Per chi pensasse di conoscere la città di Recco solo per l’accoglienza o per essere “patria” della squadra di pallanuoto più titolata al mondo come la Pro Recco (nata nel 1912 con il nome di Rari Nantes Enotria), commette un errore fatale se non ha mai assaggiato la sua notissima focaccia al formaggio.
Questa nota località turistica si trova al centro del Golfo Paradiso, sulla riviera di levante nella Città metropolitana di Genova, tra il promontorio di Portofino e il capoluogo di regione. A farle compagnia proprio accanto, un altro luogo attrattivo per il turismo come Camogli, accomunate da eventi che attirano ogni anno migliaia di turisti. Camogli è un borgo marinaro noto per le case colorate affacciate sul mare e la lavorazione delle acciughe pescate dalla locale Cooperativa Pescatori e per la Sagra del Pesce, che si svolge di norma la seconda domenica di maggio in Piazza Colombo. Ma è detta anche la “Città dei mille bianchi velieri”, per l’attività principale svolta dai camogliesi fino ai primi decenni del XX secolo, soppiantata poi dalla produzione dei battelli a vapore. Tra Camogli e Portofino, proprio a ridosso del mare c’è l’antica Abbazia di San Fruttuoso (X-XI sec.), dove nella piccola baia che ricade nell’Area naturale marina protetta di Portofino, su un fondale di 15 metri circa è stata posta nel 1954 una statua bronzea realizzata dall’artista Guido Galletti rappresentante “Il Cristo degli abissi”.
La città di Recco ha molte altre peculiarità, a cominciare dalla pallanuoto fino alla Sagra del Fuoco, manifestazione in onore della natività della Vergine Maria che si tiene l’8 settembre. I festeggiamenti sono in onore di Nostra Signora del Suffragio, Patrona e Protettrice di Recco e l’organizzazione è demandata ai “Quarte”, cioè le sette associazioni storiche cittadine (Bastia, Collodari, Liceto, Ponte, San Martino, Spiaggia, Verzemma), che fanno riferimento agli omonimi quartieri. La festa si conclude con spettacolari fuochi d’artificio che si specchiano nel mare di fronte a Recco, trasformando l’ambiente coi suoi colori.
Ma c’è qualcosa che è ancora più conosciuta nel mondo: la ‘Focaccia di Recco col Formaggio’.
Tanto per fare un po’ di storia
Si tratta di una prelibatezza gastronomica che, secondo la tradizione locale, mette le sue radici già nel XII secolo. Siamo nell’epoca della Terza Crociata per la riconquista di Gerusalemme e nella cappella dell’Abbazia di San Fruttuoso si ritrovavano i crociati liguri prima della partenza per la Terra Santa, per un solenne Te Deum. Nell’occasione si potevano rifocillare con quanto messo a disposizione nelle zuppiere di ceramica e di coccio colme di ogni bendidio, apparecchiate con piatti di peltro e di rame sulle bianche tovaglie di lino ricamate. “Quello che passava il convento” altro non era che «Pagnotte di farro e orzo impastate con miele, fichi secchi e zibibbo, carpione di pesce, agliata, olive e una focaccia di semola e di giuncata (un formaggio fresco molle) appena rappresa»: l’antesignana della Focaccia di Recco col Formaggio.
Come si è detto, quella che oggi è una specialità gastronomica Igp (indicazione geografica protetta) che possiamo degustare quotidianamente, è nata in tempi lontani si è poi andata modificando ma nel tempo, ma sempre seguendo la ricetta della tradizione. Un uso importante della Focaccia fu durante le incursioni saracene in Liguria, iniziate nei primi decenni del X secolo e culminate con la messa a ferro e fuoco di Genova nel 936. Infatti, con olio, formaggetta e farina si preparava una pasta ripiena di formaggio, poi cotta su una pietra d’ardesia dopo essere stata coperta. Fu questa la base alimentare che servì da sostentamento per la popolazione recchese, che lasciata la costa indifesa si rifugiava nell’immediato entroterra per fuggire ai pirati arabi.
La storia, quella della Focaccia di Recco col Formaggio, che venne documentata anche a fine XIX secolo, quando nei cinque forni cittadini, per campare si vendevano varie focacce liguri, tra cui questa con il formaggio, che allora era però consumata in particolare nel periodo della celebrazione dei morti.
Dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e la ricostruzione, sono stati riaperti i locali del centro storico, ma ormai ben diverso da quel borgo marinaro d’un tempo, quando forni e osterie erano frequentati dal “bel mondo” d’inizio secolo, tra cui celebrità come Guglielmo Marconi o Beatrice e María Cristina, Infante di Spagna. Personaggi noti e gente comune, che si recava lì appositamente anche per degustare la Focaccia col formaggio di Recco, ritenuto un prodotto principe della gastronomia cittadina e la cui notorietà si era diffusa in tutto il mondo.
Ma, come spesso accade, se si ha successo nascono subito delle imitazioni. Così, per tutelarsi, i produttori locali hanno dato vita al ‘Consorzio della Focaccia di Recco col formaggio’, dato che questo prodotto da forno è indissolubilmente legato al territorio e alla città di cui porta il nome. Dopo un lungo iter burocratico che ha coinvolto anche la Regione Liguria, il Comune di Recco e Camera di Commercio di Genova, nel gennaio 2015 la Focaccia di Recco ha ottenuto il riconoscimento da parte della Commissione Europea come prodotto a Indicazione geografica protetta (Igp).
La Festa della Focaccia di Recco
Per onorare questo prodotto tipico della gastronomia ligure, tutti gli anni a partire dal 1955, nella quarta domenica di maggio, a Recco si organizza una giornata di festa dedicata a questo straordinario prodotto che ha consentito alla Città di essere oggi fra le mete più gettonate dal turismo gastronomico, diventato una delle principale leve economiche del territorio. Un primo appuntamento che sta molto a cuore a tutti i residenti si terrà sabato 27 maggio dalle ore 16 con “I piccoli focacciai”. Si tratta della trasmissione del sapere dai “vecchi” focacciai ai giovani, per tramandare questo prezioso sapere a chi poi potrà continuare questa tradizione identitaria del proprio territorio. Così un centinaio di alunni delle scuole elementari di Recco convenuti in Piazza Nicoloso, dovranno preparare sotto la guida di mani esperte la loro prima focaccia col formaggio, che poi cuoceranno in casa per una gustosa merenda in famiglia. Inoltre, a tutti i bimbi sarà regalata la maglietta della Festa e il kit completo del “Piccolo focacciaio”.
Ma la festa vera e propria si terrà domenica 28 maggio, con le lunghe file di persone per le vie del centro, in attesa di gustare una porzione di focaccia distribuita gratuitamente nelle varie postazioni presenti. Saranno decine di migliaia le porzioni di questo prodotto offerto dai vari forni cittadini e la distribuzione del mattino (dalle 10 alle 12) sarà dedicata alla focaccia detta “Con e senza cipolle”. Nel pomeriggio (dalle 14.30 alle 17.30) ci sarà il momento principale della giornata, con la distribuzione della mitica focaccia di Recco col formaggio Igp, una garanzia di qualità e bontà per il consumatore.
In osservanza al rispetto per l’ambiente, da anni per la Festa si usano esclusivamente materiali biodegradabili e compostabili. Per l’occasione sono stati stimati circa 30mila piattini e altrettante posate in Mater-Bi (una bioplastica creata a partire dall’amido di mais, grano e patata) e in Polpa di Cellulosa, ricavata dalle fibre residue della lavorazione di alcune piante come bambù e canna da zucchero. Nei vari punti di distribuzione ci sarà anche musica e altri divertimenti. L’intrattenimento musicale sarà diversificato e per tutti i gusti: dal DJ Set con Carlo Trapani, all’Orchestra Primavera, alla Filarmonica G. Rossini di Recco in versione itinerante, senza dimenticare The Wanted Country Dance, una boy band britannico-irlandese proveniente da Londra. Ma ci sarà anche un Happy Kids Party, con truccabimbi e palloncini.
Tra gli eventi del 28 maggio, alle 11,30 il moto Raduno Genoa Chapter Club motociclistico Harley Davidson affiliato alla Harley Owners Group (Hog). Decine di moto dai rombi inconfondibili che arriveranno in piazza Nicoloso a Recco scortati dalla Polizia Municipale, per celebrare la Festa della Focaccia. Moto ma non solo, perché il Fiat 500 Club Italia – Coordinamento Golfi Paradiso e Tigullio ha organizzato un raduno di auto in via Vittorio Veneto, dove appassionati e curiosi potranno ammirare in tutte le versioni, questa mitica vetturetta nata all’inizio della seconda metà del XX secolo e che divenne ben presto un fenomeno sociale e di costume. In vari punti saranno anche presenti vari mercatini (antiquariato, hobbisti, libro usato, sapori, profumi, fiori e tradizioni di Recco) e una postazione dedicata agli scacchisti (Cheese & Chess) con la A.S.D. Scacchi Golfo Paradiso “Giancarlo Musso”, erede del Circolo Scacchistico Rutese nato nel 1975.
Sarà presente anche uno spazio curato dalla Pro Loco, dove si potranno chiedere informazioni sugli altri eventi recchesi quali Sagra del Fuoco del 7 e 8 settembre, festeggiamenti patronali e calendario estivo delle manifestazioni e dei grandi spettacoli.
Per raggiungere Recco prediligere i collegamenti via mare da Genova Porto Antico con i traghetti dei Battellieri Golfo Paradiso di Camogli oppure con i mezzi pubblici (la stazione del treno è di facilissimo accesso alla Città come il capolinea bus in pieno centro.
Ristoranti a Recco: Alfredo – Angelo – Da Lino – Da O’ Vittorio, Del Ponte, Manuelina, Vitturin; Focacceria Manuelina. Panifici a Recco: Panifici Tossini, Panificio Moltedo G.B., Panificio Moltedo Luisa; Ristoranti a Sori: Edobar, Il Boschetto; Focacceria Tossini. Tra i vari locali che preparano la Focaccia di Recco col formaggio Igp, anche nella focacceria Revello-Camogli.
Testo/Maurizio Ceccaioni-Foto/Pro Loco e Comune di Recco