Mettete in agenda queste date: 20 e 22 ottobre 2018. Dopo il successo della prima edizione, torna infatti a Bassano del Grappa (Vicenza) l’atteso Festival del Vino, il Bassano Wine Festival, che vedrà riunite nella mostra mercato oltre cento cantine da tutta Italia. Nei tre giorni sono in programma eventi, degustazioni ed appuntamenti destinati al pubblico, dove sarà possibile acquistare vino e prodotti gastronomici presenti alla rassegna direttamente dagli artigiani e dai produttori.
Il Festival nasce nel 2017 con l’intento di potenziare e sfruttare al meglio non solo la produzione vitivinicola, bensì tutte le eccellenze gastronomiche di alto livello, realizzate soprattutto da realtà artigianali ancora poco conosciute. Tant’è che in questa seconda edizione il cartellone sarà ancora più corposo rispetto allo scorso anno e contemplerà una seria di eventi come masterclass, degustazioni guidate dedicate sia ad esperti, sia ad appassionati oltre a seminari specifici vari. Inoltre la mostra mercato nella giornata di lunedì dalle ore 9.30 alle 15.30 sarà rivolta esclusivamente agli operatori del settore, con degustazioni e varie iniziative per tutto il giorno. La manifestazione si svolgerà presso il Polo Fieristico Bassano Expo, in via Valsugana a Cassola (VI).
Bassano del Grappa, tagliato in due dal fiume Brenta, giace ai piedi delle Prealpi venete (Altopiano di Asiago e Monte Grappa), al confine tra le province di Vicenza, Padova e Treviso, rappresenta l’ottavo centro veneto per abitanti (43.500, in un comprensorio di quasi 150 mila), nel cuore della regione. Già centro paleoveneto dal XI sec. a.C. e poi romano dal II, quindi longobardo e franco, nel 1085 divenne possedimento degli Ezzelini, importante e nobile famiglia medievale veneta, fino a quando – dopo tribolate vicende – subentrò la Repubblica di Venezia, la quale per ben quattro secoli assicurò pace e prosperità economica, con notevole sviluppo nella produzione della ceramica, del settore tessile e dell’oreficeria. Il suo celebre ponte, detto degli Alpini, risale al 1209 e subì nel tempo varie ricostruzioni. Nel 1569 il celebre architetto Andrea Palladio, autore delle più belle ville venete cinquecentesche ubicate lungo la riviera del Brenta, ne costruì uno interamente in legno, secondo un modello che possiamo ancora ammirare oggi, nonostante una piena rovinosa nel 1748 e l’esplosione provocata dai partigiani nel 1944, in quanto fu sempre ricostruito usando il modello palladiano.
A Bassano nel settembre 1796 Napoleone sconfisse gli austriaci, ma la caduta di Venezia ed il successivo trattato di Campoformio ne sancirono il ritorno all’impero austro-ungarico. Entrò a far parte del regno italico solo nel 1866, dopo la 3° guerra d’indipendenza e lo scioglimento del lombardo-veneto. Divenne tragicamente molto famoso durante la prima guerra mondiale quando, dopo la sconfitta italiana di Asiago e di Caporetto, si trovò in prima linea a difendere i sacri confini; solo l’Ossario del Grappa ospita le spoglie di 23 mila militari italiani caduti. Nel 1943 fu rioccupata dalle truppe tedesche, registrando ripetuti scontri con le forze partigiane ed un bilancio di 500 morti e 600 deportati. La città si presenta ricca di monumenti, palazzi storici e chiese antiche da visitare, a partire dal duecentesco castello superiore fino al trecentesco Palazzo Pretorio. Resta insoluto il dubbio sul nome, vale a dire se sia stato il monte a dare il nome al celebre distillato, oppure viceversa. In ogni caso, non cambia nulla e prosit.
Info: www.bassanowinefestival.it/ – info@bassanowinefestival.it , tel. 335 54 28 433 cantine@bassanowinefestival.it – tel. 348 72 98 327 –
Testo/Anna Maria Arnesano – foto/Google Immagini