Al centro del distretto dei Sette Laghi, cuore delle Prealpi lombarde, sorge il Borgo di Mustonate, di fronte all’Isolino Virginia (il più antico insediamento palafitticolo dell’arco alpino, dal 2011 Patrimonio mondiale dell’Unesco) sul lago di Varese – tanto apprezzato da Riccardo Bacchelli – ed ai confini con il parco regionale Campo dei Fiori, frequentato dagli scrittori Samuel Butler e Stendhal (quando andava al Sacro Monte del Rosario di Varese, altro patrimonio dell’Unesco). Il progetto di riqualificazione dell’antico Borgo di Mustonate, vecchio di trecento anni, di deve all’architetto Elisabetta Pincherle, che nulla ha modificato del nucleo originale, costituito da sei cascine, secondo l’input del patron e ideatore del rinnovato borgo, Francesco Aletti Montano, discende da una famiglia di banchieri e di agenti di cambio, ex-signore della finanza milanese, il quale nel 2001, forse anche supportato dalla sua ‘seconda anima’ di agreste uomo di cavalli (è stato per anni campione italiano Attacchi di tradizione, specialità equestre praticata anche da Filippo d’Edimburgo, e il principe gli ha fatto persino una prefazione al volume Carrozze. Tradizione ed eleganza delle redini lunghe), ha dato una notevole sterzata al suo percorso esistenziale, abbracciando l’idea di imprenditoria ‘sociale’, intesa a creare benessere attraverso azioni concrete di recupero architettonico e paesaggistico del territorio, favorendo tra il resto l’impiego di risorse locali, tra cui, in primis, il restauratore e decoratore Claudio Veschetti, il quale ha tra il resto curato alcuni lavori a Villa Panza del Fai.
Il sostenibile Borgo di Mustonate, fondato su un’offerta integrata di residenza, sport equestri, fruizione della natura e recupero di sapori locali, è un’azienda agricola di 60 ettari, compresa anche l’oasi del ripopolamento della lepre italica, specie endemica ma che oggi ha vita un po’ grama nella Penisola. All’atto pratico, il borgo si presenta come un’oasi basata sulla bio-diversità, dove “non cerchiamo – dice Aletti Montano, tra il resto consigliere della fondazione Robert F. Kennedy Europe per i diritti umani – il profitto ma la sostenibilità, nella riscoperta del neo-ruralismo, tendenza tra le più significative della contemporaneità, e nella valorizzazione della campagna varesina. Mustonate non è un club inaccessibile, al contrario i nostri sentieri sono aperti a tutti ed il terreno godibile da chiunque ci passi o ci sosti”. Il Borgo propone ospitalità, stanziale e di passo, con lo scopo appunto di promuovere la cultura del territorio e godersi al meglio la campagna lombarda, esplorandola – volendo – anche in carrozza: infatti all’interno del borgo, vistosamente si stagliano le Scuderie di Mustonate, equestrian center per l’allenamento multi-disciplinare del cavallo, affiliato alla Federazione italiana sport equestri (Fise), che costituisce un’eccellenza italiana per l’allenamento dei cavalli in ottemperanza alle differenti discipline equestri: dressage, completo, salto ostacoli, attacchi, endurance, galoppo.
Le vastissime scuderie – progettate da Ferdinand J. Leve (www.leve-architects.de), designer specializzato in architettura equestre, e attrezzate dai tedeschi Rower & Rub – sono le uniche in Europa articolate su due livelli e contano ben 124 box per cavalli, disponendo inoltre di aree dedicate al lavaggio (equino), mascalcia, visite veterinarie, sellerie e zone deposito. La struttura è dotata di maneggio indoor, campi outdoor ed una pista di 1.200 metri con fondi “all weather” (che significa, in pratica, non sdrucciolevole), sei paddock, tondini da lavoro e giostre. Realizzato nel segno della sostenibilità, il centro risulta dotato di un impianto fotovoltaico ed uno per la raccolta ed il riciclo dell’acqua piovana. Per chi non ha lì a pensione cavalli di proprietà, a Mustonate funziona comunque la scuola di equitazione La Collina dei Fiori, per adulti e bambini.
Ma cuore del borgo sono anche le Foresterie dei Piaceri Campestri, un cosiddetto ‘albergo diffuso’, cioè un modello di sviluppo del territorio che non crea impatto ambientale, il quale offre ospitalità (quattro stelle) in dieci suites di charme – di varie metrature ed a volte su due livelli, dotate di camino, living room, cucina, camera matrimoniale – distribuite tra le cascine Bianca, Ben, Barto, Teresina e del Puntale (per chi pernotta la formula è quella del b&b e la tariffa a notte va da 80 a 120 euro, a seconda della stagionalità). La prima colazione viene servita all’Osteria delle Scuderie, dove anche si consigliano aperitivi o merende, mentre il ristorante – su due livelli – Tana d’Orso (via Mottarone 43, tel. 0332 320392, info@ristorantetanadorso.it), diretto dallo chef Francesco Testa, propone piatti della tradizionale lombarda abilmente rivisitata – dalla selvaggina ai pesci di lago – e un’ottima cantina.
Nell’Emporio dei Piaceri campestri/farmers’ shop (che, in stagione, comprende anche una gelateria artigianale), indicatissimo anche per spuntini, si possono invece acquistare prodotti tipici del territorio, tra cui i pregiati distillati Rossi d’Angera, il miele varesino dell’Apicoltura Erba, i Brutti e Buoni della pasticceria Veniani di Gavirate, i vini della Cascina Ronchetto di Morazzone, i confetti di Ernesto Brusa, lo zafferano di Crocus, gli asparagi bianchi di Cantello o le cipolle rosse di Valganna. Infine un salone novecentesco – sede, tra l’altro, della Accademia dei Piaceri Campestri – dove si organizzano manifestazioni durante l’intero anno (consessi, concerti, presentazioni culturali, corsi di formazione, corsi di cucina) e, non ultimi, il Falò di Sant’Antonio in gennaio, la Gran castagnata in ottobre e le Giornate del Fai (le prossime il 23 e 24 marzo).
Di recente Mustonate è diventata anche “casa comunale”, ci si può cioè sposare civilmente, in quanto la deliziosa chiesetta di Sant’Antonio e Santa Caterina è troppo minuscola per ospitare grandi numeri. Il borgo dista circa 40 minuti dall’aeroporto di Milano Malpensa e raggiungibile anche in treno dalla vicina stazione di Varese-Casbeno-Morosolo. Insomma, nella Ascot di Varese, grazie a flora e fauna, immensi spazi e grandi silenzi, interrotti solamente da qualche raro nitrito o abbaio o salti di leprotto, ci si sente piacevolmente fuori dal mondo e fuori dal tempo.
Info: Borgo di Mustonate, via Salvini 31, 21100 Varese, tel. 0332 320831 –
info@borgodimustonate.it – www.borgodimustonate.it –
Testo/Olivia Cremascoli – Foto/Borgo di Mustonate