Costa d’Opale: già il nome evoca diafane atmosfere e luoghi meno noti, d’inverno spazzati dai venti e dalle onde e d’estate arroventati dal sole. Se poi si aggiunge che è uno dei luoghi più remoti della Francia, e lontano in tutti i sensi, sia geografico, sia dagli stereotipi transalpini nell’immaginario dei turisti italiani, risulta come senza andare in continenti lontani ci sia modo di viaggiare per scoperte anche in un’Europa che non è mai un luogo comune. La regione più settentrionale della Francia si chiama Nord-Pas de Calais (www.nordpasdecalais.fr), ha come capoluogo Lille, riserva numerose sorprese e ha costruito la sua offerta turistica intorno all’etichetta “creatori di orizzonti”, per la varietà del paesaggio, con le dolci colline ondulate punteggiate di boschi e campi coltivati che continuano nelle Fiandre belghe, le ampie spiagge sabbiose e le alte scogliere sul canale della Manica, nonché per le città d’arte e i paesini di campagna che meritano una visita non solo per le loro architetture antiche e per le attrattive culturali e i musei, ma anche per una gastronomia ricercata e annaffiata da alcune delle migliori birre di Francia: la regione è patria infatti di numerosi microbirrifici che hanno raggiunto notorietà internazionale.
Il Nord-Pas de Calais si trova a un’ora di TGV da Parigi, ben collegato con numerose autostrade e segna il confine con il Belgio e con l’Inghilterra, quest’ultima separata dal braccio di mare del canale della Manica. Certo meno nota della Costa Azzurra e della costa mediterranea in generale, ha davvero un fascino particolare la costa del nord della Francia chiamata Costa d’Opale per i colori cangianti dei riflessi delle acque. Dal confine del Belgio si susseguono cittadine dai nomi famosi: Dunquerque, è entrata nei libri di storia nota per l’incredibile operazione di ritirata dell’esercito inglese nel 1940 durante la seconda guerra mondiale. La sua spiaggia quasi prosecuzione della costa delle Fiandre, profonda e un po’ elevata a causa delle grandi maree atlantiche, è contigua a Malo-les-Bains, una stazione di villeggiatura Belle Epoque con tante case in legno e in pietra un po’ fanée e una piacevole atmosfera d’altri tempi, soprattutto fuori stagione. La cittadina più importante della costa è naturalmente Calais, da sempre sede di cantieri navali e trafficato porto per i traffici verso l’Inghilterra. Oggi un groviglio di autostrade qui segnalano la stazione di ingresso dell’Eurotunnel: chi guida una macchina non deve sentirsi offeso dai continui richiami a tenere la destra, ma ricordare che qui giungono sul continente le automobili guidate dagli inglesi. Il punto di gran lunga più suggestivo da un punto di vista paesistico e naturalistico di questo tratto di costa è l’alto promontorio costantemente battuto dal vento e sormontato da verdi prati adibiti a coltivazioni e a pascolo di Cap Blanc Nez e Cap Gris Nez che da soli meritano la lunga deviazione.
I due promontori si trovano in un parco naturale molto frequentato dai francesi, spesso armati di aquiloni o piccoli aerei radiocomandati. La posizione alta e dominante sulla Manica, con splendida vista sulle bianche scogliere di Dover che da qui appaiono bianche davvero, ne aveva fatto una base strategica durante la seconda guerra mondiale: qui erano attestate le più potenti batterie costiere tedesche, con basse casematte in cemento che ancora si vedono tra la vegetazione a protezione della temuta invasione del continente che nel ’44 portò allo sbarco in Normandia. Oggi è la Marina Militare francese a presidiare i punti di osservazione sui due capi per controllare il traffico navale e per operazioni di soccorso dei natanti in difficoltà. Il parco naturale è abitato da immense greggi di pecore e innumerevoli specie di uccelli che qui vengono a nidificare. A sud dei due capi si trovano i paesini sulla costa di Audresselles e Ambleteuse e poi la città di Boulogne-sur-Mer, fondata da Giulio Cesare secondo lo schema tradizionale dell’accampamento romano: uno spazio quadrato, con due vie principali, il cardo e il decumano, che si incrociano ad angolo retto, con le mura del nucleo storico ancora intatte. A fianco della Porta Nuova e attaccata alle mura si trova la basilica di Notre-Dame, costruita all’inizio del XIX secolo e nota per la sua cripta, tra le più vaste di Francia. A Boulogne si trova anche il Centro Nazionale del Mare Nausicaa (www.nausicaa.fr), un grande aquario sede di esposizioni permanenti e temporanee. Ancora più a sud lungo la costa si trova Le Touquet-Paris-Plage, alla foce del fiume Canche nella Manica: è una lussuosa stazione balneare e turistica, fondata nel 1876 che ospita alberghi di lusso ed è frequentata dai parigini.
L’interno della regione non ha minor interesse, per i suoi paesi di campagna con architettura, lingua e tradizioni spesso mescolate con le Fiandre. A poca distanza dalla costa Cassel con i suoi duemila abitanti sta sulla cima di una collina panoramica, dove il paesaggio comincia a ondularsi. Dal castello, nella parte più elevata dove si trova anche un curioso un mulino a vento, il colpo d’occhio sulla campagna è splendido. Si accede al comprensorio con stradette intorno alle mura o passando da un’antica porta in pietra per raggiungere la piccola locanda ‘t Kasteelhof, più propriamente chiamata “estaminet” da queste parti, con calda ospitalità paesana e con piatti tipici della cucina fiamminga.
Proseguendo verso l’interno si giunge al capoluogo del Nord-Pas de Calais, la città di Lille (www.lilletourism.com), in italiano Lilla, patria di Charles De Gaulle: conta duecentomila abitanti, ma con le città vicine di Roubaix, Tourcoing e Villeneuve ormai al confine con il Belgio costituisce un conglomerato senza soluzione di continuità da oltre un milione di persone. Terra di fiere e fiorenti scambi commerciali tra francesi e fiamminghi, ha una lunga storia: fortificata al principio dell’XI secolo dai conti di Fiandra, fu ceduta nel 1312 alla Francia; passò poi sotto la dominazione della Borgogna, dell’Austria e della Spagna fino ad essere restituita alla Francia nel 1713. Occupata da truppe tedesche in entrambi i conflitti mondiali, è stata importante centro di industria tessile, che per secoli ha creato ricchezza permettendo lo sviluppo di un’architettura originale di palazzi pubblici e privati eleganti, il cui stile mescola gusto e tradizione francese con i canoni fiamminghi. Il cuore della città vecchia sorge intorno alla piazza del Teatro, dominata dall’edificio dell’Opéra, dalla classica architettura modellata su quella dell’Opéra Garnier parigina. Di fronte si erge l’alta torre del palazzo della camera di commercio, il cui carillon suona ogni quarto d’ora. Sull’angolo della stessa piazza di trovano anche il palazzo della vecchia borsa e l’hotel Carlton (www.carltonlille.com). La torre municipale alta 104 metri che nelle città francesi e belghe viene chiamata Beffroi è il simbolo molto amato dai cittadini, anche perché storicamente comparso al momento dell’ascesa della classe borghese, in contrapposizione con il potere del clero e dei nobili identificato rispettivamente nelle architetture della chiese e dei castelli. E’ la torre campanaria più alta della regione, dichiarata patrimonio mondiale dell’Unesco con una splendida vista dall’alto su tutto il centro storico.
L’amore per la pittura e la scultura è stato coltivato attraverso i secoli e a inizio ‘800 ha dato origine qui a uno dei più grandi musei d’arte francesi al di fuori di Parigi, ospitato proprio di fronte alla Prefettura nel Palais des Beaux-Arts de Lille: chi ama l’arte classica non dovrebbe mancare la visita. Il museo è caratterizzato da grandi spazi su più piani e stanze molto luminose e le sue collezioni spaziano attraverso i secoli: di particolare interesse sia l’arte tardo medioevale, sia quadri di grandi maestri come Raffaello, Donatello, Veronese, Tintoretto, Rubens, van Dyck, Rembrandt, El Greco, David, Goya, Delacroix, Courbet, Manet, Monet, Renoir, Sisley, Pissarro, Toulouse-Lautrec, Van Gogh, Dufy, Picasso e Léger. Chi invece è più interessato all’arte del XX secolo deve assolutamente recarsi a vedere La Piscine della vicina Roubaix (www.roubaix-lapiscine.com), un ambiente Art Decò genuino, un tempo usato per nuotare, recuperato dal degrado e riutilizzato in maniera assai originale come sede permanente di vivaci esposizioni d’arte. A pochi chilometri di distanza nel sobborgo di Croix si può visitare uno dei monumenti nazionali francesi, Villa Cavrois (www.monuments-nationaux.fr), un’insolita villa razionalista del 1929 nel suo grande parco splendidamente mantenuta, che presenta un’unità architettonica e di arredi che è uno spaccato d’epoca. Ben collegata con l’Italia da Air France (www.airfrance.it) e poi con TGV, Lille è una città vivace, cresciuta molto in estensione intorno al centro storico che conserva una notevole unità di stile, col fascino particolare di fondere elementi fiamminghi e francesi. Negozi, bar e ristoranti nelle vie centrali le rendono affollate a tutte le ore: piazze e polmoni verdi fungono da punto aggregazione di una popolazione operosa, ma capace di vivere senza lo stress delle grandi città e apprezzando gli aspetti gourmand della sua ricca gastronomia. Da segnalare G.&coffee (www.gelatoandcoffee.com), il bar-gelateria artigianale dell’italiano Corrado Barberis e il Basilique Café (www.basilic-cafe.com) per un pranzo veloce, informale e salutista.
Muovendosi verso sud si attraversa un territorio che tempo noto come bacino carbonifero e dell’industria tessile, dove si sono combattute epiche battaglie durante la prima guerra mondiale. Qui si trova Lens, una cittadina che si è reinventata una vocazione culturale e turistica realizzando nel 2012 proprio sul sito di una vecchia miniera abbandonata il modernissimo museo Louvre-Lens. In mezzo a un grande parco un enorme capannone in alluminio anodizzato grigio dotato di abbondante luce naturale dall’alto ospita pezzi scelti presi a prestito dalle collezioni del Louvre nella Grande Galerie, uno spazio unico rettangolare di tremila metri quadrati con una lunghezza di 120 metri. La particolarità sta nel fatto che le opere esposte, scelte dai curatori del Louvre e spesso avvicendate, sono ordinate secondo un criterio cronologico che parte da tremila anni prima di Cristo e arriva all’Ottocento, ripercorrendo in sintesi i grandi itinerari delle gallerie del museo parigino. Sono esposte opere di assoluto valore, partendo dalla scultura cicladica e dalle maschere egizie, passando per la grande statuaria greca e romana per addentrarsi poi nel Medioevo e nel Rinascimento. Un padiglione contiguo alla Grande Galerie ospita esposizioni temporanee a tema che cambiano due volte durante l’anno.
Infine ritornando verso sud in direzione Parigi si incontra un’ultima interessante cittadina di questa regione di frontiera: è Arras (www.arras.fr), che ha dato il nome all’arazzo, una graziosa località d’arte, dove il centro storico si sviluppa intorno alla Grand Place, tutta contornata da casette a quattro piani dai caratteristici ed aggraziati tetti a gradoni di stile fiammingo, unite da lunghi portici al piano terra. Uno di questi edifici ospita l’hotel Grand Place che da pochi mesi ha aperto sul fronte strada sotto i portici il ristorante Anagram (www.anagram-resto.fr), punto di ritrovo anche per i locali, dalla facciata classica ma modernissimo al suo interno.
Info: www.france.fr
Testo/Leonardo Felician – Foto/ Andrea Felician