Una villa antica, con un orto biodinamico e un ristorante stellato. E un wine relais nato da una vecchia cava, condannata dopo la chiusura a diventare discarica di rifiuti. A pochi chilometri da Verona, fra le colline dell’Amarone e della Valpolicella DOC, ai piedi dei Monti Lessini, il tempo rallenta, fra passeggiate a piedi e a cavallo, escursioni in e-bike, degustazioni in vigna e in cantina, E a due passi, c’è l’Arena di Verona con la sua prestigiosa stagione di Opera Festival.
Tenuta Le Cave
La cornice bianca che l’avvolge è ormai solo il ricordo della vecchia cava, trasformata in un vigneto che si alterna a boschi e ulivi sopra il paese di Tregnago. La tenuta è un wine relais con fattoria biologica dallo stile eclettico e dall’atmosfera country. Un progetto nato 15 anni fa dalla visione di Claudio Zorzi, noto chirurgo e appassionato collezionista veronese, quando il paesaggio era molto diverso. Tenuta Le Cave conta oggi diciassette camere ricercate, ognuna delle quali arredata con pezzi unici di design, scelti secondo un tema caratterizzante, oltre a una villa immersa nella quiete delle vigne e ai margini del bosco. Affacciata sulla valle, una suggestiva piscina di acqua salata. Tra i corridoi del corpo principale e all’interno di Villa Maccalè, pezzi di design particolari e ricercati e opere d’arte di artisti affermati ed emergenti. La villa era la dimora del proprietario della cava. Oggi ospita le suite, eleganti salotti con camino, un giardino tra gli alberi e una bio sauna.
Il ristorante valorizza la tradizione veneta e la rinnova, tramite una grande ricerca sulle materie prime, il più possibile locali. I piatti proposti presentano sia preparazioni classiche sia tecniche giocose e innovative, sempre al servizio del gusto e degli ingredienti.
I vini Tasi
Negli anni, gli ettari attorno alla tenuta e all’interno della cava di marna sono stati convertiti alla produzione di diversi vini col marchio Tasi Wines, nato nel 2012. La proprietà conta un’area di quindici ettari, quasi completamente vitati a uve del Valpolicella DOC, come Corvina, Corvinone e Rondinella. Il marchio, che produce centomila bottiglie l’anno, è attento alla sostenibilità ambientale e i vini della cantina Tasi sono biologici o in conversione, nel pieno rispetto del territorio in cui le vigne sono coltivate. I vini prodotti sotto il marchio Tasi sono Amarone della Valpolicella DOCG, Valpolicella superiore DOC ripasso ,Valpolicella superiore DOC, Valpolicella DOC, Garganega IGT, In contact macerato, Garganega spumante, Moon Nature metodo classico, Prosecco DOC, Prosecco DOC rosé, Kabloom rosé.
Villa Balis Crema
Affacciata sulla valle, nel centro del paese di Romagnano, sorge da più di quattro secoli Villa Balis Crema, la più antica della Valpantena. La posizione strategica del luogo suggerì la sua costruzione alla potente famiglia Maffei, poi la villa passò ai Medici e infine ai Balis Crema. Abbandonata nel Novecento, è fresca di un attento recupero d’autore e si è trasformata in relais aperto da pochi mesi. Oggi l’hotel utilizza il corpo centrale, la barchessa, che in epoca passata ospitava il frantoio, e la casa del custode, in un prezioso mix di antico e moderno curato nei minimi dettagli. Tra le chicche, l’archivio biblioteca di famiglia, le porcellane inglesi dei servizi, i lampadari provenienti da un vecchio hotel al lido di Venezia. All’esterno, il brolo ospita invece la piscina bio senza cloro affacciata sulla valle.
L’orto è il luogo dove si nascondono i segreti dei piatti del ristorante stellato La Cru: dalla forma concentrica e biologico a tendenza biodinamica, si trova a pochi passi dalla cucina e fornisce gli ingredienti allo chef. I prodotti dell’orto, così come le marmellate e il succo del melo decio, un frutto riscoperto qui e presidio slow food, arrivano sul tavolo della colazione a marchio La Cru. E da quest’anno la produzione di vino ha un marchio proprio, “I balivi”.
Il ristorante stellato La Cru
Il ristorante precede per fama l’apertura della villa. Una fama ottenuta in una manciata di anni grazie a un giovane cuoco capace di credere nel suo sogno. Dalla cucina a vista aperta sui tavoli si possono seguire tutti i passaggi delle creazioni della brigata guidata dallo chef Giacomo Sacchetto, 37 anni, collaborazioni importanti alle spalle (una su tutte, quella con Giancarlo Perbellini) e soprattutto un grande rispetto per i prodotti della sua terra. Nel novembre 2020, un anno dopo l’apertura, il ristorante ha conquistato la Stella sulla prestigiosa Guida Michelin. Alla fine del 2021 gli ispettori Michelin hanno attribuito a La Cru un altro importante riconoscimento: la Stella Verde, per la sostenibilità ambientale e la gestione delle risorse. I piatti proposti sono ispirati alla tradizione e a sapori che stimolano la memoria, il tutto servito in chiave moderna e creativa, frutto di una continua ricerca innovativa.
Testo/Monica Guzzi – foto/Monica Guzzi e Capitale Cultura