In quell’immenso territorio che è il Brasile, grande ben 28 volte l’Italia e di gran lunga la nazione più estesa e popolata di tutto il Sud America, si trovano due enormi ed importanti aree naturalistiche: a nord la famosa Amazzonia, la regione attorno al Rio delle Amazzoni che occupa ben nove stati brasiliani e il 42 % dell’intero paese, con la maggior foresta tropicale del pianeta (grande 23 volte l’Italia) ed una delle maggiori biodiversità della terra tra piante ed animali. Ma il sud del Brasile ospita un’altra zona, per l’esattezza due, meno estese e meno importanti ma non meno care ai naturalisti per le loro caratteristiche ambientali uniche. Si tratta del pressochè sconosciuto ed isolato Bonito, nonchè del più noto Pantanal, entrambi negli stati interni del Mato Grosso e del Mato Grosso do Sud, al confine con Bolivia e Paraguay.
Il roccioso e calcareo Bonito, tratto meridionale del Pantanal non facile da raggiungere, può costituire per parecchi un’ incredibile sorpresa: viene infatti definito come i Caraibi brasiliani, pur essendo nell’interno del continente e lontanissimo dal mare, per l’incredibile trasparenza delle acque cristalline dei suoi fiumi e dei suoi laghi, dove immergersi per fare bagni e snorkeling, in una esuberante vegetazione e tra un’infinità di pesci multicolori. Questo fenomeno naturale si deve al fatto che la roccia calcarea filtra le acque dalle impurità, restituendole cristalline. Trattandosi di un territorio carsico, si incontrano un gran numero di cavità naturali, le quali finiscono inevitabilmente su fiumi, laghi e sifoni sotterrai di notevole suggestione anche estetica, dove si specchiano multiformi concrezioni alabastrine. Tra le tante da ricordare la Grota do Lago Azul, la quale ospita a 100 m di profondità un suggestivo laghetto d’acqua color turchese, illuminato dai raggi del sole filtranti dall’alto. Non a caso viene considerato uno dei migliori posti al mondo per l’esplorazione e per le immersioni negli specchi d’acqua interni. Altra irrinunciabile attrattiva per ogni turista è rappresentata ad Ybirapè da una passeggiata aerea su piattaforme sospese sulla cima degli alberi, per ammirare dall’alto il meraviglioso spettacolo dello sterminato deserto verde e le sue bellezze naturali, tra le quali annoverare gli uccelli multicolori, ed in particolare i sublimi pappagalli rosso intenso. Da molti viene definita come la destinazione turistica emergente e più ecosostenibile del pianeta.
Ambiente e paesaggio totalmente diverso nel confinante Pantanal, la pianura alluvionale più estesa della terra, grande quanto metà della Francia, estesa anche nei confinanti Bolivia e Paraguay. Durante la stagione delle piogge, da ottobre a marzo, il Rio Paraguay e la sua fitta rete di affluenti provenienti dalle montagne circostanti traboccano, allegando per due terzi e con un livello massimo d’acqua di 3 m questa conca sedimentaria, fondo di un antichissimo mare prima e di un lago poi, creando la maggiore zona umida interna di acqua dolce della terra e determinando un peculiare ecosistema straordinariamente ricco di biodiversità, quasi unico al mondo. In questo periodo la fauna domestica e quella selvatica si concentra nei pochi tratti sopraelevati non allagati. Terminata la stagione delle piogge le acque cominciano a defluire, rientrando nei fiumi, nei laghi, nelle lagune e nei pantani perenni, consentendo alla vita di esplodere in tutta la sua esuberanza. Inutile dire che simili condizioni ambientali non hanno mai consentito alcun sfruttamento di questa enorme regione, limitandosi la presenza umana ad alcune fazendas per l’allevamento estensivo di bovini e cavalli, mentre la maggior parte del territorio costituisce una delle più estese e incontaminate aree selvatiche del Sud America, un ecosistema con il maggior numero di specie di flora e fauna della terra, tanto che l’Unesco l’ha dichiarata patrimonio dell’umanità e riserva della biosfera.
Attraversando a questo punto il Pantanal si ha la sensazione di trovarsi immersi in un favoloso documentario naturalistico. Solo che è tutto vero. Sono reali e a pochi metri i caimani, a grandi gruppi nelle pozze che si formano nella stagione secca e lungo i meandri dei fiumi, autentici e numerosissimi i capibara che hanno fatto della vita acquatica un adattamento unico, sono veri gli uccelli. Stormi di aironi di diverse specie, martin pescatori, pappagalli dai più svariati colori, cormorani e splendidi tucani. Come nel Bonito non c’è niente di monotono. Le paludi si alternano alle foreste fluviali, i tratti di savana presentano alberi spettacolari. All’alba ed al tramonto tra le fronde del verde gridano le scimmie urlatrici e durante la notte i prati ancora allagati si riempiono di cervi e tapiri, mentre sulle superfici dei fiumi si affollano stormi di pipistrelli pescatori.
Di colpo, lungo le rive di un fiume o ai margini di una pozza d’acqua avviene l’incontro più bello e più atteso dai turisti. Con il giaguaro, l”Onca Pintada”, il Re del Pantanal, che sbuca dal fogliame della foresta per cacciare capibara, caimani e ogni altro animale sul suo cammino ! Le acque abbondano invece di pesci, dai famelici piranha a giganteschi pesci gatto di 80 kg, tanto da farne un vero paradiso per i pescatori. Per la notevole varietà ambientale e la rilevante concentrazione faunistica, il Pantanal costituisce uno dei luoghi migliori al mondo per avvistare animali selvatici di specie tanto diverse, a terra, in cielo e nell’acqua. Infatti se in Amazzonia gli animali si nascondono nel fitto della foresta, qui gli enormi spazi aperti regalano facili avvistamenti. Come sostiene qualcuno, in Amazzonia si sentono i suoni della natura, nel Pantanal la natura si vede.
Il miglior periodo per assistere al grande show naturalistico nel Bonito va da dicembre a marzo, nel Pantanal durante la stagione secca, da giugno ad ottobre. Il tour operator anconetano “Tour 2000 – America Latina” (www.tour2000.it – info@tour2000.it – tel. 071 28 03 752), specializzato in percorsi di scoperta ambientale nel continente Sudamericano, propone il tour di 8 giorni – 5 notti (prolungabili a piacere) “Self-drive Brasile, Bonito e Pantanal” con prezzo a partire da 1.090 euro a persona, ai quali aggiungere 670 euro per il volo dall’Italia e 530 euro di tasse aeroportuali. Volo dall’Italia a San Paolo, quindi volo interno a Campo Grande e ritiro dell’auto a noleggio, con pernottamento in pousada o fazenda con prima colazione; pranzi e cene libere a Bonito, pensione completa nel Pantanal; partenze giornaliere.
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