratura Armena, Storia della cultura russa, del Caucaso e dell’Asia centrale, dura 10 giorni, costa 1.970 euro con volo e pensione completa in hotel a 4 e 5 stelle in camera doppia con partenza da Milano Malpensa, per massimo 15 partecipanti. Sia Metamondo che Best Tour organizzano in Armenia fino ad ottobre altri itinerari di 9 e 12 giorni, con quote da 1.260 euro, e normali accompagnatori.
Info: Best Tours: www.besttours.it – info@besttours.it – tel. 02 33 63 31 e 83 62 11 –
Metamondo Tour Operator: www.metamondo.it – info@metamondo.it – tel. 041 88 99 211 e 88 99 333.
ByTerreincognite – Foto Metamondo T.O.