Fino al 15 aprile 2018 a Casamassima, Palazzo Monacelle, e a Gioia del Colle, Palazzo San Domenico (municipio), saranno in esposizione le cinquanta acqueforti di Marc Chagall attraverso le quali l’artista ha voluto raccontare la sua visione del mondo con l’animo di un bambino.
Titolo della mostra è infatti “Marc Chagall. Le favole”, nata nell’ambito del progetto di valorizzazione del territorio, dei suoi beni culturali e paesaggistici che rientra nell’operazione “Opere fuori contesto”, visitabile con un biglietto unico per entrambe le sedi. La mostra è stata organizzata dalla Società Sistema Museo, gestore del SAC Ecomuseo di Peucetia, con il patrocinio della Città Metropolitana di Bari e promossa dai comuni di Gioia del Colle e Casamassima. Un appuntamento imperdibile.
Tutto ebbe inizio nel 1927 a Parigi, quando il raffinato ed eccentrico artista comincia ad illustrare, su richiesta del mercante d’arte Voillard, le favole di La Fontaine. Nelle cinquanta acqueforti esposte l’autore mette l’accento sull’elemento mitologico e universale della favola, con la consueta padronanza nella disposizione dei personaggi legati ai ricordi presenti fin dalla sua infanzia e dalla sua adolescenza: il piccolo mondo dello shtetl ebraico, tra la sinagoga, la scuola e la propria casa legati all’infanzia di Vitebsk, i personaggi e le storie narrati dal russo Sholem Aleichem. Tuttavia il lavoro grafico sulle Favole rende evidente anche, e soprattutto, i grandi temi della vita che hanno interessato Chagall nel corso della sua opera: amore, morte e follia umana. Nei suoi capolavori infatti viene magistralmente rappresentata l’arroganza del lupo, il quale si contrappone alla mitezza della cicogna che gli salva la vita, dominano gratitudine e ingratitudine, vita e morte. Tutte le figure, gli oggetti e i granelli di polvere neri sembrano uscire dal suo mondo fantastico, come anche la compenetrazione tra uomo e natura appare evidente come nelle “Luftmenschen”, le caratteristiche figure fluttuanti nello spazio.
Quando viveva a Parigi, nel quartiere bohemien della “Ruche” a Montparnasse, vicino al mattatoio di Vaugirard, scriveva così (nel 1921) nella sua biografia: “Le due, le tre del mattino. Il cielo è blu, sorge il giorno. Laggiù, poco oltre, si sgozzava il bestiame, le vacche muggivano e io dipingevo. Vegliavo così per notti intere”. La “Ruche”, che significa alveare, era il cuore pulsante degli artisti d’avanguardia del Novecento, la casa dove abitavano, pagando un bassissimo affitto. Qui Chagall aveva il suo atelier e proprio qui conosce e frequenta Modigliani, G. Apolinnaire, André Salmon e molti altri, e dove scopre inoltre il Cubismo e il Fauvismo. Quando si confronta con La Fontaine, il bestiario dell’artista/pittore si allarga sempre di più. “La scena è l’universo”, diceva La Fontaine, ed è in quest’universo, pervaso di spirito religioso, che Chagall fa rivivere corvi, leoni, volpi, capre, lupi, agnelli, cicogne, aquile, topi, lepri, scarabei, vacche e galli accanto agli umani, accanto al pastore, al mugnaio, alla madre, alla vedova, al ragazzo, ricostruendo una sorta di poema eroicomico, tema del resto che non abbandonerà mai e che, insieme con altri elementi naturali (i violini, gli acrobati, i musicisti, i fiori) si mescolano, si sublimano, ed entreranno a far parte della “sua totale esplosione lirica”. Il pittore poeta sintetizza così miti, leggende, favole e allegorie in maniera armonica e teatrale unendo letteratura, folklore, simboli religiosi, gusto orientale e occidentale come Matisse, Fauves e il primitivismo di Gauguin.
Grazie alla Società Sistema Museo è stato possibile realizzare l’offerta didattica rivolta alle scuole: la mostra, infatti, prevede visite guidate e laboratori con l’intento di far conoscere il linguaggio espressivo di Chagall. Per la Scuola dell’infanzia e primaria I ciclo “Su la maschera!” e “Racconti da toccare, suoni da vedere: le favole e i cinque sensi”, per scoprire gli animali e personaggi delle favole di La Fontaine, indossando delle maschere speciali o attraverso un percorso sensoriale.
Per la Scuola primaria II ciclo i laboratori “Il teatro delle favole” e “Insalata di favole” stimolano i ragazzi a inventare una storia prendendo spunto dalle illustrazioni de La Fontaine, costruendo uno speciale teatro di cartone e trasformando le nuove storie in fantastici disegni. Per la Scuola Secondaria di I e II grado è prevista una visita guidata a tema, per scoprire il magico mondo dell’artista russo e il suo sogno diventato racconto per immagini.
Info: CASAMASSIMA, Palazzo Monacelle, GIOIA DEL COLLE, Palazzo San Domenico (municipio). Orari: venerdì e sabato ore 16 – 20.30; domenica e festivi ore 10.30 – 13 / 16 – 20.30. Ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura. È possibile prenotare aperture straordinarie.
Biglietto unico per tutte le sedi: intero € 6, ridotto € 3 (da 6 a 18 anni, gruppi superiori alle 15 unità)
Gratuito diversamente abile e accompagnatore, bambini fino a 5 anni, giornalisti accreditati con tesserino, insegnante accompagnatore di scolaresche. Visite guidate e didattica: visita guidata una sede € 80; visita guidata due sedi € 120. Al prezzo della visita va aggiunto il biglietto d’ingresso ridotto. Speciale scuole: ingresso e visita guidata tematica € 80 una sede / € 120 due sedi. Ingresso e laboratorio € 120 una sede / € 150 due sedi. Ulteriori informazioni: Call center 199 151 123 (dal lunedì al venerdì 9-17, sabato 9-13, escluso festivi)
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Testo/Anna Maria Arnesano