Se cercate un posto unico fuori al mondo (infatti si trova in mezzo al mare Tirreno) e dalla calca estiva, dove trascorrere una giornata di assoluto relax immersi in una natura non violata, l’isola di Pianosa potrebbe fare al caso vostro, soprattutto ora che si può usufruire di una comoda prenotazione online. Conoscete Pianosa ? Forse di nome sì, ma dubito ci siate mai stati, in quanto si tratta da sempre di uno di luoghi più inaccessibili d’Italia, poi vedremo il perché. Forse già anche da questo deriva il suo indubbio fascino: poter dire di essere stati dove risulta possibile accedere ad un numero davvero ristretto di persone.
Pianosa è una delle più piccole delle isole che formano l’Arcipelago Toscano (appena poco più di 10 km2), 13 km a Sud-Ovest dell’Elba (Livorno), facente capo al comune di Campo nell’Elba. Di forma triangolare, deve il nome al fatto di essere l’unica piatta e pianeggiante, priva di rilievi: l’altitudine maggiore si registra infatti ad appena + 29 m. Presenta alcuni tratti di costa rocciosa, alternate ad alcune minuscole ma incantevoli spiaggette di arena candida, ubicate entro panoramiche calette, come nella graziosa Cala di San Giovanni, dove si trovano i resti di una villa nobiliare romana. L’interno si presenta a tratti ricoperto da odorosa macchia mediterranea, ma anche da coltivi dove prosperano viti ed ulivi. La fertilità del terreno e la facilità a coltivarlo vi ha attirato la presenza umana, fin dalla più lontana preistoria: vi sono passate un’po’ tutte le popolazioni storiche e protostoriche della Toscana e del Mediterraneo centrale, ognuna delle quali vi ha lasciato tracce.
I Romani ne decretarono una destinazione insolita, poi rimastale appiccicata fino a ieri: quello di luogo di esilio e di detenzione per prigionieri politici pericolosi, in pratica un carcere in mezzo al mare dal quale diventava impossibile allontanarsi, come altrettanto impossibile era accedervi. Tutto cominciò con il primo imperatore Augusto, il quale vi fece esiliare per ben 14 anni il nipote Agrippa Postumo, suo erede designato, per cattiva condotta a Roma; Agrippa avrebbe dovuto essere liberato da pretoriani e condotto in segreto presso le legioni romane in Germania che si erano nel frattempo ribellate a Roma, magari per essere eletto imperatore. Ma il piano fallì ed Agrippa fu ucciso da un centurione nel 12 d.C., spianando la successione a Tiberio. All’epoca del Granducato di Toscana l’isola riprese la propria funzione di carcere di massima sicurezza, ospitando delinquenti comuni ed oppositori politici (siamo all’epoca delle vicende narrate da Alexandre Dumas nel celebre romanzo “il Conte di Montecristo”), cosa che mantenne anche sotto il successivo Regno d’Italia, anche con funzione di colonia penale agricola. Qui hanno soggiornato personaggi famosi della politica, del terrorismo, della mafia e della cronaca giudiziaria, a cominciare dal prigioniero politico Sandro Pertini, poi presidente della Repubblica Italiana. Dal 2009 è una riserva naturale integrale sia a terra che a mare, avvicinabile ed accessibile solo con appositi permessi, e con visite organizzate dal Parco.
Normalmente la si visita in piccoli gruppi – per un massimo di 250 persone al giorno – da aprile ad ottobre, partendo in traghetto da Marina di Campo e con una traversata della durata di 45 minuti. A terra attende i turisti la Casa del Parco, sede delle riserva, ed un piccolo alberghetto ricavato nell’ex abitazione del direttore del carcere. Da vedere, oltre alle strutture carcerarie, ci sono i resti delle villa romana, le catacombe romane, fare il bagno a Cala Giovanna, visitare la grotta preistorica di Cala di Biagio e le cave di calcarenite, la roccia dell’isola, formate da calcari organogeni di deposito marino ricchi di fossili. E poi visitare il nuovo museo della scienza (di prossima apertura) e fare snorkeling a Cala dei Turchi, su un mare d’incanto estremamente ricco di fauna e con praterie a posidonie, praticare kayak, ecc.
La vegetazione spontanea risulta formata da macchia mediterranea, con piante come lentisco, rosmarino, ginepro, cisti ed olivastri. La fauna offre piccoli roditori, ricci, lepri selvatiche, fagiani e pernici rosse (queste ultime introdotte nel 1800). Veramente abbondante l’avifauna stanziale e di passo, tanto da farne un luogo ideale per la pratica del birdwaching, trovandosi l’isola sulla rotta migratoria tra il Nord Europa e il Nord Africa. Pianosa possiede infine una pianta endemica, cioè che non si trova in alcun altro posto: si tratta del limonio di Pianosa, un’insignificante pianta erbacea perenne, con rosetta di foglie basali.
Quest’anno, sull’esempio di quanto già si fa con le isole di Montecristo e della Gorgona, sarà possibile effettuare prenotazioni on line per la visita di Pianosa. Si potrà prenotare su 8 date fisse di maggio e giugno 2020, per un massimo di 50 persone. Le partenze avvengono in motonave da Piombino, con scale a Marina di Campo.
Info: prenotazione su https://prenotazioni.islepark.it.pianosa/ – Informazioni anche presso l’Ufficio del Parco dell’Arcipelago Toscano: tel. 0565 908 231 – Informazioni storiche e naturalistiche sull’isola: http://www.islepark.gov.it/visitare-il-parco/pianosa –
Testo/Giulio Badini – Foto/Google Immagini