Prima della fine dell’anno il calendario ci riserva due gradite sorprese, sotto forma di “ponti allungati” (fino a 4 giorni consecutivi) che possono costituire una buona occasione di fuga, uno stacco dal lavoro per concedersi una breve vacanza prima del lungo inverno. La prima riguarda il ponte dei Morti – o per meglio dire di Halloween, come si usa ormai chiamarlo oggi – da sabato 29 ottobre a martedì 1 novembre compresi; l’altro è il ponte dell’Immacolata – da giovedì 8 a domenica 11 dicembre – quattro giorni di festa che a Milano diventano addirittura cinque, aggiungendovi anche il 7 dicembre festa del patrono Sant’Ambrogio. Ma per quella data saremo ormai a Natale, e lo si potrebbe utilizzare appropriatamente per lo shopping natalizio oppure per la visita ai caratteristici appositi mercatini che si svolgono un po’ ovunque.
Se non avete cimiteri da visitare, avete già pensato come usare quei giorni di stacco dal lavoro per riposarsi e divertirsi, aggregandovi alle allegre brigate di grandi e piccini che rendono omaggio – magari in modo non convenzionale – ai nostri trapassati (perché questo in sostanza celebra Halloween) ? Se non avete idee, e soprattutto se il portafogli non risulta troppo spesso, potete prendere in considerazione la proposta di visitare una o due capitali (la distanza e le dimensioni lo permettono anche in abbinata) a poca distanza da confini orientali dell’Italia, Lubiana in Slovenia (94 km da Trieste, tutta autostrada) e Zagabria in Croazia (230 km di autostrada). Capitali dei loro rispettivi stati indipendenti soltanto dal 1991 (prima facevano parte dell’ex Jugoslavia) sono due città piuttosto diverse ma entrambe a misura d’uomo, molto piacevoli ed eleganti, di origini assai antiche (Lubiana celtica e poi romana con il nome di Emona), piene di monumenti e musei da visitare. Ma soprattutto piene di vita e di giovani, essendo entrambe sedi universitarie, che amano divertirsi in compagnia e hanno mantenuto l’abitudine mitteleuropea di passare parecchio tempo fuori casa, nei parchi urbani o seduti ai tavolini di bar, caffè, bistrot e ristoranti, specie nelle numerose aree pedonali. E tanti giovani vuol dire anche un’intensa vita serale e notturna con prezzi bassi, figuriamoci in un’occasione particolare come quella di Halloween. Ogni guida aggiornata riporta i locali più alla moda del momento, quelli più esclusivi e ricercati, come il Klub Circus, l’Otto e il Jazz Club Gajo a Lubiana, l’Aquarius, l’H2O e il Pulse a Zagabria, dove andare a vivere una notte movimentata.
Specialista dal 1980 per ogni tipo di vacanza in tutte le nazioni dell’ex Jugoslavia è il tour operator “il Piccolo Tiglio” (tel. 0381 72 791 – www.ilpiccolotiglio.com), con programmi visionabili anche on line. In occasione del ponte di Halloween propone dei soggiorni liberi individuali, o di gruppo, a prezzi decisamente concorrenziali. A Lubiana pernottamenti con prima colazione in un confortevole 3 stelle in pieno centro, dotato di proprio fitness, costano infatti a partire da 45 euro per persona, a Zagabria invece in un elegante 4 stelle centrale di recente ristrutturazione, dotato di negozi, bar, ristorante esclusivo, casinò e grande parcheggio, si spendono da 57 euro. A pagamento si possono prenotare eventuali ulteriori servizi, sempre a costi contenuti. Se invece volete utilizzare questo ponte, o un qualsiasi fine settimana dell’autunno, per una rèmise en forme fisica, potete puntare sull’Istria croata, a due passi da Trieste e dove si parla italiano, a qualche ottimo albergo attrezzato con centri fitness, piscine, saune, massaggi, ecc. A titolo di esempio due mezze pensioni in un elegante 5 stelle di Umag/Umago, con casinò elettronico e piano bar, costano in doppia da 125 euro, in un confortevole 3 stelle ad Opatija/Abbazia, con casinò a 300 m, si spendono da 99 euro bevande incluse.
Halloween è una festività anglosassone, di antica origine celtica, emigrata negli Stati Uniti con le forme macabre e commerciali con cui oggi la conosciamo, a sua volta riesportata con la globalizzazione in diversi paesi anglofili e non, Italia compresa, trascinata soprattutto da bambini e giovani. La manifestazione si svolge in modo decisamente diverso a seconda della località, e con ampia interpretazione soggettiva, dai travestimenti macabri degli adulti a quelli più ingenui dei bambini, con denominatori comuni le streghe, i mostri, l’occulto e, soprattutto, le zucche intagliate a mo’ di faccia con una candela all’interno, a simboleggiare la morte. Checchè se ne possa dire, questa festa appartiene alla nostra antica tradizione più di quanto non si creda comunemente. Nel mondo celtico dell’arcipelago britannico infatti si festeggiava il 31 ottobre come fine definitiva dell’estate ed inizio dell’inverno, e quindi anche l’inizio di un nuovo anno; la riforma del calendario operata nell’anno 840 da papa Gregorio IV in senso cristiano fissò la festa di Ognisanti per il 31 ottobre, spostando la celebrazione dei defunti al giorno successivo, ma nel mondo anglosassone essa rimase come festa laica l’ultimo giorno di ottobre. Portata negli Usa a metà dell’Ottocento dagli immigrati irlandesi, ne è diventata una delle più importanti festività, pur con un sempre più accentuato carattere consumistico, basato più su costosi party in maschera o cene eleganti, che non sull’ingenuo ricatto dei bambini di “scherzetto o dolcetto”.