Se l’Alto Adige è la terra idilliaca delle malghe, degli specchi d’acqua di alta montagna, del gusto e del benessere, i territori della Val di Fundres e della Valle Isarco, a cui questa turisticamente appartiene, ne sono la più autentica espressione. In quest’area, a ridosso del confine austriaco, si arriva facilmente in ogni periodo dell’anno. Che siano la calura estiva della città o il tepore delle giornate autunnali a portarvi fin quassù, il viaggio verso nord vale i chilometri percorsi. L’area vacanze sci e malghe Rio Pusteria, situata all’incrocio tra la Valle Isarco e la Val Pusteria, è formata da nove paesini tra cui Rio Pusteria, Maranza e Valles ben note come stazioni sciistiche, ma anche Spinga, Rodengo (di rilievo per l’omonimo castello), Vandoies e Vandoies di Sopra, Vallarga e infine la selvaggia Val di Fundres. In questo ampio teatro paesaggistico in ogni stagione vanno in scena oltre 30 malghe (la più antica è Malga Fane, un suggestivo villaggio di casette alpine), 33 rifugi e ben 10 caseifici, senza contare i numerosi masi di montagna, custodi del territorio e di presidi alimentari di pregio. Una cultura viva, fatta di tradizioni antiche, saperi contadini e la purezza incontaminata di un paesaggio dove tutto è esperienza di vita quotidiana. Le proposte escursionistiche sono vere e proprie occasioni goduriose per ciclisti ed escursionisti di ogni tipo (sono più di 30 le proposte). La zona dei monti granitici di Fundres, che arrivano a toccare i 3000 metri verso la cresta di confine, per quel suo carattere selvaggio è luogo di eccellenza per l’escursionismo sportivo. Lo stesso vale per l’alta via di Fundres in direzione Eisbrugg (ponte di ghiaccio), dove si trova l’omonimo rifugio e il lago in quota. Qui stambecchi, marmotte e camosci sono di casa e non è difficile incontrarli o avvertirne la presenza lungo il percorso. Per chi ama il cicloturismo, il territorio è un autentico paradiso. La pista ciclabile pusterese collega la Val Pusteria con quella del Tirolo orientale. Nella direzione opposta la ciclabile di valle porta fino a Bressanone e da lì sulla Route 99 fino al Brennero o in direzione sud fino a Bolzano proseguendo poi per il Lago di Garda. Chi è vinto dalla stanchezza può tornare indietro comodamente in treno grazie alla bikemobil Card, un biglietto combinato per l’utilizzo di autobus, treno e bici a noleggio con validità su tutto il territorio (carta giornaliera, oppure con validità di 3 e di 7 giorni). La Via dei masi, invece, è un percorso didattico ad anello lungo 7 chilometri che si snoda attraverso alcuni antichi masi. Il percorso nasce con l’intento di rivalutare il territorio e, contestualmente, di preservare sia le radici storiche e culturali, sia quelle dei paesaggi naturali e rurali. L’area, chiamata in tedesco Gitschberg-Jochtal e l’intera Valle Isarco offre significative proposte culturali grazie alla vicinanze con le città di Bressanone e Vipiteno.
Mangiare bene in Alto Adige è un imperativo della ristorazione in generale. Che sia un maso di montagna o un ristorante stellato (sono 4 quelli che vantano le stelle), la qualità dei piatti è sempre alta. Il “terroir” si fa sentire in ogni prodotto, dal pane, ai formaggi, agli affettati. Sarà anche per questo che chi arriva in Valle poi ama tornarci. Il pane ed i prodotti da forno si acquistano ovunque, nei piccoli centri come in città e la qualità non cambia. Basti ricordare che in Alto Adige il pane della tradizione, che vanta un marchio di qualità, deve utilizzare esclusivamente ingredienti naturali ed essere prodotto con una farina costituita per un minimo di 75% da cereali locali. Per non parlare dei formaggi. Due indirizzi prestigiosi per gli ama l’oro bianco, Capriz (Via Pusteria 1b Vandoies www.capiriz.bz) a Vandoies e Degust a Varna. Il primo è un luogo che combina sapientemente la formula caseificio, museo, shop e bistro. Ogni giorno si rinnova la trasformazione del latte, esclusivamente di capra, proveniente da piccoli pascoli in alta quota (più di 800 metri) in formaggi freschi, molli e stagionati, la cui qualità sfida i più famosi francesi. A Varna invece i più fortunati potranno incontrare Hansi Baumgartner, ex chef stellato in Rio Pusteria, oggi considerato da tutti l’orafo dei formaggi di alpeggio. L’azienda De Gust (Bsackerau, 1 Varna, www.degust.com ) nasce 16 anni fa nel piccolo borgo in Alta Pusteria per volontà di Hansi e della moglie Edith. I formaggi della zona, già dedita da tempo alla produzione di formaggi di qualità, sono rigorosamente selezionati da Hansi che li affina in celle recuperate da un bunker della II guerra mondiale. Un tempio spirituale, quello di Hansi, più che un luogo produttivo, in cui il profumo delle erbe di pascolo mescolate alle vinacce, ai cru di cacao, alle alghe marine si combinano, complice il tempo, alla bontà del latte. Nel negozio gourmet di Varna i tesori più preziosi si presentano come gioielli sotto campane di vetro. Ecco l’erborinato golden gel affinato in vinacce passite, il camembert di latte crudo ricoperto di farina di mele e nocciole, il vaccino con cioccolato fondente, il cacio da latte vaccino con crosta al rum e fave di cacao tritate o quello da latte crudo biologico con crosta edibile lavata con distillato di rose. Dopo aver visitato questi luoghi di culto produttivo, una cena al Ristorante gourmet la Passion (Via Nikolaus, 5, www.lapassion.it) a Vandoies di Sopra, è d’obbligo. Wolfgang Kerschbaumer e la moglie Helene vi accoglieranno nella loro piccola stube, gioiello allestita con soli 5 tavoli. Atmosfera familiare in sala, ben gestita da Helene che cura i vini (oltre 250 le etichette) e grande professionalità in cucina dove lo chef gioca abilmente combinando tradizione e modernità. La sua cucina fa pensare ad un uomo con i piedi ben piantati nella sua terra d’origine, senza mai perdere quella visione internazionale della ristorazione e del gusto acquisita durante le esperienze estere. Siccome il ristorante non è più un nome che si bisbiglia come un segreto tra gourmet, è consigliabile la prenotazione. Se in zona l’alta gastronomia non delude, non lo fa neppure la ristorazione in malga, dove la tradizione si combina con i prodotti locali spesso fatti in giornata. Alla Malga Gampielalm (www.gampielalm.com) formaggio grigio con cipolla e pane o canederli in diverse varianti saranno la ricompensa per essere arrivati fino a quota 2.047 metri.
A Maranza, comune appartenente a Rio Pusteria, l’Hotel Huberhof (Via Huber, 21 Maranza, www.panoramahotel-huberhof.com) regala una vista ineguagliabile sulla valle e sulle montagne. Il comune, situato a quota 1.414 metri, funge da terrazza soleggiata sull’intera Valle Isarco. Si dice che questo luogo sia il più soleggiato dell’Alto Adige, grazie ai 280 giorni di sole all’anno, ma se anche questo non fosse sufficiente basterebbero la luce e l’aria che c’è quassù per eleggerlo luogo del cuore. L’hotel, a conduzione familiare, propone un’ospitalità adatta sia alle famiglie che agli escursionisti che qui trovano percorsi sportivi e culturali. La cucina propone diversi menù, tra cui il senza lattosio e glutine e quello per vegetariani. Alla sera per rigenerarsi la moderna spa dispensa benessere a chi durante il giorno ha praticato un turismo attivo o semplicemente desidera prendersi cura del proprio benessere. Per i propri ospiti l’area vacanze Sci e malghe Rio Pusteria propone le due versioni della Almencard. Nel periodo estivo, che si protrae dal 14 maggio fino al 16 ottobre 2016, la Almencard permette di utilizzare gratis le cabinovie Gitschberg&Jochtal e l’autobus per l’Alpe di Rodengo-Luson. La AlmencardPLUS, periodo 1 maggio 30 novembre 2016, permette viaggi illimitati gratuiti su tutti i mezzi pubblici del Trasporto Integrato Alto Adige (bus e treno, anche qualche funivia) oltre all’ingresso a circa 80 musei e collezioni in tutto l’Alto Adige. Le cards sono fornite gratuitamente dall’albergo partner della Almencard per tutta la durata del soggiorno. A Rio Pusteria c’e la più piccola manifattura di pasta altoatesina, un negozio senza imballaggi gestito da un’originale signora dai capelli rossi in perfetto dresscode tirolese. Lei si chiama Sandra e insieme al marito Alessandro gestiscono Purnatur. Dal nome stesso si intuisce che le loro produzioni rispondono ad una filosofia che contempla il pieno rispetto della natura. Tutti i prodotti sono realizzati con ingredienti naturali: erbe e fiori di montagna mescolati al grano prodotto in Alto Adige e all’acqua delle montagne. Da provare i canederli fatti ogni giorno a mano dalla signora e la pasta Snack, un interessante modo di gustare la pasta come uno snack senza tradire bilancia e salute. Purnatur Via Katharina Lanz Strasse 15 Rio Pusteria (BZ) (www.purnatur-online.com/)
Testo/Foto : Vittorina Fellin
Info: APT Gitschberg-Jochtal
Via Katharina Lanz 90 I-39037 Rio di Pusteria / Alto Adige
www.gitschberg-jochtal.com