Per la sua lunga e complessa storia generativa, la penisola italiana non risulta straordinariamente ricca di biodiversità soltanto dal punto di vista della flora e della fauna, bensì anche per quello geologico, dalle forme del territorio fino ai minerali ed alle rocce che lo compongono, ed ai fossili che consentano la datazione dei terreni sedimentari. Dalle Alpi agli Appennini e fino alle isole ed alle coste, L’Italia presenta al turista colto e curioso un po’ di tutto (o quasi) tra le diverse forme litologiche e morfologiche, dalle montagne formate da rocce sedimentate nel tempo sul fondo dei mari a quelle plutoniche, dagli imponenti grandi vulcani alle erosioni delle argille nei calanchi, dalle acque termali alle concrezioni delle grotte esiste, così come per la botanica, un mondo di pietra pieno di curiosità (soprattutto se si vuole indagare sul perché, sul per come e sul quando), ancora tutto da scoprire. Se poi si allarga l’orizzonte geografico anche fuori da patri confini, si allarga ampiamente la possibilità di incontri con altri fenomeni da noi inesistenti, dai deserti ai ghiacciai fino ai resti di dinosauri ed alle foreste pietrificate.
Qualcuno, esperto ed appassionato di geologia, ha pensato bene ad un certo momento, anzicchè girare senza un preciso intento nella natura accontentandosi di movimento, aria salubre e bei paesaggi, si potevano fare passeggiate e trekking per andare alla scoperta delle infinite peculiarità geologiche del territorio, magari cercando di spiegarsi le cause della loro formazione. Era nato il geoturismo, altrimenti definito con il brutto termine anglosassone di geowatching. Nel 2001 veniva fondata a Genova l’Associazione Geoturismo ad opera del geologo Matteo Garofano, autore anche dell’unica guida italiana sull’argomento, tanto preziosa da tutti i punti di vista (propone pure 80 itinerari pratici di visita), quanto ormai introvabile. Da allora Geoturismo compie consulenze ad enti locali per la valorizzazione di geositi, a tour operator per organizzare o guidare viaggi, attività didattica in scuole, musei o altro, organizza corsi stanziali di geologia e geoturismo e, soprattutto viaggi, trekking ed escursioni guidati da esperti naturalisti, con prevalente interesse geologico.
Questo il calendario dei prossimi viaggi in programma per il 2018: Il Carso sotto e sopra, l’estremo Est d’Italia tra canyon, inghiottitoi, grotte, caverne, abissi e stalattiti alle spalle del golfo di Trieste (15 – 17 giugno); Alla scoperta delle Isole Azzorre (Portogallo), tra caldere vulcaniche, fiori e laghi dai mille colori, in un luogo tranquillo fuori dal mondo dove poter ammirare una natura bizzarra (tour di 12 giorni partenza 7 agosto, oppure tour di 8 giorni con partenze 8 e 16 agosto); Tour geologico della Sicilia di Sud-Est tra grotte, oasi naturalistiche ed archeologia, guidati da un geologo (9 – 15 settembre); Meraviglie geologiche della Val Malenco (Sondrio), nel cuore delle Alpi Retiche per osservare minerali e rocce plutoniche dalla Val Masino – Bregaglia (21 – 23 settembre) e infine un corso di geoturismo: il turismo a tema geologico, (Genova, 13 – 14 ottobre) riconosciuto dall’Aigae (Associazione Italiana Guide Ambientali e Escursionistiche).
A titolo di esempio descriviamo in estrema sintesi il tour di giugno nel Carso Triestino. Questi dà il nome a quell’altopiano calcareo situato alle spalle di Trieste, per continuare poi in Slovenia e Istria croata, dove più intensamente che altrove si sviluppa quel particolare fenomeno corrosivo dell’acqua sulla roccia carbonatica che è alla base di peculiari manifestazioni di superficie ed alla formazione di caverne ed abissi in profondità. Senza contare che proprio sul Carso italo-sloveno si sono registrate le prime esplorazioni, i primi studi e le prime esplorazioni ipogee. Per gli speleologi di tutto il mondo il Carso rappresenta quello che per i musulmani costituisce La Mecca. Il programma prevede la visita delle stupende scogliere calcaree nella Riserva delle Falesie di Duino, le maggiori dell’alto Adriatico italiano alte fino a 70 m, incredibilmente panoramiche e punto privilegiato d’incontro per la vegetazione e l’avifauna illirico-balcanica, mediterranea e centro europea, con spiegazione del meccanismo del fenomeno carsico. Il secondo giorno escursione nella riserva della Val Rosandra, la suggestiva valle italo-slovena dei Triestini, una delle più belle valli carsiche italiane e geosito di valenza internazionale, disseminato di meandri, cascate, vasche e grotte anche di ampie dimensioni.
Infine il terzo giorno visita della suggestiva e poco nota Grotta delle Torri di Slivia, profonda 100 m ed attrezzata turisticamente, famosa per il suggestivo pozzo iniziale di 33 e per consistenti stalagmiti che si innalzano dal pavimento, quindi escursione al caratteristico borgo carsico di Slivia, a doline ed a laghetti carsici, con pranzo in una osmizza carsica a base di vini e prodotti contadini, dal pastoso teran al saporito parsut. In caso di maltempo visita all’imponente Grotta Gigante, stazione scientifica sede di enormi pendoli per lo studio geofisico delle maree terrestri, e delle spettacolari Grotte di San Canziano in Slovenia, dove il fiume Timavo si inabissa sotto terra, per risorgere dopo un misterioso percorso sotterraneo di almeno 40 km a San Giovanni Duino presso Monfalcone. Quote di 285,00 euro per pernottamento in doppia in agriturismo sul Carso con prima colazione, due pranzi picnic, due cene, ingressi e trasporti.
Info: Associazione Geoturismo, www.geoturismo.it – info@geoturismo.it – tel. 338 76 83 188.
ByTerreIncognite – Foto/Google Immagini