Dal 25 novembre al 6 gennaio le casette colorate dei mercatini di natale invadono le più belle piazze dell’Alto Adige. E così tra il profumo di spezie, vin brulè e dolcetti si consuma uno degli appuntamenti più importanti della stagione turistica altoatesina. Ne è passato di tempo da quel primo storico mercatino tenutosi il lunedì prima di Natale a Dresda, nel 1434. Oggi le cose sono cambiate, ma il fascino di quelle casette di legno addobbate a festa rimane immutato. In Italia il primo appuntamento di questo tipo risale a 25 anni fa, quando a Bolzano si tenne il mercatino degli artisti artigiani. Ma si sa, i mercatini non sono tutti uguali, alcuni hanno un forte appeal turistico, altri vorrebbero averlo e altri ancora rimangono rilegati ad un ruolo minore e locale. L’Alto Adige è una garanzia per questo genere di turismo, che sposta ogni anno milioni di turisti da una parte all’altra della penisola. Non solo Bolzano, ma anche Brunico, Merano, Bressanone e Vipiteno sono dei veri e propri punti di riferimento per gli amanti delle atmosfere natalizie.
Bressanone e Vipiteno. Quelli di Bressanone e Vipiteno sono sempre stati i più fedeli alla tradizione, arricchita quest’anno da show multimediali e performance teatrali. Dopo il successo dell’anno scorso, con ben 55.000 spettatori, ritorna, rivisitato, lo show di videomapping ‘Il sogno di Soliman’ nella corte del Palazzo Vescovile-Hofburg di Bressanone (fino all’8 gennaio, ogni giorno tranne 24 e 25 dicembre alle 17.30, 18.30 e 19.30, venerdì e sabato anche 20.30, ingresso 10 euro – 8 euro con la Brixen Card – 6 euro il lunedì). L’opera, messa in scena da una compagnia di artisti francesi Spectaculaires – Allumeurs d’Images, in esclusiva per l’Italia (link alla performance www.brixen.org/soliman), propone una rappresentazione multimediale (la storia dell’elefante Soliman che, partito dalla Spagna, passa nella città di Bressanone per arrivare a Vienna) capace di mescolare la magia all’arte, la tecnologia alla musica, l’irreale al reale. Le stradine del quartiere medioevale della città sono una gioia per gli occhi e per lo spirito. La piazza centrale, impreziosita dal profilo solenne del Duomo, sembra creata apposta per il periodo dell’avvento. Non è da meno Vipiteno, la città più a nord del bel Paese, che nella piazza dominata dalla Torre, propone bancarelle colorate e canti di Natale. Quest’anno viene proposto anche uno spettacolo dal titolo il ‘Natale dimenticato’, in scena nel cortile del Municipio, dove in accompagnamento a canti natalizi rivisitati viene rappresentata la vita del leggendario Sterz, il personaggio che compare sullo stemma della città .
Specialità gastronomiche per tutti i gusti e le tasche. Per chi ama la tradizione a Bressanone l’antica locanda Künstlerstübele Finsterwirt/Oste Scuro (www.ostescuro.it, Vicolo del Duomo) propone la propria cucina regionale da oltre 300 anni (al piano terra il ristorante propone una cucina della tradizione rivisitata). A Vipiteno, sulla via centrale che conduce alla piazza, presso l’enoteca Vitis (www.vitis.bz – Vicolo Duomo 3) si può gustare un’ottima cucina con prodotti del territorio (una nota di merito per i secondi di selvaggina), in abbinamento a ben 400 etichette dei migliori vini (piccole cantine di pregio per quelli altoatesini. Se tra un vin brulè e un piatto di canederli decidete di andare alla scoperta di alcune realtà produttive della zona, lo stabilimento della Latteria di Vipiteno fa al caso vostro. Fondata nel 1884, la latteria è oggi una realtà da 87 milioni di fatturato e uno tra i maggiori competitors sul mercato dello yogurt, del burro e del latte. Ogni giorno 595 soci conferiscono fino a 150.000 litri di latte, che viene trasformato e spedito in ogni parte d’Italia. Chi al latte preferisce il buon vino, la Cantina Val Isarco (www. www.eisacktalerkellerei.it – Località Coste 50, Chiusa) offre una panoramica d’eccezione sui migliori prodotti vitivinicoli della zona (varietà Kerner e Sylvaner in primis). La Valle Isarco offre innumerevoli alternative anche a chi decide di dedicarsi al benessere e al relax. A Bressanone vi aspetta Acquarena (www.acquarena.com), un carosello composto da una piscina interna ed esterna riscaldata, zona saune e relax, in pieno centro città. A Vipiteno sibili di vapore e scrosci spumeggianti d’acqua sono assicurati al Balneum (www.balneum.sterzing.eu), un moderno centro aperto al pubblico.
Sull’Alpe di Villandro, tra i 1.740 e i 2.509 metri ( l’altopiano in quota più grande d’Europa dopo l’Alpe di Siusi), si può vivere un’esperienza straordinaria, a metà fra il romantico e l’avventuroso, bivaccando in alta montagna in tenda, da veri alpinisti ed esploratori, immersi nella natura incantata, fuori dal mondo e lontano da tutto. Dal 6 al 29 gennaio 2017 si può, infatti, partecipare al Biwak Camp Alto Adige: le guide alpine propongono un intenso programma di escursioni guidate con le racchette da neve, che culminano con quella – indimenticabile – al tramonto al Guflreiteck (2.160 m) o al Gampberg (2.148 m). Dopo la cena, si può pernottare in tenda in quota (o, per chi è meno avventuroso, nel rifugio Stöfflhütte, che funge anche da punto ristoro). All’indomani, partenza per un’altra ciaspolata sull’Alpe in totale solitudine, fino alla baita Gasserhütte; durante l’avventura, le guide terranno piccoli corsi speciali sulla sicurezza, sulla tecnica e verranno fatti testare materiali ultimo modello. Alla fine diploma di partecipazione. Il prezzo a notte per persona con colazione, cena al rifugio Stöfflhütte e programma di escursioni guidate con le guide alpine è di 130 euro. C’è anche l’assistenza ai bimbi e del pernottamento per loro in camerata del rifugio (nei weekend) per i genitori che vogliono intraprendere l’avventura del camp in tutta pace (20 euro a bimbo). Informazioni e prenotazioni: www.biwakcamp.com. Il 4, 11, 18 e 25 Febbraio 2017, alternativamente in Val di Funes e sugli alpeggi di Barbiano, Villandro e Velturno, si possono fare escursioni guidate a piedi da una baita all’altra per assaggiare specialità gastronomiche (formaggi di capra del caseificio Capriz, piatti a base di prodotti di razze locali di pecora e bovini ecc.) abbinate ai vini, nell’ambito della rassegna Alps Culinaria – snow&wine.
Dove dormire: Per muoversi agevolmente sul territorio una buona base di appoggio risulta la città di Bressanone. L’Hotel Elephant (www.hotelelephant.com, Via Rio Bianco 4 Bressanone) offre una location storica e di prestigio (è di proprietà familiare da 1773) e, per chi desidera, anche un raffinato ristorante dove vengono proposte le specialità della cucina tradizionale altoatesina (per chi volesse fare l’esperienza chiedete del piatto elefante). Dal proprietario fatevi raccontare la bella storia dell’hotel e dell’elefante che passò a Bressanone, ne rimarrete incantati.
Info: come arrivare. Per chi viaggia in auto, la Valle Isarco è raggiungibile agevolmente grazie all’Autostrada del Brennero. Chi viaggia in treno, fermate assicurate per tutti i treni IC e EC nelle stazioni di Bressanone, Fortezza e Brennero nonchè, per i treni regionali, nelle stazioni di Ponte Gardena, Chiusa e Vipiteno. Ottimi i collegamenti anche con i treni delle ferrovie austriache ÖBB. Servizi navetta collegano poi ogni ora o più volte al giorno, a seconda della località di destinazione, le stazioni di arrivo con le località turistiche prescelte. Sul territorio l’utilizzo della BrixenCard, compresa nel prezzo dell’albergo, da diritto all’utilizzo di tutti i mezzi pubblici del Trasporto Integrato Alto Adige – treni regionali fino a Trento, autobus di linea, citybus e funivie del trasporto pubblico. Oltre a questo permette un viaggio di andata e ritorno al giorno con la cabinovia Plose, un ingresso gratuito giornaliero all’Acquarena e un ingresso gratuito a ben 86 musei provinciali. www.valleisarco.com, info@valleisarco.com
Testo/Vittorina Fellin – Foto/ Laurin Moser e Bressanone Turismo