Se pensate che i posti in aereo, all’interno ovviamente della stessa classe, siano tutti uguali, vuol dire che non siete viaggiatori abituali. Chi vola spesso sa benissimo che ogni aereo offre posti migliori e peggiori o, più precisamente, posti con caratteristiche diverse, ognuno dei quali può adattarsi o meno alle nostre esigenze personali, variabili magari momento per momento. Il problema risiede, soprattutto nei viaggi di lunga durata, nel riuscire ad accappararsi quelli più graditi, evitando sistematicamente quelli peggiori. Al riguardo non esistono regole certe, in quanto la qualifica di posti migliori o peggiori dipende dal diverso tipo di aereo impiegato (ad esempio i piccoli 2 + 2 posti per fila, i 3 + 3 oppure i grandi 2 + 4 +2), dalla compagnia aerea (ognuna usa proprie configurazioni) e infine dalle nostre esigenze del momento. Esistono però delle indicazioni generali, piuttosto utili da conoscere.
Innanzi tutto il mondo di chi vola si divide in due categorie, rigide ed intangibili, tra chi predilige il corridoio (la stragrande maggioranza) e quanti vengono invece regalati nell’angusto spazio vicino al finestrino. I primi godono di maggior libertà di movimento, possono alzarsi in qualsiasi momento e debordare momentaneamente con le gambe nel corridoio, ma saranno inevitabilmente disturbati dal compagno che deve uscire. Nei posti corridoio poi ci si siede prima e si scende prima. Il posto finestrino, adatto per curiosi e dormiglioni, a volte offre visioni spettacolari (se si viaggia di giorno su lunghi percorsi; evitare le file centrali, in quanto affacciate sulle ali) e consente di riposare tranquilli, senza essere disturbati; non per nulla risulta essere quello preferito dai bambini.
Se si è di stazza notevole ed i sedili dell’economy appaiono spesso troppo ravvicinati, per poter stendere le gambe bisognerebbe scegliere la prima fila, dove però manca il poggiapiedi e la cappelliera risulta spesso riempita, oppure le due file nei pressi delle uscite di emergenza, più larghe della media, dove però non si può appoggiare nulla a terra. In compenso questi ultimi costituiscono il punto più freddo dell’aereo, per gli spifferi di aria gelida penetranti dai portelloni, sistematicamente evitati dai freddolosi. Nella prima fila si evita anche di avere qualcuno che reclina il proprio sedile per dormire più comodo, fino a ritrovarcelo all’altezza della nostra faccia.
Se si vuole essere serviti per primi scegliere le prime cinque fila, quelle più vicine alla cucina ed ai servizi, dove però maggiori sono anche i rumori ed il via-vai per i bagni, inadatti quindi per quanti intendono dormire. Dalle prime file si scende per primi dall’aereo e costituiscono anche i posti migliori per quanti soffrono le turbolenze o hanno paura di volare, in quanto qui si “balla” di meno rispetto al resto del velivolo. Da evitare invece sistematicamente l’ultima fila: oltre ad essere vicina ai bagni ed alla cucina (nei grandi aerei), nonché l’ultima ad uscire, ha lo schienale sempre rigido e non reclinabile, oltre ad avere le cappelliere spesso occupate dai bagagli di hostess e steward.
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