Aprirà il prossimo 15 novembre 2017 a Bologna ‘Fico (Fabbrica Italiana Contadina) Eataly World’, il nuovo polo di attrazione sull’eccellenza dell’enogastronomia e agroalimentare italiano. Ma quello che, come recita l’incipit sul sito Internet, sarà «Il più grande parco agroalimentare del mondo, con 100.000 mq di biodiversità», per il fondatore di Eataly, Oscar Farinetti, dovrà diventare la Disneyland italiana del cibo. Perché, come ha detto durante un incontro con la stampa presso la sede del Gruppo Fs: «Mangiare deve essere anche divertimento e il nostro Paese, con il 70% delle bellezze del mondo e le eccellenze che possiede, deve tornare ad essere primo anche nel turismo». Un incontro nato per presentare l’accordo sulla ‘mobilità integrata e sostenibile al servizio dell’eccellenza agroalimentare italiana’, firmato tra Trenitalia e Fico Eataly World, al quale erano presenti, oltre a Farinetti, l’ad Gruppo Fs, Renato Mazzoncini, l’ad di Fico Eataly World, Tiziana Primori e quello di Trenitalia, Orazio Iacono.
Una partnership tra due eccellenze nazionali, che prevede la pubblicizzazione del Parco sui canali di vendita del Gruppo Fs e sconti variabili per i viaggiatori Trenitalia verso Bologna, sia sui biglietti ferroviari che sui servizi interni a Fico Eataly World. Oltre agli sconti comitiva previsti dalla normativa regionale, per i primi due mesi di apertura, Trenitalia propone uno sconto del 30% sulla tariffa base di ‘Frecce’ e ‘InterCity’, e per i ‘gruppi scuola’ del 20% per un anno sulla tariffa ‘School Group Italy’, sempre su ‘Frecce’ e ‘InterCity’. Viene previsto un servizio navetta ogni 15 minuti (linea 35) da Bologna centrale a Fico Eataly World, ubicato nel quartiere periferico de Il Pilastro fuori Porta San Donato e vicino all’Ortomercato, e la mobilità interna al Parco tematico sarà facilitata da un trenino elettrico su gomma da 44 posti, con colori e logo del ‘Frecciarossa1000’, gratuito per chi arriva a Bologna con le ‘Frecce’. Tra gli altri sconti previsti per i viaggiatori Trenitalia, quello del 20% sulle Giostre educative e 10% sui Tour guidati e sulle Esperienze sul campo.
La scelta di ubicazione è caduta su Bologna come nodo ferroviario strategico, dove arrivano giornalmente 412 treni, di cui 152 ‘Frecce’, 32 ‘Intercity’ e 228 ‘Regionali’. Ma anche per l’interessamento di Comune e Regione, i quali hanno appoggiato da subito l’idea e messo a disposizione l’area di 80 mila mq dell’ex Caab (Centro Agro Alimentare di Bologna), spostato poco distante, del quale si sono utilizzate le principali strutture. Dieci gli ettari a disposizione, di cui 8 coperti ed ecosostenibili, con un impianto fotovoltaico composto da 44 mila pannelli solari. Ventimila metri quadrati di fattoria agroalimentare, con aree specifiche per la coltivazione e la produzione, con colture dimostrative e stalle per allevamenti didattici, dove si mostrerà come nasce il cibo che mangiamo e tour guidati su percorsi progettati per offrire ai partecipanti un’esperienza d’intrattenimento educativa. Oltre 2 mila le aziende coinvolte, e tra queste il gotha dell’enogastronomia e dell’agroalimentare italiano. Previsti 3 mila nuovi posti di lavoro nell’indotto e 700 nel Parco. L’ingresso sarà gratuito, come le prime 2 ore di parcheggio.
Secondo l’ad di Fico Eataly World, Tiziana Primori, sarà molto di più di una Disneyland italiana, ma la struttura di riferimento per divulgare e far conoscere al mondo la qualità dei prodotti italiani. Perché questa idea, nata da un “sognatore coi baffi” e realizzata a tempo da record senza ulteriore consumo di suolo, si presenta già come una realtà imprenditoriale di assoluto rilievo. Il parco tematico basa la sua attrattività su un qualcosa che abbiamo da sempre, e finora poco e male utilizzato: le nostre bellezze naturali e quella cultura del cibo, tramandata di generazione in generazione, invidiataci da tutto il mondo. Sono 40 le ‘Fabbriche’ delle eccellenze della filiera agroalimentare italiana, che forniranno gli ingredienti freschi e genuini ai 40 punti di ristoro, tra bistrot, ristoranti tematici e stellati, chioschi di street food e osterie. Come a dire: dal campo alla forchetta. Ma anche 9 mila mq di botteghe, con il mercato più grande in assoluto sulle eccellenze del Made in Italy. A contatto con i più grandi maestri artigiani e contadini del paese, con ‘Esperienze sul campo’, corsi interattivi e attività pratiche e coinvolgenti sul mondo della terra.
Come nell’AgriBottega dei bambini, un laboratorio permanente dove immaginare, creare e sperimentare con le proprie mani. Esiste poi un anfiteatro, un cinema e un centro congressi di 4 mila mq, modulabile da 50 a 1000 persone; sei aule didattiche con postazioni chef frontali e piano lavoro; serra, agrumeto, aree per lo sport (beach volley e calcetto) e dedicate ai bimbi, alla lettura e ai servizi. Ma principalmente ci sono le sei Giostre didattiche di Fico: la storia iniziata 1 milione e mezzo di anni fa con ‘L’uomo e il fuoco’ o i 14 mila anni di agricoltura trattati in ‘L’uomo e la terra’. Per chi vuole sapere chi è nato prima tra vino, birra e olio, basta andare a ‘L’uomo: dalla terra alla bottiglia’; ma anche immergersi “20.000 leghe sotto i mari”, con ‘L’uomo e il mare’; mentre con ‘L’uomo e gli animali’, si potrà scoprire com’è nata questa sinergia che da sempre ha accompagnato la nostra evoluzione; per sapere invece quali saranno le nuove frontiere dell’agricoltura, ce lo mostra ‘L’uomo e il futuro’. Tutto al costo di un solo biglietto: 10 euro per gli adulti e 5 per bambini.
Non si può però parlare di tutto questo, senza ricordare il nostro passato. Il Museo della Civiltà Contadina si trova nell’ottocentesca Villa Smeraldi a San Marino di Bentivoglio, a 15 km da Bologna (www.museociviltacontadina.bo.it), e per Fico ha realizzato un allestimento permanente di oltre 40 pezzi su 2 mila mq lungo tutto il perimetro esterno; con 4 sezioni dedicate alle più importanti colture della pianura bolognese: grano, vite; canapa, riso. Quello di Fico Eataly World Bologna è stato un progetto ambizioso, costato circa 100 milioni di euro, tra gli 80 milioni di spese vive e 20 per lo spostamento del mercato dell’ortofrutta. Soldi però spesi bene a quanto pare, per valorizzare le meraviglie della biodiversità italiana e nostri cibi mediterranei, facendo immergere milioni di persone in un mondo per molti alieno. La ricaduta sull’occupazione locale risulta di 3.700 posti di lavoro. L’intento dichiarato risulta di arrivare ad attrarre fino a 6 milioni di visitatori l’anno, tra turisti italiani, stranieri e business. Ma il desiderio principale risulta essere quello di lavorare sulle giovani generazioni, per attrarle verso quella cultura del cibo italiano che ormai si sta perdendo nelle famiglie postmoderne.
Un business in cui ha sicuramente creduto anche la compagnia aerea Emirates, che dal 3 novembre 2015 ha attivato 5 voli settimanali da Dubai all’Aeroporto Marconi di Bologna, portando questo gateway regionale al quarto posto in Italia dopo Roma, Milano e Venezia. Una tratta di poco più di 6 ore di volo, la quale porterà qui un flusso di visitatori d’alto rango, sicuramente molto interessati anche alla nostra enogastronomia e alla filiera agroalimentare. Con prevedibili risvolti positivi per le aziende nazionali e l’indotto locale. Con la prossima apertura di Fico Eataly World, mentre in rete si vedono già fiorire le offerte di hotel, B&B e case vacanze, data la previsione di centinaia di migliaia di visitatori l’anno, quello dell’accoglienza risulta ancora un problema da risolvere. «Per il momento stiamo contattando tutte le strutture disponibili, anche sulla costa», dice Oscar Farinetti, ma all’interno di ‘Fico’ è in progetto la realizzazione di un hotel da 215 camere doppie, in una struttura multifunzionale di oltre 11 mila metri quadri.
Il cantiere di Fico è iniziato a fine 2013, e la prima data ipotizzata per l’apertura era il 4 ottobre 2017. Ma ormai manca poco al taglio del nastro a metà novembre, al quale saranno presenti il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, quello del Turismo, Dario Franceschini, oltre a molte altre personalità tra cui il sindaco di Bologna Virginio Merola e il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini.
Info: Fico Eataly World, www.eatalyworld.it, tel. 051 002 90 01, via Paolo Canali 8, 40127 Bologna
Testo/Maurizio Ceccaioni – Foto/Maurizio Ceccaioni e Google immagini