E’ stato inauguratolo scorso mese di agosto il nuovo adattamento turistico della Grotta dell’Arco di Bellegra, sui monti Ernici in provincia di Roma, affidato alla gestione dell’associazione speleologica “Sotterranei di Roma”. La nota cavità, una risorgente sub orizzontale lunga oltre 1 km e con un dislivello positivo di +14 m percorsa da un torrentello perenne, alterna gallerie di ampie dimensioni a strettoie e forre, e alcune consistenti sale, con ampio corollario di erosioni fluviali, limpidi laghetti e concrezioni alabastrine di vario genere, oltre alla possibilità di potervi osservare rari esemplari di fauna ipogea come chirotteri, anfibi e microfauna. In un deposito alluvionale all’interno è stato anche rinvenuto un dente di Ursus speleo. Altra importante peculiarità, che non trova riscontro in nessuna altra grotta dell’Appennino, la presenza poco oltre l’ingresso di pitture rupestri preistoriche sotto forma di figure antropomorfe dipinte in alto su una parete, databili alle ultime fasi del Neolitico e alla prima età del Bronzo e del Rame (4-3.000 a.C.), segno inequivocabile di una frequentazione umana assai antica, un luogo sacrale forse collegato al culto delle acque. Sono previsti tre diversi percorsi di visita, rivolti ad un pubblico con motivazioni differenti: il primo turistico, lungo 270 m e della durata di un’ora, riguarda il tratto iniziale di facile accesso ed è adatto per chiunque, disabili compresi; il secondo speleologico, lungo 680 e della durata di due ore, richiede il noleggio in loco di tuta, casco, luce individuale e stivali (minimo 5 persone); infine il terzo speleologico avanzato che percorre l’intera cavità, richiede 4 ore e il possesso di idonee esperienza e di attrezzatura individuale. La grotta,l’unica turistica in provincia di Roma e nel Lazio assieme a quelle di Pastena e di Collepardo (Fr), è aperta alle visite ogni fine settimana e nei festivi fino a metà ottobre, quindi fino ad aprile soltanto su pronazione allo 349 80 46 036 e 328 90 26 924. La si raggiunge con l’autostrada Roma-Napoli, uscita Valmontone, oppure con l’autostrada Roma-L’Aquila, uscita Castel Madama, seguendo in entrambi i casi le indicazioni per Bellegra; tempo richiesto: un’ora. All’esterno, in una bella zona selvaggia, esiste un’area verde attrezzata per i picnic. Un’ottima meta per una gita giornaliera struttiva, per famiglie e scolaresche.
Info: www.sotterraneidiroma.it, www.grottadellarco.com, grotte@sotterraneidiroma.it.
La grotta prende il nome dalla presenza all’esterno di un caratteristico arco di roccia, testimonianza di una cavità appartenente allo stesso complesso poi crollata, si apre a 3 km dal centro di Bellegra, in un’area caratterizzata da intensi fenomeni carsici di superficie e di profondità in località Pantano, zona ottenuta nel 1911 dal prosciugamento di un preesistente lago per utilizzazione agricola. Venne esplorata nel giugno 1925 dal Circolo Speleologico Romano, poi nell’aprile 1966 il Gruppo Speleologico Grottaferrata riuscì a forzare la strettoia finale, arrivando all’attuale fondo.
Di notevole rilevanza la presenza di pitture rupestri, scoperte soltanto nel 2007 dallo Speleo Club Roma in quanto di non facile lettura e poi perché ubicate in alto su una parete situata a 2,5 m dall’attuale piano di campagna. Evidentemente migliaia di anni or sono, all’epoca della frequentazione umana, il piano di calpestio della cavità era decisamente più alto di quello attuale, dovuto all’accumulo di sedimenti trasportati dal torrente ipogeo in presenza di condizioni climatiche diverse, in seguito asportato per erosione e dilavamento. Si tratta di 4 pitture rosse e 5 nere, figure antropomorfe maschili decisamente schematizzate, ma tipiche della tarda preistoria, che trova pochi riscontri stilistici nella penisola italiana, ma notevoli analogie con immagini dipinte entro grotte della penisola iberica e della remota isola di Levanzo nell’arcipelago delle Eolie in Sicilia. Potenza dell’arte, capace di coprire enormi distanze spazio-temporali !
Il primo e il secondo fine settimana di ottobre 2016 si svolgerà a Bellegra la Sagra delle tacchie ai funghi porcini, specialità gastronomica locale a base di pasta fatta a mano, con contorno di manifestazioni come il mercatino dell’artigianato, la rievocazione in costume di antichi mestieri, il corteo storico, il pranzo collettivo con menù a 15 euro; l’( ottobre in programma invece la Notte bianca della Taranta, con musica e balli di pizzica. Info: www.bellegra.eu, prolocobellegra@tiscali.it, tel. 334 57 19 720 e 331 15 48 818.