L’appuntamento ormai tradizionale per tutti gli appassionati della pratica del birdwatching, della caccia fotografica e del turismo naturalistico è dal 24 aprile al 1° maggio 2018 a Comacchio, capitale del Parco naturale emiliano del Delta del Po, per la IX° edizione della Fiera internazionale del Birdwatching e del Turismo Naturalistico, ritrovo consolidato per gli amanti dell’osservazione dell’avifauna, della foto e dei documentari naturalistici, del turismo lento nella natura e tra la biodiversità e la sostenibilità ambientale. Manifestazione che lo scorso anno ha visto la partecipazione di 35 mila visitatori e di 100 espositori. Tra questi ultimi ci sono produttori di ottiche, fotografia e cinematografia, equipaggiamento specifico per birdwatching e foto naturalistica, slow tourism, editoria specializzata, abbigliamento ed attrezzatura sportiva, didattica ed educazione ambientale, tour operator e destinazioni turistico-naturalistiche come parchi, riserve ed oasi, enti ed associazioni turistiche, naturalistiche e protezionistiche, pubblici e privati, ripartiti in quattro padiglioni, rispettivamente dedicati ad Ottica e Fotografia, Turismo Slow, Ambiente e Natura, e infine Spazio Uomo e Natura.
Unico evento professionalmente specializzato in Italia, la Fiera di Comacchio rappresenta il posto adatto dove si possono incontrare le aziende del settore, provare le attrezzature sul campo, scoprire le mete migliori italiane e straniere dove svolgere queste attività, chi organizza corsi e chi percorsi turisti specifici, oltre a poter percorrere il Parco del Delta del Po a piedi, in barca, in bici o a cavallo, per conto proprio o accompagnati. La Fiera prevede una lunga serie di eventi collaterali come convegni specifici, raduni sportivi, attività sul campo, laboratori didattici per adulti e bambini, degustazioni di prodotti tipici locali gastronomici, concorsi e mostre fotografiche, proiezioni, ecc. Il programma completo su: www.primaveraslow.it/eventi/speciali/fiera-del-birdwatching-2018/programma-completo/. Gli organizzatori, volendo, si possono occupare dell’ospitalità in alberghi, b&b ed agriturismi della zona, con prezzi a partire da € 25,00 a persona, e pacchetti turistici completi, incentrati alla valorizzazione delle specialità gastronomiche locali, a cominciare da anguille, frutti di mare e pesce.
Nella duplice veste di giornalista specializzato in tematiche ecologiche, nonché in quella di dirigente ed attivista di associazioni naturalistiche e protezionistiche, ho passato una vita ad inveire – su stampa, dibattiti, interviste, convegni, ecc. – contro i cacciatori (nonché contro quanti altri deturpavano il nostro ambiente e le relative risorse), considerandola un dannoso e superfluo retaggio della preistoria superato da decine di millenni e giustificabile soltanto per le popolazioni che se ne servono per sfamarsi. Con quale faccia tosta possono sostenere i cacciatori di essere amanti della natura, quando ne fanno un cadavere ogni qual volta la incontrano (forse sono amanti non dichiarati delle nature morte !) e di essere degli sportivi: quale competizione può sussistere tra un fucile automatico con mirino e un animale indifeso nel proprio ambiente ? Per decenni ho invitato, ora che si può, a sostituire il fucile con il binocolo e la macchina fotografica con teleobiettivo: ci si deve muovere ugualmente nella natura, ma non si uccide nessuno e se ne può trarre un ricordo tangibile ed imperituro.
L’Italia risulta una nazione particolarmente dotata e fortunata, non soltanto per quanto attiene storia ed arte (possediamo il maggior patrimonio artistico del pianeta), bensì anche per natura e biodiversità: possiede infatti qualcosa come 56 mila specie diverse di animali, tra grandi e piccoli, di cielo, di terra o d’acqua, (il numero di gran lunga superiore in tutto il continente europeo), anche se il 98 % viene rappresentato da insetti. Solo di uccelli ne annoveriamo oltre 530 specie (il maggior numero d’Europa), di cui 246 nidificanti e il resto svernanti, migratrici o casuali. I praticanti di birdwatching e di caccia fotografica nel nostro paese sono non meno di 10 mila (in Gran Bretagna 2,5 milioni), ai quali vanno aggiunti i praticanti occasionali (250 mila) e, per estensione, anche 15 milioni di ecoturisti. Dalle Alpi alle isole, gli ambienti dove praticarli sono un po’ ovunque, dalle zone umide alle falesie sul mare, in pianura, collina, montagna o mare, in un tripudio di ali, di voli, di colori, versi, abitudini. A parte il fatto che potrete farlo anche nel vostro giardino (soprattutto se vi installerete dei nidi artificiali), a disposizioni avrete 25 parchi nazionali, 150 oasi WWF e LIPU, migliaia tra parchi naturali e riserve regionali, locali, biotopi, geotopi, ecc.
Il Parco del Delta del Po, parte in Emilia-Romagna e parte in Veneto, riconosciuto nel 1999 come patrimonio Unesco e nel 2016 quale Riserva della Biosfera, si estende per 60 mila ettari nelle province di Rovigo, Ferrara e Ravenna, con habitat estremamente vari che vanno da dune e retrodune costiere a boschi, pinete, paludi, lagune e saline, con distese d’acque dolci ed altre salate o salmastre e un immane intrigo di canali. Si tratta di una delle zone umide più importanti d’Europa, la più vasta e ricca di biodiversità in Italia, per questo meta di un gran numero di visitatori. Essendo ubicato contemporaneamente su due importanti rotte migratorie Europa – Africa ed Ovest – Est, vanta un gran numero di specie diverse di uccelli, 150 nidificanti, 180 solo svernanti e 50 di acquatici. In primavera ed estate abbondano le specie nidificanti, in autunno ed inverno invece quelle stanziali come anatre, cormorani, svassi, aironi, oche e cicogne. I rapaci sono presenti con falco di palude, albanella reale e minore, gheppio, molti i Rallidi (porciglione, schiribilla, voltolino e folaga), i Limicoli (piovanello, corriere grosso e piccolo, fratino, avocetta, pittima reale, cavaliere d’Italia, quindi gabbiani, starne e varie decine di passeriformi. In costante crescita gli eleganti fenicotteri rosa.
Comacchio (36 km da Ravenna, 54 da Ferrara e 123 da Venezia), principale centro del Parco, si presenta come una cittadina piuttosto particolare, situata su tredici isole ai bordi della laguna omonima, famosa per gli allevamenti delle anguille, e per questo chiamata anche la piccola Venezia nel Delta. Pur di ridotte dimensioni, possiede alcuni monumenti da non perdere, a cominciare dal curioso e singolare Trepponti, simbolo cittadino, e poi l’Antico Ospedale degli Infermi, il Museo della Nave Romana con il suo carico, il seicentesco Portico dei Cappuccini, la Manifattura dei Marinati dove si esegue la conservazione di anguille e pesci. Nella contigua laguna, oltre all’avifauna, da ammirare gli allevamenti ittici (anguille in particolare) ed i vecchi casoni da pesca. Ovviamente non si può lasciare Comacchio e il Delta senza aver gustato almeno una volta un’anguilla, cucinata in vari modi.
Info: Delta 2000, www.deltaduemila.net – info@deltaduemila.net – tel. 0533 57 693
Parco del delta del Po, www.parcodeltapo.it – servizioinformativo@parcodeltapo.it – Tel 346 80 15 015
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