Dopo secoli di attività estrattiva, la località della Carinzia scopre il suo tesoro nel cuore della montagna: un lago di acqua calda “miracolosa”.Il Bleibergerhof, 4 stelle recentemente rilanciato, rappresenta il cuore pulsante delle tante proposte oggi legate al benessere. Il parco naturale del Dobratsch e il centro storico di Villach completano l’offerta turistica Il destino ci ha sicuramente messo lo zampino, se dall’ “industria della fatica” si è passati in pochi anni a quella del benessere. Ovvero dalla miniera alle terme. Nel 1951 il complesso di miniere di Bad Bleiberg, dopo quasi sette secoli di sfruttamento per ricavarne piombo e altri minerali, era prossimo all’esaurimento, quando nel corso di un sondaggio un’esplosione (una fra le tante provocate con la dinamite dai minatori) causò una copiosa fuoriuscita d’acqua. Era stato scoperto un “tesoro”: un lago sotterraneo di acqua termale. Un giacimento di … risorse turistiche. Nel 1978 la località di Bleiberg aveva già aveva già ottenuto la denominazione “Bad”, ovvero termale, e quando nel 1993 le miniere furono definitivamente chiuse, già erano sorti i primi alberghi termali. Tra i quali il più importante viene considerato il Bleibergerhof, struttura classificata a 4 stelle che di recente è stata rilanciata con un investimento importante. Lo ha deciso la Fidelity Hotel & Resorts, società tedesca che in Italia gestisce lo storico Grand Hotel di Levico Terme.
Siamo in Austria, in Carinzia per la precisione, a mezzora dal confine di Tarvisio e dalla graziosa cittadina di Villach. Bad Bleiberg deve la sua fama turistica anche a Terra Mystica, ovvero a una parte dell’ex miniera trasformata in un emozionante percorso turistico, tutto tracciato nelle viscere della montagna con tanto di viaggio nei carrelli del trenino che un tempo trasportava il materiale estratto, ricco di piombo. L’attività termale rappresenta oggi per Bad Bleiberg una nuova opportunità di sviluppo economico e sociale. Il forte legame tra passato e presente lo si è colto anche in un dettaglio durante la festa organizzata per la riapertura del Bleibergerhof: a suonare è stata chiamata la banda dei minatori, un’istituzione locale. E ammiratissimi sono stati i costumi tradizionali, sfoggiati nell’occasione. Bad Bleiberg e il Bleibergerhof si trovano ai piedi del monte Dobratsch, la montagna alta 2150 metri assurta a parco naturale, costellata di sentieri naturalistici adatti a facili escursioni, dai quali lo sguardo può spaziare su paesaggi di una bellezza mozzafiato sulla sottostante Gailtal e sulle Alpi di Villacher. Villach, che in questo periodo esibisce una veste natalizia di grande suggestione, si trova ad un tiro di schioppo. Anche la famosa chiesa Maria am Stein, Maria della pietra, considerata tra le più alte d’Europa. Nel parco, istituito nel 2002, sono possibili anche visite guidate accompagnate dai ranger.
Le terme. Bad Bleiberg cosituisce sinonimo di benessere e di salute da oltre mezzo secolo. L’acqua calda sgorgante dalle profondità della terra è stata definita “fonte di giovinezza”, essendo dimostrato il suo effetto positivo nel contrastare i dolori reumatici e muscolari. La Spa del Bleibergerhof offre piscina interna ed esterna, laghetto balneabile naturale, vari tipi di sauna (finlandese, alle erbe, di terra, a raggi infrarossi), bagno turco, hammam, aree di riposo, cardio fintness, area massaggi e cosmesi, per i vari trattamenti di bellezza proposti. Una parte del personale è italiano o parla italiano, un elemento non trascurabile nell’accoglienza e nella fruibilità dei servizi. Sono state ricavate anche quattro Spa “private”. Ampio il ventaglio di trattamenti, fra massaggi, impacchi e stone therapy. L’hotel sarà presto sottoposto a lavori per il miglioramento anche delle camere e della facciata. La cucina strizza l’occhio al cliente italiano per i tanti prodotti mediterranei utilizzati, accanto a quelli tradizionali austriaci. “Puntiamo al relax totale e a far circondare di intimità gli ospiti” dice il direttore della struttura. Stephan Gerhard, amministratore della Fidelity, sintetizza in un solo concetto la mission del complesso: “Qualità!”.
Vale la pena di raccontare di più della vicina Terra Mystica, l’attrazione turistica più importante della zona. All’ingresso si indossa un mantello da minatore e, attraverso uno scivolo di 70 metri, ci si avventura nell’ex miniera. Un dedalo di cunicoli dove poter scoprire come lavoravano e come vivevano i minatori. C’è pure la bandiera di corporazione, donata dagli stessi lavoratori all’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe nel corso della sua storica visita. Di grande effetto le riproposizioni multimediali che aiutano a capire di più, anche sotto il profilo emozionale, il complesso mondo della miniera.
Info: www.bleibergerhof.at – www.region-villach.at
Testo/Renato Malaman – Foto/Renato Malaman e Google Immagini