Dai tesori del centro storico all’Atomium, dai murales agli edifici più significativi dell’Art Nouveau. Tante visite insolite nel cuore dell’Europa, alla scoperta di Bruxelles. Dimenticatevi infatti i soliti tour: oggi nella capitale delle capitali la visita guidata si fa di corsa. E’ la proposta di City Runs, organizzazione no-profit basata su un inedito mix di sport e cultura, all’insegna di benessere e sostenibilità. Per partecipare basta avere un buon paio di scarpe da ginnastica e iscriversi online, scegliendo tra gli itinerari tematici disponibili: i percorsi sono lunghi in media 8/9 chilometri, durano circa un’ora e mezza e si adattano alle gambe e al fiato di tutti, dagli sportivi ai principianti.
City Run Downtown è il tour più classico: 8 chilometri e mezzo nel cuore storico della città, a partire dalla celeberrima Grand Place, inserita nel 1998 tra i siti del Patrimonio Mondiale dell’Unesco, per poi fare tappa al Palazzo di Carlo V, i cui resti sono ancora parzialmente visibili, e all’altrettanto famoso Manneken-Pis, la fontana in bronzo raffigurante un bambino che fa la pipì, diventata il simbolo dello spirito ironico e anticonvenzionale di Bruxelles. Sempre di corsa, tappa alla Chiesa di Notre-Dame de la Chapelle, Palazzo di Giustizia, fino al Palazzo Reale, luogo ricco di fascino e di aneddoti.
Bruxelles è anche la capitale dell’Art Nouveau, che vede in Victor Horta il suo principale esponente. Il tour di 9 chilometri tocca gli edifici più significativi del movimento: si parte dalle celebri Maison Horta e Hotel Solvay (commissionata dal noto farmacista che scoprì il bicarbonato di sodio) e si prosegue alla volta di tappe meno turistiche, come l’Avenue Paul Dejar (altro piccolo gioiello in stile Art Nouveau) e l’Hotel Albert Ciamberlani (opera dell’architetto Paul Hankar), fino a spingersi nel comune di Saint-Gilles, a sud della città, per ammirare l’Hotel Hannon.
Sempre 8 chilometri di jogging per il City Run Atomium, costruzione in acciaio che rappresenta un atomo di ferro, realizzata in occasione dell’Esposizione Universale del 1958. Il percorso comprende anche diverse tappe nella zona dell’Heysel, con i suoi numerosi parchi e attrazioni, tra cui il Palais des Expositions, lo Stadio Re Baldovino (che ospita le partite casalinghe della Nazionale di calcio belga) e il Palazzo Reale, residenza ufficiale del Re del Belgio. Meno tradizionale, ma ricca di curiosità, la proposta City Run Comics Art. In questa corsa di 9 chilometri i runners esplorano il centro della città in modo inconsueto, imbattendosi nei giganteschi e coloratissimi murales che riproducono personaggi e scene cult dei fumetti: tra i più importanti, da segnalare quelli di Asterix & Obelix impegnati a combattere contro i Romani, Lucky Luke (altro grande classico del fumetto belga) e, ovviamente, i Puffi, nati proprio in Belgio grazie all’immaginazione del fumettista Peyo.
Infine, lungo 8 chilometri e mezzo, non poteva mancare il City Run Europe. Si snoda nel Quartiere Europeo, toccando le sedi di tutti gli organi istituzionali più famosi dell’Unione: il Parlamento, la Commissione, il Consiglio e il Palazzo di Giustizia. Previsto anche un tuffo rigenerante nelle animate zone verdi che circondano il quartiere: il Parco di Bruxelles, il Parco del Cinquantenario e il Parco Leopold.
“Le visite guidate di City Runs sono un esempio perfetto dello spirito anticonformista di Bruxelles – commenta Ursula Jone Gandini, direttrice Italia Ufficio del Turismo di Bruxelles – e sono molto apprezzate anche dagli stessi cittadini, che le scelgono per scoprire gli angoli meno conosciuti della città. Un’esperienza adatta a tutti, bambini compresi! Si possono anche organizzare per gruppi privati: un’ottima opportunità sia nel caso di incentive e team building aziendali, sia per le agenzie e i tour operator, che possono così arricchire i propri programmi di viaggio con una proposta insolita e coinvolgente”.
A rendere l’esperienza ancora più divertente ci pensano le guide che adattano di volta in volta i percorsi e, soprattutto, le soste, in base al livello di allenamento del gruppo: gli atleti possono quindi riprendere fiato mentre ammirano i capolavori dell’arte e della cultura locale, ascoltando spiegazioni e racconti.
Per informazioni www.visit.brussels
Testo/Monica Guzzi- Foto/visit.brussels