E’ sempre stagione di vacanze in Carinzia, ma settembre è un mese ideale e particolarmente adatto alle famiglie per i colori, le temperature, il minore affollamento rispetto alle frenetiche giornate di agosto, nonché l’ampia scelta di attività che alla fine dell’estate spaziano dai bagni nei laghi alle escursioni in mezzo alla natura. Questa piccola regione austriaca di confine, la prima che s’incontra giungendo dall’Italia con un comodo percorso autostradale da Udine via Tarvisio, è caratterizzata dalla diversità culturale tipica dell’area Alpe-Adria, l’incontro di tre civiltà, quella latina, quella tedesca e quella slava: non a caso quest’angolino di terra tra Friuli Venezia Giulia, Carinzia e Slovenia è chiamato Dreiländereck, l’angolo delle tre nazioni. Ma la Carinzia è ben nota e amatissima dagli austriaci anche per il clima mite sul versante al sole delle Alpi e per la calda ospitalità della popolazione locale, che da sempre accoglie i turisti con simpatia, disponibilità e una buona dose di gioia di vivere: già da secoli, infatti, questa è stata una tappa e una sosta nei grandi itinerari dal nord al sud in Europa, approfittando del valico alpino tra Coccau e Arnoldstein che a soli 770 metri sul mare è il passo più basso per attraversare la corona alpina che delimita l’Italia settentrionale.
Circondata da un paesaggio di rara bellezza con montagne svettanti e dolci cime arrotondate tutte coperte da fitti boschi, la Carinzia offre più di 1.200 laghi con acqua così pura e potabile che anche sui quotidiani italiani è stata ripresa la foto di sei sindaci carinziani che, indignati per alcune critiche malevole, brindano bevendo l’acqua del lago. Nelle belle giornate d’inizio settembre dopo il riscaldamento dei mesi di luglio e agosto la temperature dell’acqua può arrivare fino a 28 gradi anche sui suoi laghi più grandi che sono il Wörther See, l’Ossiacher See e il Millstätter See e il Faaker See Qui ci si può rinfrescare, nuotare, praticare tutti i tipi di sport acquatici o semplicemente rilassarsi sulla spiaggia. In pochi minuti chi vuole passa dai bagni nei laghi a escursioni in montagna adatte a ogni tipo di abilità. Il portale ufficiale di promozione turistica della regione Carinzia fornisce una dovizia d’itinerari con informazioni dettagliate e suggerimenti per attività acquatiche, escursionismo, cicloturismo, corsa, arrampicata, sci alpinismo, escursioni in biciletta, freeride o turismo motociclistico: senza dimenticare gli aspetti culturali, perché la regione è stata abitata fin dai tempi dei primi insediamenti umani sulle palafitte, poi dai romani, poi nel Medio Evo fino a giungere alla storia recente dei secoli dell’Impero Asburgico e delle tragiche conseguenze sia della Prima Guerra Mondiale, dove un delicatissimo referendum nel 1920 salvò per poco l’integrità territoriale della regione, sia della Seconda Guerra Mondiale. Alla sua fine la Carinzia fu occupata dalle truppe di Tito, ma fortunatamente liberata dagli inglesi, che ne mantennero l’amministrazione fino al definitivo e sospirato trattato di pace firmato il 15 maggio 1955 nello storico palazzo dell’Oberes Belvedere di Vienna, che ridava all’Austria la sua sovranità e la sua libertà, una delle date più felici della bi-millenaria storia del Paese dopo dieci anni d’incertezza e sofferenza.
Anche se l’aspetto delle cittadine e delle chiese, che in tutta Europa sono la più sicura testimonianza dell’eredità dei secoli, mostrano un’impronta prevalentemente settecentesca, come nel curatissimo centro storico di Klagenfurt, il periodo storico con le tracce più visibili in Carinzia è il tardo Medio Evo, che ha lasciato numerose abbazie e imponenti castelli arroccati sulle cime di alte colline. Va visitato il castello di Hochosterwitz, di proprietà della stessa famiglia da ben sei secoli, protetto da una straordinaria cerchia di mura con quattordici porte consecutive. Si trova vicino a Sank Veit an der Glan e dal parcheggio dell’auto vi si sale a piedi in un quarto d’ora o con un più comodo ascensore a pagamento. La visita comprende diverse sale che ricostruiscono la storia del castello e dei suoi nobili proprietari attraversando tutta la storia europea. Ma vanno viste anche le imponenti rovine del castello di Landskron che svetta sopra Villach, la prima cittadina che si raggiunge dal confine italiano, in una piana attraversata alla confluenza del fiume Gail con la Drava, che nasce nel vicino Alto Adige e dopo un lungo percorso in mezzo a tutti i Balcani sfocia nel Mar Nero.
Questa imponente fortezza diroccata è ben visibile dall’autostrada che dall’Italia porta a Salisburgo e a Monaco di Baviera: chi ha tempo per una sosta con una breve strada privata in forte salita giunge a un’estesa area verde molto frequentata dalle famiglie per pic nic, escursioni, passeggiate ed avventure a contatto con la natura come il mondo delle scimmie di Affenberg, dove guidati da un team di zoologi si scopre il comportamento sociale delle scimmie, facendo la conoscenza con 150 macachi in un habitat naturale senza barriere, e l’Adler Arena sul cucuzzolo della fortezza, con un affascinante spettacolo di uccelli rapaci, falchi, nibbi e grandi aquile reali dal volo maestoso alto nel cielo blu grazie a due metri di apertura alare.
Per chi viene in auto, ma anche in treno, dall’Italia Villach (Villaco in italiano) comunque è la porta d’accesso alla Carinzia, la seconda città per abitanti e ottimo punto di partenza per esplorare la regione. Con un gradevole e ordinato centro storico, un ricco patrimonio cultural e un’atmosfera elegante e vivace offre un’interessante mescolanza di antico e moderno. Il centro caratterizzato da edifici colorati e piazze animate è un piacevole da scoprire passeggiando: da non perdere la chiesa parrocchiale di San Giacomo dalle belle volte a crociera, con un pulpito rinascimentale a forma di calice e un altare maggiore in stile rococò. Svetta il suo campanile staccato, già noto nel Medio Evo e ristrutturato più volte, che oggi con 94 metri di altezza è il più alto della regione: raggiunta dopo 239 scalini la casa del campanaro, si gode una vista spettacolare su tutta la città, ma anche sugli Alti Tauri e sulle Alpi Giulie.
Pochi chilometri oltre Villach si giunge al lungo e stretto Wörther See, il lago più grande e più celebre della Carinzia, che si estende per una ventina di km in direzione est-ovest. Alla sua estremità occidentale la cittadina di Velden è la località più esclusiva, nota per i suoi lussuosi hotel, i casinò e la vita mondana, luogo ideale per chi cerca riposo e divertimento, spiagge, negozi eleganti, passeggiate romantiche sul lungolago o gite in barca. L’ospitalità alberghiera è vasta e articolata su molte categorie, dagli affittacamere in graziosissime ville Jugendstil agli alberghi a cinque stelle, tra cui va menzionato almeno il Falkensteiner Schlosshotel Velden che spicca in lungolago con la sua imponente facciata gialla dalle cupolette color ardesia. E’ piacevole percorrere in bicicletta su piste ciclabili e in parte su strada la quarantina di chilometri del perimetro del lago: la costa meridionale è più alta, meno turistica e meno affollata. Su un piccolo promontorio nel cuore del lago, che fino al 1770 era ancora un’isola, vi sorge il pittoresco e veneratissimo santuario di Maria Wörth, un luogo di pace e raccoglimento che risale all’Alto Medio Evo. La chiesa risale originariamente all’VIII secolo e fu centro spirituale ed economico per tutta la Carinzia per quasi un millennio.
Dalla vicina cittadina di Reifnitz con una bella spiaggia sul lago parte una tortuosa strada in salita che porta alla cima del Pyramidenkogel, da sempre punto di osservazione su tutto il lago, dove si trova un ampio parcheggio. Qui a un’altitudine di 850 metri è stata inaugurata nel 2013 una nuova torre panoramica alta ben 100 metri dall’audace design, composta da 16 possenti montanti in legno lamellare di larice disposti a ellisse e da 80 puntoni diagonali in acciaio: la si vede svettare da tutte le località del lago. Sono tre le piattaforme panoramiche superiori della torre, una completamente vetrata e quindi riparata dalle intemperie, mentre le due superiori sono aperte. Salendo con pazienza i 441 gradini oppure con un comodo ascensore interno compreso nel prezzo de biglietto si gode in una giornata nitida di una vista panoramica a 360 gradi su gran parte della Carinzia meridionale, con laghi e paesaggi montani a perdita d’occhio. Circa a metà della torre chi vuole può accedere allo scivolo coperto più alto d’Europa che conduce al pianterreno, amatissimo dai ragazzi, ma anche dagli adulti più adrenalinici: sulla lunghezza dei suoi 120 metri si può raggiungere una velocità anche di 25 km all’ora nei 20 secondi di durata della discesa.
Percorrendo invece la più turistica e affollata costa settentrionale del lago, dove corre anche l’autostrada A2 che da Villach conduce a Graz e a Vienna, s’incontrano diverse località tra cui la più incantevole è Pörtschach, caratterizzata da un’atmosfera più intima e romantica. Il lungo promontorio punteggiato da alberi di alto fusto che si protende in mezzo al lago è un vero gioiello con numerosi alberghi, pensioni, parchi giochi, passeggiate e spiagge attrezzate: acque turchesi, sponde verdeggianti, deliziose ville e dimore secolari nello stile del Wörther See rendono questa cittadina la località preferita dalle famiglie con bambini. L’albergo più noto, più visibile e con l’offerta più ampia è il Parkhotel, un’imponente costruzione che ha appena festeggiato i 60 anni di vita. Sportivi ambiziosi o amanti della tranquillità trovano qui divertimenti su misura: a piedi, in bicicletta, in mountain bike, in canoa, barca a vela o pedalò è possibile scoprire le bellezze dei dintorni. Nel paese, gli appassionati di musica scopriranno anche le settimane di Brahms con un concorso internazionale intitolato al grande musicista romantico tedesco, con giovani artisti di talento che vengono da tutto il mondo per sfidarsi durante un’intera settimana.
Chi visita la Carinzia non può mancare infine di recarsi a Klagenfurt (foto d’apertura), capoluogo della regione con centomila abitanti. E’ una città elegante e raffinata, con un’atmosfera rilassata e cosmopolita. Il centro storico raccolto, con numerose fontane, monumenti e zone pedonali piene di negozi, bar e ristoranti è un luogo ideale per passeggiare e fare shopping. Il simbolo della città è il Lindwurm, un drago mitologico che sputa acqua, situato al centro della Neuer Platz. Chi è interessato all’araldica o semplicemente alla storia della Carinzia deve visitare il seicentesco Landhaus, oggi sede attiva del parlamento regionale. La grande sala degli stemmi su 300 metri quadrati con soffitto a 10 metri di altezza illustra con 665 stemmi gli stati provinciali della Carinzia. Anche se poltrire comodamente in fronte al lago può essere un’ottima scelta di vacanza, un ultimo consiglio per chi ama le vacanze attive riguarda le visite alle diverse attrazioni della regione. Le mete turistiche carinziane hanno un certificato di qualità, un marchio riservato a chi si impegna a fondo per offrire un’elevata qualità nei servizi e nell’assistenza: dalle informazioni prima della visita alla massima assistenza per un viaggio d’arrivo facile e comodo, dall’accoglienza cordiale a un soggiorno indimenticabile. E la Kärnten Card disponibile in diverse durate a un costo molto contenuto apre le porte a oltre 100 attrazioni turistiche di diverso tipo in tutta la regione, che si possono visitare con ingresso libero per scoperte, avventure e divertimento; la carta offre anche riduzioni e vantaggi su una sessantina di altre esperienze.
Info: Kärnten Werbung
Völkermarkter Ring 21, Klagenfurt (A)
Tel. 0043 463 3000
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Testo/Leonardo Felician – foto/Cynthia Beccari – Foto d’apertura – Klagenfurt, il drago