Visitare Nîmes significa catapultarsi nel tempo e nella storia. Questa città della Francia meridionale, da sempre si è sviluppata urbanisticamente intorno ai suoi monumenti storici romani, dandole così un imprint particolare. Ed è proprio l’ottima conservazione dei suoi monumenti antichi a suggerire di candidarla come sito patrimonio dell’Unesco. E del resto, come pensare di non candidare una città come Nîmes, capace di attrarre per il suo patrimonio artistico – oltre alle bellezze paesaggistiche – visitatori di culture differenti, provenienti da ogni parte d’Europa e del mondo?
Vale da sola un viaggio la visita all’Anfiteatro (costruito subito dopo il Colosseo di Roma), uno dei più vasti della Gallia romana, il quale aveva la funzione di luogo di spettacolo e dove si svolgevano i combattimenti di gladiatori e animali. Divenne in seguito sede del potere feudale durante il Medioevo, mentre a partire dal XIV secolo, fu un quartiere residenziale con annessi negozi, chiese e anche un castello. Tuttavia l’Arena ritorna agli antichi splendori come luogo di spettacolo per le corride nel primo decennio dell’800. Grazie alla sua utilizzazione nel corso dei secoli, il monumento è stato salvaguardato da ogni tipo di usura. Purtroppo durante il Medioevo tutta la città ebbe un prolungato periodo di declino, ciò nonostante intorno all’anno 1000, grazie alla coltivazione della vigna, dell’ulivo e all’allevamento ovino, gli scambi commerciali ripresero e Nîmes si lanció verso un nuovo progresso.
Una passeggiata per la città consentirà al visitatore di scoprire e ammirare molte altre bellezze, in particolare la Maison Carrée, tempio romano dedicato al culto imperiale, unico del mondo antico integralmente conservato. Si racconta che in occasione della visita in Francia dell’allora terzo Presidente degli Stati Uniti d’America, Thomas Jefferson, rimase fortemente attratto dall’architettura romana della Maison Carrée, tant’è che, durante il suo incarico come Segretario di Stato e partecipando ai progetti per la realizzazione del Campidoglio di Richmond (il Presidente Jefferson era anche architetto), suggerì la costruzione su modello de la Maison Carrée; e poi il Tempio di Diana, oggi perfettamente custodito, il Castellum, la Torre Magna e il Museo della Romanità. Ma Nimes vanta anche pregevoli giardini come quello de la Fontaine creato intorno alla Sorgente, uno dei primi giardini pubblici d’Europa, abbellito da vasi e statue di marmo e di pietra di Lens, su una superficie di 15 ettari.
Arte, storia e cultura, modernità e antichità, gastronomia, profumi e sapori si fondono armonicamente. Oggi la città risulta cambiata moltissimo, cosicché, a fianco dei monumenti storici, troviamo anche costruzioni moderne inserite perfettamente nell’ambiente. Nuovi quartieri sono nati nel frattempo come quello all’est, Paloma, realizzato per riunire vari universi culturali, dotato delle ultime tecnologie numeriche, progettato da Jean-Michel Bertreux dello Studio di architetti Tretrac. Oppure il nuovo quartiere (a sud) della stazione, un tempo crocevia strategico della città, ma che aveva perso la sua attrattività. L’éco-quartiere Hoche Università, costruito su un progetto di campus universitario, insomma un nuovo quartiere di alloggi, negozi e spazi naturali, ricevendo così due alti riconoscimenti: un premio come “Riqualificazione urbana”, l’altro “La Marianne d’oro” per lo “Sviluppo Durabile”.
Una curiosità. Tutti pensano che i jeans siano nati a Genova, ma in realtà non è così. La tela usata (resistente ed economica) per questi pantaloni è nata proprio a Nîmes. Si narra che la sua produzione risalga addirittura al Medioevo, da un’industria tessile della città francese, la quale poi iniziò a esportare in tutta Europa. Il tessuto era destinato a molteplici usi: vele per navi, teloni e, già da allora, pantaloni. Quando la tela arrivò in Italia, a Genova i marinai la tinsero di indaco e la usarono per la confezione delle loro «divise». Più tardi fu esportata negli Stati Uniti dove, nel 1870, un emigrato bavarese, Levi Strauss, la vendette ai pionieri dell’Ovest. La saia nella quale Levi Strauss tagliò il primo jeans non era destinata all’abbigliamento, ma faceva parte delle merci che i negozianti di Nîmes esportavano a New York con gli scialli e la seta. Nel XVIII secolo i pezzi di saia erano acquistati grezzi per essere poi tinti a Nîmes che, all’epoca, era un centro di tintura importante. Inoltre il blu permetteva di fabbricare delle tinture a “basso costo”, infatti questo colore era particolarmente diffuso all’epoca. Da Nîmes deriva la parola Denim, da Genova quella dei Jeans: nascono così i Jeans moderni.
Gli eventi del 2018- 2019
I Grandi Giochi Romani – 28, 29 e 30 Aprile 2018
Feria di Pentecoste – 17 al 21 Maggio 2018
Biennale del fumetto – Maggio 2018
Festival «This is not a love song» – Giugno 2018
Festival di Nîmes – Giugno e Luglio 2018
I Giovedì di Nîmes – Luglio e Agosto 2018
Festival «Un regista in Città» – Luglio 2018
Feria delle Vendemmie – Settembre 2018
Nimagine – Salone dell’Artigianato d’Arte – Novembre 2018
Natale a Nîmes – Teatro d’immagini – Ogni anno in Dicembre
Competizione internazionale di tiro con l’arco – Gennaio 2019
Festival Flamenco – Dall’11 al 20 Gennaio 2019
Festival della Biografia – Gennaio 2019
Info: Ufficio del Turismo di Nîmes / Spl AGATE
Sede sociale : Spl AGATE, 19 rue Trajan, 30 000 Nîmes
www.nimes-tourisme.com, http://www.jesoutiensnimes.fr/fr/
www.france.fr, www.atout.france.fr
Testo/Anna Maria Arnesano- Foto/Ufficio del Turismo di Nîmes
Situata nel Sud-est della Francia, Nîmes è il capoluogo del dipartimento del Gard e fa parte della regione amministrativa Occitania Pirenei Mediterraneo.Gode di una posizione privilegiata al corcevia tra Mediterraneo, Camargue, Provenza e Cevennes, circondata da paesaggi di macchia mediterranea, sull’asse molto frequentato Avignon-Arles-Marsiglia-Montpellier, a 25km dal celebre Ponte del Gard.