Città d’arte dalla storia millenaria, capitale dal fascino antico, meta romantica dalle atmosfere lontane, luogo misterioso avvolto in brume di leggenda e magia, set di film ambientati nel passato. Praga è notoriamente tutto questo. Lo dicono i libri, lo evocano cartoline suggestive. Chi ci è stato ne è rimasto rapito, e desidera ritornarci. Non ci sono solo il triangolo magico, il Golem racchiuso nella soffitta dell’antica Sinagoga nel vecchio quartiere ebraico e gli alchimisti di Praga ad alimentare da secoli il mistero in terra Ceca. L’intero territorio da sempre custodisce segreti, provoca suggestioni, ispira leggende, evoca strane apparizioni e mescola storia e storie in una sorta di pozione magica. Accanto a un passato documentato da date, documenti e monumenti, una fitta rete di leggende, miti, misteri e aneddoti avvolge il Paese.
Pare addirittura che il celebre tesoro dei Templari sia nascosto proprio in Moravia. Non lontano da Brno, il castello moravo di Veveří è meta di un insolito pellegrinaggio, quello dei cacciatori di tesori. Si mormora, infatti, che i Templari abbiano portato proprio qui, dalla Francia, i propri oggetti di valore in seguito alla soppressione dell’ordine, nel 1307. A dire il vero, ad oggi il patrimonio dei custodi dei più grandi segreti della storia dell’umanità non è ancora stato ritrovato, ma questo non fa che accrescere il mistero . In effetti, una recente ricerca ha confermato l’esistenza di spazi sotterranei sotto la chiesetta del castello e si suppone che i cunicoli siano segretamente collegati tra loro. Secondo i “misteriologi”, sopra l’ingresso della chiesetta si nota una sigla attribuibile al nome Molay, che è stato l’ultimo gran maestro dell’ordine dei Templari. Tra tante supposizioni e allusioni, quel che è storicamente certo è che il castello di Veveří ha ospitato in più occasioni uno dei politici più importanti del XX secolo: Winston Churchill, ospite del suo amico barone de Forest, allora proprietario del maniero.
E poi il mistero della Sindone. Nell’anno 1999, sopra la cappella del monastero di Broumov, è incastonata una ghirlanda con la scritta Sancta Sindon, che è il nome del famoso telo di Torino in cui sarebbe stato avvolto Gesù Cristo dopo la sua morte. Il mistero della scritta toglie il sonno al giovane Přemysl Sochor, che decide di approfondire e in una cassetta di legno dietro la ghirlanda trova nascosta una copia del lenzuolo. Si tratta, secondo il documento allegato, di un dono dell’arcivescovo di Torino, nonché di una copia di dimensioni quasi identiche a quelle originali. Leggende e misteri anche nella capitale: dal vicolo degli alchinisti dove si dice avessero scoperto la frmula per trasformare il rame in oro, al monastero agostiniano di Strahov, set di vari film, tra cui Mission Impossible e 007 Casinò Royal. Una scena della saga dell’agente segreto più famoso al mondo è stata girata nella sala Teologica dell’antico convento, miracolosamente non nazionalizzato durante il periodo comunista. Il soffitto è arricchito da pregevoli stucchi in cui si alternano 25 medaglioni affrescati, che rappresentano il camino dell’umanità verso la Sapienza. Attigua c’è la sala Filosofica, la biblioteca del monastero, che conserva ben 200.000 volumi, di cui 3000 preziosi manoscritti ed incunaboli, disposti negli scaffali, in legno di noce, riccamente lavorati. Anche qui leggende, apparizioni, strane musiche. Dal monastero a piedi si scende verso la chiesa di Loreto. Ma è l’area del Castello, dove ha sede il palazzo della Presidenza della Repubblica, che cattura e coinvolge. La maestosa cattedrale di San Vito, in stile gotico francese a croce latina, è una meta da non perdere. Qui, oltre alle reliquie del santo, c’è il sarcofago in argento massiccio di San Nepomuceno, patrono della Boemia, la cui vita è legata al martirio e a varie apparizioni.
Ma esiste anche un altro volto della capitale ceca, appena sussurrato ma non meno affascinante. La “nuova” Praga, che non rientra nei circuiti turistici classici e si accontenta discreta dei capitoli di coda nelle guide, eppure val bene un viaggio per scoprirla. Dal liberty al cubismo, dal funzionalismo all’architettura contemporanea, il patrimonio moderno e quello meno-antico della capitale confermano che il fascino di questa perla, riflessa nelle acque della Moldava con le sue infinite sfumature, è davvero senza età.
Testo/ Foto Donato Sinigaglia