Storica e sciccosa struttura d’ospitalità insediata a Taormina Mare, sulla baia di Mazzarò, incantevole insenatura incastonata in un paesaggio costituito da rocce, spiaggia, piante d’agrumi, arbusti e fiori, Belmond Villa Sant’Andrea compie quest’anno cent’anni. La secolare proprietà è stata infatti edificata tra l’Ottocento ed il Novecento per volere di un’abbiente famiglia inglese, eletta a sua residenza estiva. Non a caso, a quei tempi, era molto à la page fare il Grand Tour, di cui Taormina formva una delle principali destinazioni, in particolare dall’Ottocento, quando la cittadina divenne tra l’altro una sorta di piccola colonia di espatriati inglesi: dall’antiquario Albert H. Stopford, con il suo famoso giardino edoardiano, agli scrittori Oscar Wilde e D.H. Lawrence (quello di Lady Chatterley).
Così, attorno al 1850, l’ingegner Robert Trewhella arrivò in Sicilia dalla Cornovaglia, per contribuire allo sviluppo delle infrastrutture del nostro Paese, costruendo tra l’altro la Circumetnea (www.circumetnea.it), cioè la ferrovia a scartamento ridotto Catania–Riposto, che ancor’oggi costeggia la base dell’Etna, collegando diversi centri pedemontani (come, per esempio, Paternò, Adrano, Bronte, Randazzo) grazie a treni ordinari per pendolari o con originali ed eleganti littorine della Fiat, quest’ultime però ‘resuscitabili’ solo in speciali occasioni turistiche. Innamoratosi di Taormina, Robert Trewhella decise così di costruirci un’ampia villa affacciata sulla spiaggia, quale residenza estiva per la sua famiglia, costruzione che venne poi completata nel 1919 dal figlio Alfred, il quale decise di chiamarla come il capo Sant’Andrea della baia di Mazzarò.
E poi, negli anni Venti del secolo scorso, i Trewhella ampliarono ulteriormente la villa, aggiungendovi un magnifico giardino terrazzato con profumatissima flora e piante mediterranee. Durante la Seconda guerra mondiale la villa fu requisita dai tedeschi, ma poi riconquistata dagli inglesi grazie al generale dell’esercito Ivor Manley, sposato con la figlia di Trewhella. Villa Sant’Andrea fu quindi ereditata dal nipote di Alfred Trewhella, Richard Manley, che divenne in seguito il primo direttore della magione trasformata in struttura ricettiva. Dagli anni Sessanta in poi l’albergo attirò l’alta società siciliana, oltre a celebri attori e registi partecipanti all’annuale Taormina Film Festival: Burt Lancaster, Richard Burton, Elizabeth Taylor, Francis Ford Coppola, Al Pacino, Robert De Niro. Il legame tra la villa e cinque generazioni di Trewhella/Manley alla fine si concluse nel 1985, quando la famiglia ritornò definitivamente in Inghilterra e, nel 2010, è entrata invece a fare parte della collezione alberghiera super-chic del gruppo internazionale Belmond (www.belmond.com).
Costituita da 72 tra camere e suites, Villa Sant’Andera rappresenta tutt’oggi un’oasi verde-azzurra di relax, dove la natura domina il paesaggio: pieds dans l’eau nei riflessi turchini e smeraldini del locale mare Ionio, vegetazione tra la mediterranea e la sub-tropicale e, nell’aria, effluvi di zagare, gelsomini, cedri, mandarini e clementine, limoni interdonati messinesi (IGP), lime di Sicilia. E lo scorso maggio, Belmond Villa Sant’Andrea ha organizzato grandiosi festeggiamenti per l’anniversario dei cent’anni, cui ha preso parte al completo anche la famiglia Manley, e a cui ha largamente contribuito lo chef Agostino D’Angelo di Oliviero, il ristorante gourmet dell’albergo. Oltre a tutto il resto, sono state anche inaugurate tre nuove suites – progettate dall’interior designer Eric Egan – con sale da bagno dalle piastrelle d’epoca dipinte a mano, vasche in rame a zampa di leone e ciascuna profumata alle fragranze di zagara, neroli e gelsomino, le cui riproduzioni olfattive sono state curate da Ortigia – profumi artistici, saponi, sali da bagno e candele dalla Sicilia (www.ortigiasicilia.com).
Inoltre lo scorso giugno, durante la seconda edizione del Radicepura Garden Festival di Giarre, biennale del giardino mediterraneo in programma sino al 27 ottobre (www.radicepurafestival.com), la celebre landscape designer inglese Sarah Eberle ha tenuto “How to design a garden for a luxury hotel”, workshop per addetti ai lavori il cui oggetto erano appunto i giardini del Belmond Villa Sant’Andrea (e anche del Belmond Grand Hotel Timeo, sempre a Taormina). Se ritenuti validi, gli esiti del citato workshop li si potranno ammirare, in piante e fiori tangibili, il prossimo anno presso lo storico giardino dell’albergo.
Info: Belmond Villa Sant’Andrea, via Nazionale 137, 98039 Taormina (Me) tel. 0942 6271200 – www.belmond.com/it –
Testo/Olivia Cremascoli – foto courtesy di Belmond Villa Sant’Andrea