Proclamata dall’Unesco “patrimonio mondiale dell’umanità”, la Costiera amalfitana – fra il mar Tirreno e le pendici dei monti Lattari – famosa in tutto il mondo per la sua bellezza naturalistica, rappresenta un balcone in cui si rincorrono vallate e promontori, giardini e fontane, calette e terrazzamenti coltivati ad agrumi, in particolare il succulento limone sfusato amalfitano (IGP). E ad Amalfi, dove secoli fa si è sviluppata una peculiare architettura arabo-normanna, si staglia incastonato nella Costiera a 80 metri sul mare, l’NH Collection grand hotel Convento di Amalfi (www.ghconventodiamalfi.com), certamente un albergo sopraffino ma, al contempo, anche un museo a cielo aperto ed un giardino multi-livello, insomma un unicum.
Al di là della sua posizione dominante e della conseguente vista mozzafiato, l’albergo – un ex-convento fondato nel 1212, prima abitato da monaci cistercensi e poi da frati cappuccini – può infatti vantare una serie di siti di notevole valore storico-architettonico: il chiostro arabo-normanno del XIII secolo con la loggia, la cantoria e la sacrestia appena restaurate e riaperte al pubblico da aprile; la cappella consacrata di San Francesco, ristrutturata in epoca tardo-barocca; l’incantevole Passeggiata del monaco, cioè l’antica e articolata ‘strada della meditazione’, uno dei punti di riferimento per i viaggiatori dell’epocale Grand tour, e lo è tutt’oggi dato il patrimonio vegetale che offre (un’araucaria di 180 anni; tre yucche di 70, 100 e 200 anni; una bouganvillea di 70 anni; ulivi e alberi da frutto quali pompelmi, mandaranci, bergamotto e, in abbondanza, sfusati amalfitani).
E anche un bell’orto fa la felicità dell’appena acquisito chef della struttura, il palermitano Natale Giunta, celebre “maestro dei fornelli” televisivo (La prova del cuoco, Rai Uno), che lo scorso dicembre ha cucinato per il presidente della Repubblica Mattarella, ma anche il cosi battezzato “chef coraggio”, in quanto gira dal 2012 sotto scorta, avendo denunciato chi gli chiedeva il ‘pizzo’ al suo ristorante palermitano. Da aprile il celebre cuoco firma il menu del Ristorante dei Cappuccini offrendo, insieme al resident chef Claudio Lanuto, una carta capace di unire i profumi delle terre siciliane a quelli dei mari campani: d’altronde – come dice lui – “la qualità è l’eleganza della semplicità, perciò niente estremismo in cucina”. E così, tra una calamarata con gambero rosso, limoni canditi e uova di ricci di mare e una corvina in crosta di pistacchio su crema di patate, per il lunch a La Locanda, al bordo dell’infinity pool dell’hotel, si può anche passare a piatti più veloci ed informali: dalle insalate gourmet ai carciofi grigliati con acciughe di Cetara, dalla pizza fritta napoletana alle arancine ai pistacchi, alle panelle di rascatura. D’altronte Giunta risulta anche ben noto per essere riuscito a valorizzare, al meglio, lo street food siciliano. Persino la prima colazione prevede delle proposte, dolci e salate, firmate dallo chef ed altre peculiarmente locali, quali i formaggi dei Monti Lattari, le mozzarelle di Agerola, la torta allo sfusato amalfitano.
Ritornando all’albergo-museo, tra i suoi siti-simbolo sono da citare anche l’arrampicato Anfiteatro della città di Amalfi, con le due vicine campane conventuali, e la sovrastante suite dell’Eremita, la più a picco sul mare, immersa in un giardino di profumatissimi sfusati amalfitani e con una terrazza lignea di 25mq e vasca-piscina privata all’aperto. Il resto dell’albergo, articolato su sette livelli incastonati nella scogliera, sono 53 tra camere e suites (dalle volte anche affrescate), le quali, come gli ambienti comuni dell’albergo, sono tutte rigorosamente bianco candido, e arredate con celeberrimi pezzi di design internazionale, che da sempre contraddistinguono il marchio upper scale NH Collection, fa parte del gruppo NH Hotels (350 strutture nel mondo).
Infatti alla riapertura primaverile, all’NH Collection grand hotel Convento di Amalfi è stata aggiunta la denominazione ‘lusso’ alle cinque stelle, attribuitagli dal Comune di Amalfi, grazie appunto alla storicità della struttura, alla vista panoramica e alla qualità paesaggistica, all’eccellenza degli interni e dei servizi. E, per l’occasione, l’albergo ha presentato un suo progetto culturale di storytelling, realizzato in collaborazione con Parallelo (società che sviluppa sistemi informatici per la valorizzazione di istituzioni culturali, tra cui la Galleria degli Uffizi di Firenze), vale a dire l’app battezzata ‘Grand hotel Convento di Amalfi’, messa a punto per valorizzare e divulgare il patrimonio artistico e botanico, nonché i servizi della struttura sia per gli ospiti residenti che ai visitatori esterni, su Apple Store e su Google Play. Insomma, come scriveva Sir Osbert Sitwell (Londra, 1892 – Firenze, 1969), “chi non ha visto Amalfi non ha visto il mondo, ma chi non l’ha vista dalla terrazza del convento dei Cappuccini, non ha visto Amalfi”.
Info: NH Collection grand hotel Convento di Amalfi, via Annunziatella 46, 84011 Amalfi (SA), tel. 089 87 36 711 – nhcollectionghconventodiamalfi@nh-hotels.com – www.ghconventodiamalfi.com/it –
Testo/Olivia Cremascoli – Foto/courtesy NH Collection grand hotel Convento di Amalfi