Il golfo di Kvarner/Quarnaro, esteso nell’alto Adriatico tra l’interno della penisola dell’Istria e la Dalmazia settentrionale, si presenta affollato da enormi isole strette e lunghe parallele alla costa (Krk, Cres, Losinj, Rab, Pag e mille altre minori), caratterizzate da una vegetazione mediterranea varia e abbondante – allori e ippocastani, mandarini e limoni, olivi, fichi e viti – grazie ad un clima mite sia in estate che in inverno, dovuto alla presenza sulla costa di imponenti montagne che le riparano dai venti continentali, isole incontaminate con coste assai frastagliate disseminate da favolose calette affacciate su un mare cobalto che invita ad esplorarle, anche se le spiagge sono di ciottoli. Tra le più affascinanti la montuosa Losinj/Lussino, la più esterna delle isole del golfo già in mare aperto ad soli 132 km da Trieste, lunga 31 km e con una superficie di 75 kmq (un terzo dell’Elba) e massima altezza 588 m, separata dalla più grande e gemella Cres/Cherso da uno stretto canale scavato in epoca romana, sormontato da un ponte girevole. Ad attraversarla in verticale un’unica strada, affacciata su entrambi i mari e quindi estremamente panoramica, nonché una vasta rete di sentieri percorribili a piedi o in bici, lungo la costa o nell’interno. Un paradiso della natura carsica, poco abitata, ideale per quanti cercano la quiete e un contatto con l’ambiente, ricoperta da una rigogliosa vegetazione subtropicale che annovera ben 1.100 specie diverse di piante, 230 di erbe medicinali e diverse varietà esotiche importate come palme, banani, cedri, limoni, eucalipto e oleandri. Se può interessare, la fauna autoctona non prevede vipere. Il primo fine settimana di agosto vi si svolge un’importante regata.
La strada porta a Mali Losinj/Lussimpiccolo, in realtà il maggior centro prospiciente un ben riparato porto naturale profondo come un fiordo, capace di ospitare 170 navi alla fonda, sede di un antico cantiere nautico. Tra XI e XVII sec., sotto la Repubblica di Venezia, il suo porto (secondo per importanza nell’Adriatico) ne fece la fortuna: gli uomini a navigare, ad abbattere alberi per costruire galee o per le fondamenta della Serenissima. E quando a fine 1800 Venezia latita, ecco profilarsi come nuova risorsa il turismo dell’aristocrazia asburgica, che sceglie questi luoghi paradisiaci per elevare ville e alberghi di lusso in mezzo alle pinete al novello rito della villeggiatura. Da vedere a Mali Losinj l’elegante lungomare, il centro storico medievale, il museo di Palazzo Fritzy, con opere di importanti pittori italiani, francesi ed olandesi, la seicentesca chiesa della Natività con reliquie di San Romolo e, al limite dell’abitato, il Giardino dei Profumi con 250 specie di piante native e un centinaio di esotiche. Da non perdere anche una visita sul lungomare al Centro di recupero e cura delle tartarughe marine. Nelle sue acque nel 1997 è stata recuperata una stupenda statua romana in bronzo del I o II sec. a.C., copia di un originale greco del IV sec., di atleta nudo mentre si sta detergendo, alta 192 cm. Questo capolavoro d’arte, chiamato Apoxyomenos, finora ha girato il mondo per esposizioni; ci si augura che il suo rientro a casa possa prima o poi richiamare sull’isola altri turisti. Da Lussimpiccolo si possono fare immersioni in una grotta marina e alla barriera corallina ricca di fauna marina, nonché vela e winsurf; inoltre si possono compiere suggestive escursioni giornaliere in barca alle isole Susak (piatta con spiaggia di sabbia), Ilovik montuosa e piena di fiori, Unje insieme di insenature e calette ricoperte da odorosa macchia mediterranea.
A soli 4 km si trova invece la più ridotta e meno turistica Veli Losinj/Lussingrande, affacciato con due porti sui due lati del promontorio, raccolta attorno alla bella chiesa cinquecentesca tardo gotica di Sant’Antonio Abate, contenente alcune opere pittoriche capolavori del primo Rinascimento veneziano e un pregevole altare barocco, nonché la rotonda torre difensiva veneziana degli Uscocchi, oggi museo, dalla quale si gode un ampio panorama. Al largo nel 2006 è stata creata una riserva zoologica marina per la tutela di una colonia di 120 delfini; a terra sorge un Centro di educazione marina che studia i delfini, organizzando anche escursioni di avvistamento in mare. Infine nel 2016 presso il campeggio Cikat di Mali Losinj è stato inaugurato un parco acquatico con un complesso di piscine di 2.400 m, diviso in zone salute, tempo libero e divertimento, dove si tengono anche spettacoli di intrattenimento.
A Lussino si può alloggiare in alberghi di varia categoria, in un campeggio nella pineta e in numerosi appartamenti privati; dispone di un centro sportivo con noleggio di bici, motorini, barche e windsurf, nonché di tre centri immersioni. Agli amanti della natura da segnalare che nel nord di Cres, presso la falesia e il paese di Beli, sorge l’Eko-Center Caput Insulae (www.supovi.hr) impegnato nella protezione e nella cura dei grifoni feriti; si tratta dell’unico luogo in Croazia dove ancora questo splendido e sempre più raro avvoltoio carnivoro, con un’apertura alare di 2,8 m e capace di volare fino ad un’altezza di 14.000 m, riesce a nidificare, con una settantina di nidi. Anche se un po’ complicata da raggiungere, trattandosi di un’isola lontana dalla costa (occorre attraversare prima tutta l’isola di Cres/Cherso dall’Istria, oppure l’isola di Krk dal nord Dalmazia), una vacanza a Losinj non deluderà mai.
I delfini tursiopi, detti anche a naso di bottiglia, sono la specie più comune di questi simpatici ed allegri mammiferi marini, piuttosto rari nel Mediterraneo ed ancora di più nell’Adriatico. Da tempo nel tratto di mare compreso tra le isole croate di Cres/Cherso e Losinj/Lussino stazionava una colonia di questi cetacei giocherelloni, probabilmente attratti dall’acqua più calda per la profondità; attualmente sono un centinaio di esemplari, ma fino ad una ventina di anni fa erano oltre il doppio. Per tutelare questa importante presenza il Blue World Institute of Marine Research and Conservation (www.plavi-svijet.org), già creatore e gestore del Centro di Educazione Marina di Veli Losinj, nel 2006 è riuscito a fare riconoscere quest’area – per una superficie di ben 526 kmq – come riserva naturale protetta, la prima nel mediterraneo dedicata ai delfini. In realtà la riserva marina, oltre ai cetacei, protegge anche le tartarughe comuni, le praterie di posidonia, coralli e siti di nidificazione dei cormorani, un tempo anche l’ormai estinta foca monaca. Un mare assolutamente straordinario, abitato da 152 specie di flora, 303 invertebrati e 112 pesci diversi. Dal 2015 il Blue World organizza escursioni guidate in mare di dolphin watching: gli esemplari avvistati possono anche essere “addottati” con un piccolo contributo. E per finire a Veli Losinj ogni anno il primo sabato di agosto si celebra la Giornata del Delfino, con escursioni in mare, laboratori didattici e quant’altro (www.blue-world.org).
Info: Ente Croato Turismo, www.croazia.hr, tel. 02 86 45 44 97; Il Piccolo Tiglio, www.ilpiccolotiglio.com, tel. 0381 72 098; Ufficio del Turismo Losinj, www.tzmalilosinj.hr, info@visitlosinj.hr
Testo/Giulio Badini – Foto/ il Piccolo Tiglio