“Non vedo l’ora di visitare il nuovo Louvre”. “Allora stai per andare a Parigi ?!”. “Non a Parigi, ma ad Abu Dhabi”. Questo ipotetico dialogo tra due persone serve ad annunciare l’apertura ufficiale, l’ 11 novembre 2017, del nuovo allestimento arabo del museo parigino, ultimo atto concreto di un accordo siglato dieci anni or sono tra il governo locale e quello francese per la concessione temporanea di capolavori dai musei transalpini – a cominciare ovviamente da quello maggiore – ad un apposito museo da realizzare nella capitale degli Emirati Arabi Uniti, non a caso definito nuovo Louvre o Louvre II. Si tratta in realtà di una città-museo, progettata dall’architetto francese Jean Nouvel, sotto una vasta cupola piatta argentata del diametro di 180 m, composta con 8 mila stelle metalliche incastonate in un complesso disegno geometrico, in modo che i raggi del sole possano filtrare debolmente creando una “pioggia di luce” in movimento in un ambiente quasi onirico, capace di ricordare le foglie degli alberi di palma mosse dal vento. Il nuovo edificio si presta ad ospitare, nei suoi ampi spazi affacciati sul mare, anche congressi, performance, concerti, spettacoli di danza ed arti visive.
L’esposizione ospiterà opere d’arte e reperti del Louvre, già esposti o meno nella casa madre parigina, oltre a prestiti provenienti da altri prestigiosi musei. Questi capolavori copriranno la totalità della produzione artistica umana, dagli oggetti preistorici all’arte contemporanea commissionata espressamente, evidenziando temi ed idee universali, segnando l’inizio di una diversa visione rispetto alla museografia tradizionale. Oltre all’esposizione permanente, il nuovo contenitore offrirà mostre temporanee specializzate, un Museo per Bambini, un auditorium, ristorante, boutique e caffetteria. Le gallerie saranno sia cronologiche che tematiche, suddivise in 12 categorie. L’esposizione include opere delle più antiche civiltà, comprese le prime rappresentazioni figurative, come la cosiddetta Principessa Battriana, realizzata alla fine del III millennio a.C., le pratiche funerarie dell’antico Egitto come il complesso dei sarcofagi della principessa Henuttaui e la creazione di nuove economie con la decadramma di Siracusa, moneta argentea della Magna Grecia realizzata nel 400 a.C. Una galleria dedicata espressamente alle religioni universali mostra alcuni testi sacri, come un foglio del Corano Blu, una Bibbia gotica, un Pentateuco e testi di Buddhismo e Taoismo, mentre nella sezione sulla Modernità si trova la Zingara di Edouard Manet (1832-1883), Lotta tra bambini di Paul Gauguin (1848-1903) e Composizione con blu, rosso, giallo e nero di Piet Mondrian (1872-1944). L’esposizione comprende anche un’installazione monumentale dell’artista contemporaneo cinese Ai Weiwei, un interrogativo sulla globalizzazione. Gli scambi artistici sui percorsi commerciali durante i periodi medioevali e moderni verranno invece messi in evidenza attraverso l’esposizione di un importante numero di opere di ceramica.
Nelle gallerie, affacciate sul mare ed irrorate da una luce irreale filtrata, saranno esposte opere in prestito da 13 prestigiosi musei francesi. Tra le più celebri la Belle Ferronière di Leonardo da Vinci dal Louvre, l’autoritratto di Vincent van Gogh dal Museo d’Orsay, una rara saliera d’avorio dell’antico regno africano del Benin dal museo del Quai Branly, un globo di Vincenzo Coronelli della Biblioteca nazionale francese, una coppia di recipienti dal museo delle Arti Asiatiche, Napoleone che attraversa le Alpi di Jacques-Louis David dalla reggia di Versailles, una cassa reliquiaria del XIII sec. dal museo di Cluny, una caraffa cinese con influenze persiane dal museo delle Arti Decorative, la corazza di Marmasse dal museo archeologico nazionale, la statua dell’Apollo di Belvedere dal castello di Fontainebleau, la Donna in piedi di Giacometti dal Centro Pompidou e, ovviamente, tante e tante altre.
L’inaugurazione delle mostre specializzate avverrà invece il 21 dicembre con la rassegna “From One Louvre to Another: opening a museum for everyone”, con l’intento di tracciare la storia del Louvre. Divisa in tre sezioni, esaminerà le collezioni reali del re Luigi XIV presenti a Versailles, seguita da quelle della residenza dell’Accademia, per concludersi con la nascita infine del Louvre, con esposizione di 145 importanti dipinti, sculture, arti decorative provenienti dal museo parigino e dalla reggia di Versailles.
L’apertura della succursale mediorientale del Louvre, unitamente allo Zayed national museum ed all’avveniristico museo Guggenheim, un curioso ed originale incastro barocco formato da strutture coniche inclinate, ad evocare le tradizionali torri arabe del vento a scopo di raffreddamento naturale dell’aria, ma in versione futuristica, daranno vita al nuovo Saadiyat Cultural District, quartiere destinato a diventare un polo culturale, finendo per fare di Abu Dhabi una capitale imprescindibile anche per turismo e cultura.
Testo/Giulio Badini– Foto/Google Immagini