Se esiste un luogo capace di trasformarsi e di risorgere dalle proprie ceneri, così come sapeva fare nella mitologia l’araba fenice, questo è simile a Cefalonia, la splendida isola greca e la maggiore dell’arcipelago delle Ionie(grande oltre tre volte l’Elba). Solo nel corso del secolo scorso, essa è stata infatti teatro di due episodi terribili. Il primo avvenne durante la Seconda Guerra Mondiale, quando Cefalonia, a seguito della campagna di Grecia, venne occupata dalle truppe italiane. A seguito dell’armistizio con gli Alleati dell’8 settembre, le truppe tedesche intimarono al generale Antonio Gandin, comandante della divisione Acqui, di arrendersi e di cedere le armi. Dopo una consultazione svolta presso gli ufficiali per conoscerne il parere, si decise di rifiutare l’ultimatum, il che scatenò una furibonda reazione tedesca, in grado di portare alla sconfitta delle truppe italiane ed alla loro resa. Per rappresaglia i tedeschi fucilarono 5.000 soldati e tutti gli ufficiali (probabilmente tranne uno, interpretato da Nicholas Cage nel film Il mandolino del capitano Corelli). I pochi sopravvissuti vennero deportati in Germania. Nel 1953 invece ci fu un terremoto devastante, il quale fece numerose vittime e mise in ginocchio la semplice economia isolana; molti paesi furono rasi al suolo e gli abitanti furono costretti ad emigrare all’estero, per cercare fortuna. Quelli rimasti non si diedero però per vinti e negli anni successivi contribuirono al fiorire di una nuova importantissima industria: quella del turismo.
Oggi infatti l’isola è una splendida meta di vacanze estive, facilmente raggiungibile anche dall’Italia tramite dei traghetti che in una notte approdano direttamente da Bari, Brindisi ed Ancona al porto di Sami, oppure tramite voli low cost da alcune città nostrane. Come si presenta oggigiorno Cefalonia? L’isola ha un carattere tipicamente greco, ma contemporaneamente si percepiscono influssi italiani e balcanici. È estremamente montuosa e ricca di pinete che spesso arrivano vicino al mare, soprattutto nella parte settentrionale, e l’economia tradizionale la fa ancora da padrone, con la pastorizia e gli uliveti ma anche con impianti di itticoltura decisamente più moderni. L’immagine tipica a cui il turista è abituato a pensare riguardo alla Grecia, con le case imbiancate dalla calce, le bouganvillee ed il blu a fare da secondo colore dominante, qui risulta molto meno presente rispetto ad altre isole. Malgrado l’origine antichissima, sconfinante nelle leggende (l’antico re Kephalos che fonda 4 città, ognuna destinata ad un figlio), la dominazione romana, il medioevo, gli ottomani ed i veneziani, del passato non è rimasto molto, anche a causa dei devastanti terremoti che regolarmente hanno creato danni e sciagure.
La parte meridionale dell’isola dove è presente il monte Einos, con i suoi 1.600 metri la montagna più alta dell’arcipelago, viene caratterizzata contemporaneamente da una grande area quasi pianeggiante dove si trovano il capoluogo Argostoli, molte spiagge ed insediamenti turistici; si tratta dell’area con maggiore movimento e vita. La parte settentrionale appare invece molto più impervia e da percorrere con attenzione per i continui saliscendi e le curve a gomito, che magari nascondono alla vista le capre di passaggio lungo la strada. Il paesaggio, dove si alternano boschi di pini a territori brulli ed aridi, risulta decisamente spettacolare, stagliandosi sopra un mare di un blu davvero intenso. In queste zone le spiagge sono da cercare, perché non immediatamente visibili, ma nascoste dalla roccia e dai tornanti; una volta raggiunte sono però spesso spettacolari e di un fascino difficile da dimenticare.
Le più famose sono quella di Myrtos, considerata una delle dieci più belle di tutta la Grecia, e quella di Antisamos, resa celebre dal film americano; chiaramente in queste però arrivano turisti da tutta l’isola, rendendole d’estate piuttosto affollate. Perché non cercare allora un luogo meno frequentato, più tranquillo ed originale? Una possibilità fra molte viene rappresentata dalla spiaggia di Kiriaki: situata ad Ovest di Myrtos, a breve distanza dalla strada che molto più avanti porterà ad Argostoli, non risulta segnalata ed è raggiungibile dopo un percorso in parte tortuoso ed in parte sterrato. Alla fine si trova un piccolo parcheggio davanti ad una spiaggia dai colori meravigliosi, in cui l’unica struttura presente è un piccolo ristorante con una terrazza in legno, nel quale degustare una tipica insalata greca o dei calamari alla griglia di fronte al mare. Una piccola parte della spiaggia risulta attrezzata con sdraio ed ombrelloni a prezzi davvero low cost, gestiti dai ragazzi della taverna, pronti a portarti l’anguria tagliata a pezzi o delle bibite fresche. Il relax è quindi totale.
Una buona base per alternare a mare e relax anche l’esplorazione dell’isola, appare la località di Agia Efimia, un piccolo paese con una bella marina e dei meravigliosi paesaggi (per non dire degli ottimi ristoranti). Da qui, proseguendo verso nord, si incontra il paesino di Assos, con le sue casette colorate di origine veneziana ed una splendida piazzetta ricca di studios e di ristorantini per mangiare all’ombra delle piante, lungo un percorso semipedonale che taglia in due la baia e porta al castello sull’isolotto. In fondo alla strada diretta all’estremità settentrionale dell’isola, si trova invece la località di Fiskardo, un paese di pescatori trasformatosi in una specie di piccola Saint Tropez, dove attraccano molte barche a vela, e capace di mantenere un fascino tutto particolare, più di lusso, fra negozi e ristoranti affacciati al mare.
Girando l’isola ed avendo relazioni e contatti con gli abitanti, ci si accorge facilmente del loro calore e della voglia di comunicare tipicamente greca; in ciò vi è il loro carattere, ma anche la consapevolezza di come il turismo possa essere il modo migliore per uscire dalle ristrettezze di un’economia chiusa, e di produrre denaro e prosperità. Questo sentire ha portato al rifacimento di molte strutture, al fine di renderle adatte alla ricezione dei turisti, con proposte molto spesso caratterizzate da ottima qualità a prezzi assai abbordabili. I ristoranti propongono sia menù a base di pesce, soprattutto d’allevamento o di provenienza al di fuori delle isole Ionie (il mare, incredibilmente bello, scarseggia però di vita), che a base di carne, capra ed agnello soprattutto, per delle grigliate indimenticabili.
Info: Ente Ellenico per il Turismo, www.visitgreece.gr – info@visitgreece.it – tel. 02 86 04 70 477 –
Testo/Paolo Ponga – Foto/Paolo Ponga e Google Immagini