La trentaduesima edizione del festival Time in Jazz, ideata e diretta da Paolo Fresu, prenderà il via il 7 agosto 2019 fino a venerdì 16 tra Berchidda (Ss), paese natale del trombettista ed altre località del nord Sardegna, dal titolo “Nel mezzo del mezzo”. Una “Terra di mezzo” in quell'”oceano contemporaneo delle nuove migrazioni degli anni Duemila” che è il Mediterraneo, spiega Fresu nella sua presentazione. “Una manifestazione storica che osserva e che ascolta porgendo attenzione alle migrazioni sonore e culturali di questi anni tese tra passato e presente, suoni acustici ed elettronica, mainstream e ricerca, oltre che trasformazioni in essere e violente convulsioni socio-politiche. Sempre più sentiamo la responsabilità di dover ribadire il ruolo centrale della storia musicale italiana, da innestare nel più vasto linguaggio del jazz che naviga in altrettanti mari ed oceani da cento anni a questa parte”.
La kermesse quest’anno sarà particolarmente ricca ed assortita, con un programma fitto di eventi musicali che inizieranno al mattino fino a notte inoltrata in spazi e scenari differenti, come la grande arena allestita, nella piazza centrale di Berchidda; Piazza del Popolo, teatro dei concerti serali in programma dall’11 a Ferragosto, ed i siti di altri centri in cui il festival farà tappa con i suoi concerti. Ed, accanto alla musica, gli appassionati troveranno anche diverse iniziative, quali presentazioni di libri e novità editoriali, azioni di promozione e sensibilizzazione ambientale, laboratori e spettacoli per bambini, la consueta rassegna di film documentari curata dal regista Gianfranco Cabiddu, e molto altro ancora.
La giornata inaugurale partirà il 7 agosto con la musica della Funky Jazz Orkestra e di Zoe Pia a bordo della motonave della Sardinia Ferries in viaggio da Livorno a Golfo Aranci, poi a L’Agnata, la tenuta di Fabrizio De Andrè nei pressi di Tempio Pausania, che a metà degli anni Settanta divenne la dimora del grande cantautore genovese, per rendergli omaggio nel ventennale della sua scomparsa (tutto esaurito), con Danilo Rea e altri ospiti. In serata a Golfo Aranci il progetto Madera Balza di Monica Demuru e Natalio Mangalavite. Inoltre Nils Petter Molvær, Omar Sosa, Gegè Munari, Ornella Vanoni,
Danilo Rea, Claudio Fasoli e l’Orchestra Mirko Casadei tra i protagonisti del festival.
Giovedì 8 sarà la volta a San Teodoro, ore 11, del sassofonista Claudio Fasoli, nome di primo piano della scena musicale nazionale dai tempi del gruppo Perigeo, qui in trio con Michele Calgaro alla chitarra elettrica e Gianni Bertoncini alla batteria ed all’elettronica. Una cinquantina di chilometri separano San Teodoro dal borgo di San Pantaleo, dove è di scena alle 18 un altro trio, quello del pianista fiorentino Simone Graziano con Francesco Ponticelli al contrabbasso ed al synth, ed Enrico Morello alla batteria. Chiusura di giornata in rosa, alle 21.30, sulla spiaggia di Porto Ottiolu nei pressi di Budoni, con la cantante algherese Franca Masu e la pianista siciliana Sade Mangiaracina.
Venerdì 9 agosto, la terza giornata prenderà il via alle 11 nel parco eolico di Sa Turrina Manna, nei pressi di Tula, con il primo dei due piano solo di Ramberto Ciammarughi in programma al festival (il secondo sarà domenica 11 mattina a Bortigiadas).
La rotta del festival fa scalo alle 18 in Anglona, ad Erula, nella Chiesa del Cuore Immacolato di Maria, dove il pubblico ritrova Claudio Fasoli, stavolta alla guida del Samadhi Quartet, con Michelangelo Decorato al pianoforte, Andrea Lamacchia alla chitarra e Marco Zanoli alla batteria. Si respira aria di mare, in serata (ore 21.30), alla Torre costiera di Porto Rotondo (Olbia): Sade Mangiaracina, reduce dal duo con Franca Masu della sera prima, si propone in questa occasione in trio con Marco Bardoscia al contrabbasso e Gianluca Brugnano alla batteria. La pianista siciliana (di Castelvetrano, classe 1986) presenta il suo disco “Le mie donne“, pubblicato un anno fa dall’etichetta Tǔk Music di Paolo Fresu.
Sabato 10, appuntamento alla Pineta di Orvile, poco fuori Posada, per un’altra produzione originale di Time in Jazz: il debutto, alle 11, di uno Special Duo formato dal pianista Dino Rubino ed il contrabbassista Francesco Ponticelli, entrambi legati a Paolo Fresu.
Nuova puntata in Anglona nel tardo pomeriggio (ore 18), a Nulvi, nel suggestivo contesto del tempio nuragico a pozzo di Irru, per assistere alla prima volta di un altro inedito duo, quello del pianista Simone Graziano con il sassofonista Claudio Fasoli. Mentre ad Arzachena, tra le rocce della località Li Conchi, alle 21.30, suonerà il quartetto di Francesco Ponticelli, formazione attiva dal 2010 la quale, insieme al contrabbassista, riunisce alcuni dei più freschi e creativi musicisti della nuova scena jazz italiana: Dan Kinzelman (sax e clarinetti), Enrico Zanisi (piano), Enrico Morello (batteria).
Domenica 11 , seconda tappa del festival in Gallura, a Bortigiadas, e secondo piano solo di Ramberto Ciammarughi, impegnato dalle 11 nella Chiesa della Santissima Trinità in una nuova produzione originale del festival: il titolo, “Ciammarughi Plays Fresu Plays Ciammarughi”. La Cappella estiva Madonna del mare a Loiri Porto San Paolo ospita alle 18 il “Modus Operandi” del trombettista Giovanni Falzone ed il batterista Alessandro Rossi. In serata i riflettori si accenderanno per la prima volta sul palco centrale del festival, quello allestito nella Piazza del Popolo a Berchidda, un evento davvero speciale quello in programma con inizio alle 21.30: “Tempo di Chet. La versione di Chet Baker“, produzione del Teatro Stabile di Bolzano nata dalla fusione e dalla sovrapposizione tra la scrittura drammaturgica di Leo Muscato e Laura Perini e la partitura musicale curata e interpretata dal vivo da Paolo Fresu alla tromba ed al flicorno con Dino Rubino al piano, Marco Bardoscia al contrabbasso e le voci evocative di un cast composto da Alessandro Averone, Rufin Doh, Simone Luglio, Debora Mancini, Daniele Marmi, Mauro Parrinello, Graziano Piazza e Laura Pozone Ripetendo l’esperienza dell’anno scorso, tutte le serate in piazza del Popolo avranno un dopoconcerto all’insegna dei dj set d’autore nella piazzetta adiacente il palco: protagonista DJ Rocca (al secolo Luca Roccatagliati), producer e musicista attivo da metà anni Novanta.
Lunedì 12, alle 11 nella Chiesa di San Giovanni Battista, nella campagna intorno a Mores, si esibirà il contrabbassista Sebastiano Dessanay con il suo progetto artistico 377, che lo vede impegnato ad attraversare la Sardegna in bicicletta: 377 paesi (tutti i comuni dell’isola) in 377 giorni per un viaggio partito lo scorso ottobre dal quale verrà fuori un personalissimo ritratto dell’isola. A Time in Jazz, insieme al trombettista Fulvio Sigurtà ed al fisarmonicista Fausto Beccalossi, Sebastiano Dessanay presenta in anteprima assoluta alcune composizioni nate in itinere durante il viaggio insieme ad altre composizioni del contrabbassista sardo, il quale in questa occasione suonerà anche il suo strumento di viaggio, l’ukulele basso. Nel pomeriggio, ad Olbia, torna in azione il trombettista Giovanni Falzone, stavolta alla testa del suo quintetto con Filippo Vignato al trombone, Fausto Beccalossi alla fisarmonica, Giulio Corini al contrabbasso ed Alessandro Rossi alla batteria: alle 18, nella Chiesa di San Paolo, presenta “Pianeti affini“, un progetto (anche su disco) ispirato all’omonima opera pittorica dello stesso Falzone. Alle 21.30, a Berchidda, il palco di Piazza del Popolo accoglierà i primi ospiti internazionali di questa edizione del festival, il pianista Omar Sosa e la violinista Yilian Cañizares con il loro progetto “Aguas” (pubblicato su disco lo scorso ottobre): una miscela coinvolgente e creativa di jazz, musica classica e delle radici afrocubane dei due artisti, qui affiancati dal percussionista venezuelano Gustavo Ovalles come special guest.
Martedì 13, altro impegno per Omar Sosa atteso alle 11 alla chiesetta campestre di San Bachisio in agro di Telti. Dalla Cuba di Omar Sosa al Brasile di Jaques Morelenbaum, in concerto alle 18 nel Convento dei Cappuccini a Ploaghe. Altri suoni ed atmosfere, in serata a Berchidda, con l’atteso ritorno a Time in Jazz, dopo diciotto anni, di Nils Petter Molvaer.
Mercoledì 14, la tromba di Nils Petter Molvaer intratterà la giornata in un’esibizione solitaria, alle 11 nel suggestivo scenario offerto dalla chiesa romanica di Nostra Signora del Regno, a Ardara. Nel pomeriggio invece – alle 18 nell’area archeologica di Museddu, poco fuori Cheremule – ritorna invece a Time in Jazz, a distanza di un anno, il decano dei batteristi jazz italiani, Gegè Munari, in quintetto con il trombettista Francesco Lento, il sassofonista Marco Ferri, il pianista Domenico Sanna ed il contrabbassista Vincenzo Florio, giovani compagni d’avventura con cui ha anche inciso un disco live nel 2015. Riflettori nuovamente puntati su Paolo Fresu, la sera del 14 agosto, a Berchidda, stavolta impegnato in una produzione originale del festival, in trio con il bandoneonista Daniele di Bonaventura (col quale condivide da anni un riuscito sodalizio artistico) ed il violoncellista brasiliano Jaques Morelenbaum (una collaborazione nata sulla scia dell’album “Alma” di Paolo Fresu e Omar Sosa, uscito nel 2012 per la Tuk Music). Alle 21.30 sul palco di Piazza del Popolo.
Giovedì 15, la giornata di Ferragosto si snoderà anche quest’anno tra le chiesette di San Michele e Santa Caterina, nella campagna poco fuori da Berchidda, con una successione di appuntamenti in programma dal mattino al tardo pomeriggio. Il primo, dedicato ai più piccoli, è alle 10 intorno alla chiesa di San Michele dove ritorna il regista, attore ed autore Giancarlo Biffi con l’intrepido e coraggioso gufetto Rosmarino, protagonista del racconto “Rosmarino ma tu mi vuoi?“, una tenera storia d’amore e gelosia fraterna per piccoli lettori, pubblicata su carta da edizioni Segnavia; in azione, con Biffi, Paolo Fresu alla tromba, Sonia Peana al violino e la voce di Catia Gori. Alle 11, sempre a San Michele, si parla di Il Jazz va a Scuola, l’associazione nata lo scorso febbraio presieduta da Paolo Fresu, con l’obiettivo di promuovere, sviluppare, diffondere e valorizzare nella scuola il linguaggio del jazz. Il Jazz va a Scuola è presieduta dalla cantante Ada Montellanico, che insieme al vicepresidente Mario Piatti interverrà all’incontro. A seguire, musica con il quintetto di Gegè Munari e la seconda parte del suo “Blue Note Project“, prima del trasferimento nella vicina chiesetta di Santa Caterina per l’immancabile pranzo tipico berchiddese.
Il pomeriggio si apre alle 17 con la presentazione di “Tanto per cambiare“, un saggio di Enrico Parsi (Pacini Editore, 2019) dedicato a Time in Jazz, il cui contenuto è ben sintetizzato nel sottotitolo: “Paolo Fresu, Berchidda e altre storie di economia civile”Poi, alle 18, sempre alla Chiesa di Santa Caterina, altro immancabile appuntamento del ferragosto di Time in Jazz, con il duo Fantafolk di Andrea Pisu e Vanni Masala.
La serata di Ferragosto in Piazza del Popolo è come sempre divisa in due set: il primo vede quest’anno al centro dei riflettori un’autentica icona della canzone italiana, Ornella Vanoni, poi, nella seconda parte della serata (con ingresso gratuito), tolte transenne e poltroncine, spazio alla consueta festa di Ferragosto: a menare le danze, quest’anno, sarà l’Orchestra Casadei che, guidata dal 2000 da Mirko Casadei.
Venerdì 16 agosto, ultima giornata del festival si aprirà alle 12 al Museo del Vino di Berchidda, con l’immancabile presentazione della bottiglia da collezione di Time in Jazz, realizzata in collaborazione con le tenute Aini e Atlantis, seguita poi da quella del libro “Time in jazz Diary” del fotografo Roberto Cifarelli (presente al festival anche con due mostre personali). Alla stessa ora, ma all’aeroporto di Olbia, parte “Air bandoneon”, un concerto in solo di Daniele di Bonaventura. Reduce da questa esibizione, proposta da Time in Jazz in partnership con l’Aeroporto Olbia Costa Smeralda, Daniele di Bonaventura sarà poi protagonista con Paolo Fresu dell’ultimo atto del festival, che anche quest’anno va in scena nel prezioso contesto naturalistico dello Stagno di San Teodoro.
Biglietti e prevendite
Come di consueto, l’ingresso è a pagamento per i concerti che si tengono nell’arena allestita in Piazza del Popolo a Berchidda. Il biglietto intero nel primo settore costa 25 euro, il ridotto 22. Novanta euro è invece il prezzo dell’abbonamento intero, ottanta euro il ridotto. Nell’abbonamento non è compreso lo spettacolo “Tempo di Chet. La versione di Chet Baker“, in programma l’11 agosto. Biglietti e abbonamenti si possono acquistare online su circuito Vivaticket e nei punti vendita autorizzati. La segreteria di Time in Jazz risponde al numero telefonico 0797 03 007 ed all’indirizzo di posta elettronica info@timeinjazz.it Aggiornamenti ed altre info sono disponibili sul sito www.timeinjazz.it, nonchè alla pagina www.facebook.com/timeinjazz.
La segreteria di Time in Jazz risponde al numero telefonico 079703007 e all’indirizzo di posta elettronica info@timeinjazz.it. Aggiornamenti e altre notizie sono disponibili sul sito www.timeinjazz.it e alla pagina www.facebook.com/timeinjazz.
Associazione culturale TIME IN JAZZ
via Milano, 18 • 07022 Berchidda
tel. 079 70 30 07 • cell. 320 38 74 963 • e-mail: info@timeinjazz.it
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Testo/Anna Maria Arnesano – Foto/Time in Jazz