Acque limpide, verdi come smeraldo, ora calme e ora rapide, silenziosi itinerari tra il cielo e l’acqua, villaggi incastonati nella roccia: questo è il fascino delle “Gorges du Tarn”. Non molto conosciute dagli italiani, queste gole sono situate nel sud della Francia, nella regione della Linguadoca-Rossiglione, e più precisamente nel Parco Nazionale delle Cévennes, una delle aree naturali più suggestive e protette del nostro continente, un tempo ricche di povertà e rifugio sicuro per briganti, oggi prezioso itinerario, dove un turismo non ancora massificato può confrontarsi con il fenomeno naturale del “circo di Navicelles”, le grotte “Aven Armand”, o gioielli architettonici come la Collegiata di Bédouès.
Situate a circa 100 chilometri a nord di Montpellier, le gole formate dal tortuoso percorso del Tarn costituiscono il cuore delle Cévennes ed offrono al visitatore le tranquille emozioni che vengono dall’assistere a panorami davvero sorprendenti. Scavate dal fiume tra pareti di calcare sempre più alte, formano un canyon profondo fino a circa 500 metri di altezza, in un territorio dove la natura trionfa, dove la flora e la fauna vivono in sintonia tra di loro e dove gli abitanti hanno con quest’ambiente un vero e proprio rapporto d’amore.
La parte più spettacolare del viaggio comincia dal villaggio di La Malène, arroccato su un fianco della parete, dove le vicende del passato recano testimonianza attuale, comprese le rocce annerite dalle devastazioni effettuate durante le guerre di religione. Qui le acque del Tarn (già cantate dai poeti dell’alto Medioevo) scorrono verso il fondo del canyon e disegnano un affascinante serpente: un dipinto da non perdere. Molteplici sono gli itinerari che permettono di conoscere bene le gole del Tarn: in automobile percorrendo lentamente la strada che corre all’interno, la discesa in battello o in canoa per gli appassionati di questo sport, a piedi con una passeggiata sui sentieri delle cornici dell’altopiano Mèjean o lungo il fiume, oppure in moto o in bicicletta.
Il percorso più emozionante (ed è anche il solo modo per scoprire realmente quest’affascinante paesaggio) risulta tuttavia percorribile in barca, accompagnati dai battellieri, i quali in piedi e con molta abilità affondano ritmicamente l’asta nell’acqua e nello stesso tempo raccontano e fanno cogliere al visitatore i dettagli che solo chi naviga tutti i giorni conosce. Una volta arrivati nel punto più strategico, la corrente spingerà con decisione verso l’entrata del celebre “stretto”, dove le falesie si ricongiungono ed è proprio qui che si può vedere meglio e quasi sentire la forza della natura.
Due o tre informazioni sulle Gorges: le Gole del Tarn sono aperte da aprile ad ottobre. Il percorso di 8 chilometri in battello dura circa un’ora. Per info: Società dei Battellieri delle Gorges du Tarn 48210 La Malene, telefono +33 04. 66485110. Dove dormire. Chi ama scoprire e conoscere altre località, consigliamo una visita a Aveyron a sud-est del Tarn, conosciuta per l’immenso parco naturale, per i laghi dove si può pescare tranquillamente e fare sport, nonchè per gli affascinanti borghi ben conservati, e inoltre, dormire e mangiare presso le strutture ricettive presenti nei dintorni delle gole.
Hotel Del Museo E Rozier, 4 stelle
Info: La Muse – 12720 Mostuéjouls
+33 (0) 565626001
Email:info@hotel-delamuse.fr
Sito web
Le Soleilo
Chemin du Valat
12720 Mostuéjouls
+33 (0)6 22 84 61 00
+33 (0)6 24 06 80 54
soleilo.mostuejouls@gmail.com
Sito web
Locanda Le Rascalat
Lieu-dit le Rascalat
12520 Compeyre
+33 (0)6 87 35 64 17
contact@auberge-lerascalat.fr
Sito web
Hotel Le Clos D’is
Route des Gorges du Tarn
12640 Rivière-sur-Tarn
+33 (0)5 65 72 62 47
+33 (0)6 31 24 45 07
mikael.coccaro@orange.fr
Sito web
Hotel***Ristorante L’auberge du Moulin
Rue de la Combe, 48210 Sainte-Énimie (classificato tra i borghi più belli della Francia)
Tel : 00 33 466 48 53 08 – http://www.aubergedumoulin48.com/
Info: www.france.fr
Testo/Anna Maria Arnesano – Foto/G-Deschamps – CRT Occitanie